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NBA, LeBron James "promette" il figlio Bronny a Coach K e Duke?

NBA

Con un commento su Instagram LeBron James ha reso noto il suo apprezzamento per coach Mike Krzyzewski, definito come "assolutamente il migliore". Con una speranza che sa tanto di promessa: "Spero che sia ancora in sella quando mio figlio avrà l’età"

LeBron James non ha mai giocato al college, e se avrà seguito la volontà della NBA di cambiare la regola sul “One & Done”, anche suo figlio Bronny potrebbe non averne bisogno quando arriverà il momento di fare il salto tra i professionisti. Ma nel caso in cui decidesse di spendere una o più stagioni in NCAA, papà James sa già da chi vorrebbe vedere allenato il suo primogenito: coach Mike Krzyzewski. Commentando su Instagram un post di ESPN che riportava delle dichiarazioni dell’allenatore di Duke, l’attuale stella dei Los Angeles Lakers ha scritto: "Amo Coach K! Assolutamente il MIGLIORE! Spero che sia ancora in sella quando il mio ragazzo avrà l’età", accompagnando la frase con una emoji con il dito davanti alla bocca, una perplessa e una che strizza l'occhiolino. James è già stato allenato dallo storico coach dei Blue Devils nelle sue due avventure olimpiche a Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012 (entrambe chiuse con la medaglia d’oro al collo) e in quella meno fortunata dei Mondiali 2006 in Giappone, ed evidentemente vorrebbe per suo figlio un futuro a Durham. La sede dell’università di Duke è diventata destinazione di riferimento negli ultimi anni per i migliori talenti del paese, come dimostra la classe di quest’anno formata da Zion Williamson, R.J. Barrett e Cameron Reddish – tre delle possibili cinque prime scelte del prossimo Draft, forse anche le prime tre. Chissà che Bronny James, classe 2004, non possa esaudire il desiderio di papà quando arriverà il suo momento di decidere l’università: per quel giorno, però, per lui potrebbero già essersi aperte le porte della NBA, visto che i video che circolano di lui ormai da qualche anno sembrano far intravedere un talento che ricorda sinistramente quello di papà (anche se gioca con il numero 0 in onore del suo idolo Russell Westbrook). E anche lui, in ogni caso, su Twitter pochi giorni fa aveva fatto capire le sue intenzioni…

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