La guardia di Sacramento ha festeggiato qualche giorno fa il compleanno, ma intervistato a bordocampo ha parlato soddisfatto dei suoi 26 anni. "Ma non erano 25?", è stata la replica, scatenando il dubbio sulla correttezza dell'età del n°24 dei Kings
Tutto sembra essere relativo in questo mondo senza regole, ma almeno dei punti fissi di riferimento dovrebbero esistere. L’età, la data di nascita, quelle cose lì insomma dovrebbero restare incontestabili. E nonostante le informazioni distribuite dalla NBA spesso nascondano i dati reali relativi ai giocatori (altezza e peso in modo particolare), nessuno aveva pensato di dover celare la propria data di nascita. Non nel caso di Buddy Hield, guardia dei Kings e in NBA dal 2016, chiamato con la sesta scelta assoluta dai New Orleans Pelicans, che ha scoperto per caso di essere ritenuto più giovane di quanto in realtà non fosse. Lo scorso 17 dicembre infatti Hield ha festeggiato il suo compleanno a margine della sfida persa contro Minnesota (l’errore infatti sta nell’anno, non nel giorno e nel mese), concedendo un’intervista al bordocampista della tv dei Kings prima della palla a due. Lui parlava del suo 26esimo compleanno, ma tutti erano convinti che fossero 25. La NBA infatti ha sempre comunicato “17 dicembre 1993”, così come riportato su internet, su Wikipedia e praticamente dappertutto. Hield però non si era mai accorto dell’errore in precedenza, raccontato a fine partita come questo testimoni il fatto che la gente crede a quello che legge su internet senza verificare quanto scritto: “Questa è colpa loro, non mia – commenta riferendosi a tutti i siti di informazione che riportano i dati anagrafici dei giocatori NBA – la prima volta che ho notato l’errore su Wikipedia, mia madre mi ha chiesto “Perché la tua età è riportata in maniera sbagliata?” e io le ho detto che non ne avevo idea. Sul mio passaporto c’è scritto 1992, così come sulla patente. Questi sono i documenti che ho consegnato alla dirigenza di Sacramento, non è colpa mia se la gente continua a credere a quello che legge su Wikipedia”. Un errore che potrebbe invece risalire ai tempi dell’University of Oklahoma, dove ha giocato al college e sulla cui guida non era riportata l’età di Hield. Per riempire quel vuoto informativo, alcuni potrebbero aver parlato di 1993 e non 1992.
I precedenti in NBA (e non solo) sono tanti
Il dubbio però è venuto a molti, in fondo questa è una storia vecchia e già vista nel mondo dello sport (Taribo West, difensore nigeriano dell’Inter la cui età schizzò in alto a un certo punto della sua carriera, o Eriberto, diventato poi Luciano e colpevole di aver falsificato tutti i suoi documenti) e anche nel caso di Hield toccherà fare una correzione, almeno su diversi siti online. Nato nelle Bahamas, appare chiara la convenienza per chi prova – soprattutto da ragazzo – a spacciarsi per un giocatore più giovane. E se nel caso di Kevin Durant sottrarre qualche centimetro in meno non fa davvero male a nessuno (e ormai non inganna neanche più gli staff tecnici avversari), uno degli ultimi casi di giocatori più giovani del previsto è quello di Shabazz Muhammad, nel 2013 stella a U.C.L.A che passò nel girò di una notte dai 19 ai 20 anni. Uno stratagemma voluto in quel caso dalla famiglia del giocatore, che mentì di proposito per renderlo più appetibile agli occhi degli scout; situazione totalmente diversa da quella di Hield, vittima di un semplice equivoco: “Vlade Divac e Peja Stojakovic hanno visto il mio passaporto, sanno quanti anni ho. Questa è l’unica cosa che conta”.