La stella dei Pacers firma un parziale di 5-0 negli ultimi 30 secondi di partita che ribalta la sfida con i Celtics, suggellandola con il recupero sul possesso finale. I suoi 24 punti con 12 rimbalzi permettono a Indiana il sorpasso in classifica su Boston al quarto posto nella Eastern Conference
TUTTI GLI HIGHLIGHTS DELLA NOTTE
QUARTO SUCCESSO IN FILA PER SAN ANTONIO, 14 PUNTI DI BELINELLI
I RISULTATI DELLA NOTTE: LAKERS PASSANO A PORTLAND, EMBIID SHOW CONTRO DETROIT
Se prima dell'inizio della stagione la griglia di partenza della Eastern Conference vedeva avanti Boston, Toronto e Philadelphia in ordine sparso, queste prime partite potrebbero aver rimescolato le carte. E non solo per l’ascesa di Milwaukee, ma anche per la grande partenza degli Indiana Pacers, che vincendo contro i Celtics si sono portati al quarto posto nella conference con un record di 6-3. Il merito, neanche a dirlo, è di Victor Oladipo: l’All-Star dei Pacers, pur avendo a che fare con una fastidiosa bronchite, ha messo la firma al successo di questa notte con 24 punti e 12 rimbalzi, ma soprattutto ha realizzato tutte le giocate fondamentali del finale di gara in un duello entusiasmante con Kyrie Irving. La point guard dei Celtics era riuscito con una prodezza da tre punti a portare i suoi sul +4 a 37.2 secondi dalla fine, ma Oladipo ha risposto subito andando in lunetta per due tiri liberi (realizzati) mettendo pressione agli ospiti. Irving ha poi sbagliato un sottomano di quelli che normalmente segna ad occhi chiusi e il numero 4 dei padroni di casa è stato eccezionale nel prendere il tempo ad Al Horford per mandare a segno la tripla del sorpasso a 3.4 secondi dal termine, facendo esplodere la Bankers Life Fieldhouse. Sulla rimessa degli avversari, Oladipo ha poi completato l’opera andando a recuperare il pallone avventandosi sulla linea di passaggio, chiudendo la sfida e gridando al pubblico di casa “My city! My city!” a gran voce.
Una gara divertente ed equilibrata decisa ai liberi
Non c’è davvero alcun dubbio che Indianapolis sia diventata la città di Oladipo, visto il modo in cui ha tenuto in piedi una franchigia che dopo l’addio di Paul George sembrava destinata all’oblio. Allo stesso modo le sue prodezze hanno rimesso in piedi una partita che sembrava compromessa dopo il -10 accumulato nel primo quarto e il -13 della seconda frazione, ma già all’intervallo grazie al contributo della second unit (17 punti di Tyreke Evans e 12 di Domantas Sabonis) i padroni di casa erano riusciti a riportarsi in parità. Insieme a loro anche i 16 punti di Bojan Bogdanovic e i 12 di Myles Turner in una sfida molto equilibrata che ha visto 10 parità e 18 avvicendamenti alla guida nel punteggio, spezzata soprattutto dalla capacità dei Pacers di guadagnarsi tiri liberi (25 tentati contro 9 dei Celtics). Per gli ospiti ci sono 23 punti di Marcus Morris in uscita dalla panchina e altri quattro giocatori in doppia cifra, tra cui i 18 di Irving, i 14 a testa di Tatum e Horford e i 12 di Brown, mentre il figlio dell’Indiana Gordon Hayward ha vissuto una serata complicata da 2/10 al tiro per soli 4 punti. “Stiamo procedendo con calma con lui, valutandolo settimana per settimana” ha spiegato coach Stevens sulla condizione fisica del suo protetto, tenuto ancora sotto un limite di 30 minuti a partita. "È un piano a lungo termine per farlo giocare non solo una partita, ma 82 gare. Probabilmente a volte questa cosa lo frustra, ma è bravo a non farlo vedere troppo".