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NBA, i Kings reggono meno di un quarto: tripla doppia Antetokounmpo, vincono i Bucks

NBA

Tutto facile per Milwaukee che torna al successo battendo senza troppe difficoltà i Kings, guidata dalla tripla doppia di Giannis Antetokounmpo (26 punti, 15 rimbalzi, 11 assist). I Bucks si prendono la vetta della Eastern Conference, Sacramento interrompe la striscia di cinque successi

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Milwaukee Bucks-Sacramento Kings 144-109

Trenta minuti di Giannis Antetokounmpo valgono più che volentieri la visione di una partita che dopo un quarto d’ora aveva già smesso di tenere nascosto il proprio verdetto. Tutto succede nel primo tempo: Milwaukee va sotto dopo cinque minuti, travolta dal ritmo forsennato dei Kings, prima di prendere le misure e rimettere il naso avanti (tirando una caterva di triple, ben 17 tentate nei primi 12 minuti). Il +9 tra di due quarti diventa agevolmente +15 e poi +20, grazie al parziale da 33-20 nella seconda frazione in favore dei ragazzi di Budenholzer - tornati con questa vittoria in vetta alla Eastern Conference. La partita è finita, ma non per il talento greco dei Bucks che delizia il pubblico di casa nel terzo quarto con una serie di giocate dalla bellezza stordente: schiacciata al volo sull’alley-oop dopo il recupero, super inchiodata sulla testa di Kosta Koufos (“Dunk of the Night” se ce n’è una) e assist a tuttocampo per battere la sirena e trovare l’uomo libero in angolo. Una visione che gli vale il decimo assist a referto; quello che mancava per chiudere la tripla doppia da 26 punti, 15 rimbalzi e 11 assist totali. Bastano e avanzano per regalare a Milwaukee l’ottavo successo in nove gare, fermando a cinque il numero di vittorie consecutive raccolte da Sacramento. Alla sirena finale sono 144 punti a referto per i Bucks con ben otto giocatori in doppia cifra: il festival del canestro, una festa che a Milwaukee sperano continui a lungo.

Il racconto del primo tempo

Pronti, via ed è subito 5-0 tutto firmato Eric Bledsoe, a cui risponde in meno di un minuto Buddy Hield e tutta Sacramento che riprende da dove aveva lasciato nelle ultime cinque partite. I Kings macinano transizione e canestri, costringendo coach Budenholzer al primo timeout dopo meno di quattro minuti, con Milwaukee sotto 14-7. Il parziale da 8-0 Bucks per rimediare arriva subito, ma contro i Kings bisogna accettare il ritmo e soprattutto una sfida in altalena, con i ragazzi di coach Joerger che continuano a premere di continuo sull’acceleratore. Milwaukee però, nonostante alcune forzature, prende le misure all’avversario, cambiando decisamente marcia grazie alla scossa emotiva data da una stoppata al tabellone di Giannis Antetokounmpo. Il suo gesto non colpisce con forza soltanto il pallone, ma in parte anche i Kings che impercettibilmente esitano un attimo di più nella seconda metà di primo quarto, scivolando anche sul -10. Una doppia cifra di svantaggio prontamente allontanata, facendo lievitare il punteggio: dopo 12 minuti Milwaukee è avanti di nove lunghezze, 39-30. I Bucks chiudono la frazione d’apertura con 17 tentativi dall’arco, sfruttando la predisposizione dei Kings a lasciare tanto spazio da lontano. Tiri che portano Milwaukee ben oltre la doppia cifra di vantaggio a inizio secondo quarto: Antetokounmpo supera i dieci punti segnati sul velluto, mentre i californiani ne incassano 50 in un quarto d’ora. I padroni di casa volano anche sul +18, ma sanno che in una partita dal ritmo vertiginoso è tanto facile scappare via grazie a un parziale, tanto quanto subirne. Per questo Budenholzer, nonostante il rassicurante +14, preferisce fermare il gioco in maniera ripetuta. I Kings ci provano, ma Milwaukee è davvero troppo forte per loro e lo dimostra già prima dell’intervallo lungo: 33-20 di parziale nel secondo quarto, -22 Sacramento con i Bucks che si godono ben cinque giocatori in doppia cifra. Quando passi il pallone e dai ritmo, si divertono tutti quelli che mettono piede sul parquet.

Il racconto del secondo tempo

La partita sembra già finita, ma conviene continuare a godersi lo spettacolo e soprattutto questi Milwaukee Bucks; sempre più convinti nei propri mezzi e in grado di garantire spettacolo all’occorrenza. E se Sacramento prova nei primi due minuti a cercare lo strappo, il mini-parziale, ci pensa Antetokounmpo a spazzare via ogni velleità: prima il greco arriva al ferro di forza, spostando avversari che sulla carta dovrebbero avere un tonnellaggio ben diverso dal suo; poi volando al ferro a inchiodare la schiacciata dopo il pallone rubato. Milwaukee vola sul +24 e sembra dire ai Kings “Sarà per la prossima”. La partita è finita, ma Budenholzer ci concede il lusso di godere un altro po’ di Antetokounmpo, che gentilmente ringrazia e piazza la giocata più spettacolare del match: su un cambio difensivo concesso con troppa leggerezza dai Kings, si ritrova accoppiato con Kosta Koufos e decide di batterlo a modo suo. Penetrazione e super schiacciata sulla testa del connazionale, con buona pace di chi era abituato a vedere la pallacanestro di venti anni fa: con il n°34 dei Bucks si vola nel futuro. A quel punto resta soltanto il compito di amministrare, non alzare troppo in fretta le mani dal manubrio, chiamando anche timeout quando il parziale avversario li riporta sul -23. Meglio non rischiare. E quando lo svantaggio scende sotto quota 20, basta rimettere sul parquet Antetokounmpo sul finire di terzo quarto per rimettere le cose a posto: Milwaukee supera i 100 con facilità e con un intero periodo da giocare, chiudendo a 12 minuti dal termine sul 108-82 (con un assist a tuttocampo del talento greco che si congeda con l'ennesima super giocata e la tripla doppia a referto). Il quarto quarto è soltanto una pura formalità, in cui i due allenatori svuotano le panchine e mettono in mostra uno spettacolo non sempre encomiabile, con Milwaukee impegnata soltanto a portare in porto una partita vinta con largo anticipo.