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Orlando-Detroit, emozioni fino all’ultimo secondo: la decide Fournier alla sirena

NBA

Orlando ha due doppie doppie con ottime percentuali al tiro da Nikola Vucevic (22 e 11 rimbalzi) e Aaron Gordon (22+10) e 26 punti da D.J. Augustin, decisivo nel quarto quarto, ma a decidere la sfida contro Detroit è il floater alla sirena di Evan Fournier

IL TABELLINO

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Primo tempo

Aaron Gordon e Evan Fournier partono con grande energia (tutti loro i primi 11 punti dei Magic) sorprendendo Detroit nei primi minuti e spingendo i padroni di casa al primo vantaggio significativo, 18-6. Poi ci pensa Nikola Vucevic a rispondere colpo su colpo ai primi canestri della coppia Griffin-Drummond, mantenendo davanti Orlando che chiude il primo quarto ancora sopra di 10, 31-21, con Aaron Gordon primo giocatore a toccare la doppia cifra a quota 11 punti e con i Magic oltre il 60% al tiro. Con in campo le seconde linee e la gioventù — Mo Bamba e Jonathan Isaac — la squadra di coach Clifford ha però un passaggio a vuoto a inizio secondo quarto che permette a Detroit di rifarsi sotto fino a rimettere il conto in perfetta parità a quota 41, con un mini-break di 8-2 a metà della seconda frazione generato dal buon impatto di Luke Kennard dalla panchina (già 13 punti con 6/7 al tiro per l’ex giocatore di Duke all’intervallo). Per i padroni di casa i migliori rimangono Vucevic e Gordon, forse il più determinato nel mantenere i suoi in gara, con canestri al ferro sfruttando il suo atletismo ma anche colpendo da fuori. Il primo chiude con 14 punti e 8 rimbalzi, il secondo ne aggiunge 15 e Orlando va al riposo sopra di 3 sul 62-59 grazie a ottime percentuali dal campo, vicine al 55%, con Detroit a contatto soprattuto grazie al numero di triple tentate (19, anche se solo 6 realizzate, contro le 9 dei Magic).

Secondo tempo

Spavento per Blake Griffin nei primi secondi del secondo tempo, quando scivola su una macchia di sudore sul parquet e vede girarsi il ginocchio in modo innaturale. Fortunatamente non è nulla di serio e il n°23 dei Pistons resta in campo, visto anche che il suo partner sotto canestro Andre Drummond colleziona subito il suo quarto fallo. Se i leader di Orlando sono — tanto sulla carta quanto in campo — Gordon e Vucevic, Detroit invece resta in partita non grazie al contributo dei propri titolari quanto invece all’apporto della panchina, che ha fine quarto ha già messo sul tabellone 35 punti (contro i 18 della second unit dei Magic, che perde anche Jonathon Simmons per una distorsione alla caviglia). Proprio tre punti di Kennard fissano il punteggio sull’85-83 per Orlando al termine del terzo quarto, riavvicinando Detroit e rimandando tutto agli ultimi dodici minuti. Due triple di D.J. Augustin (4/6 dall’arco per lui in serata) segnano un 8-0 Magic  che porta i padroni di casa sul 95-87 ed è proprio la poing guard ad allungare le mani sulla gara mettendo la propria firma su tutte le giocate importanti, col vantaggio di Orlando che sfiora la doppia cifra sul 104-95. Detroit però non molla, 4 punti di Bruce Brown e una tripla di un anonimo Reggie Bullock riportano i Pistons a -3 quando mancano 100 secondi alla sirena finale. Gli ospiti hanno un’ultima chance con 5.4 secondi da giocare per mandare la gara ai supplementari e i Magic combinano la frittata commettendo fallo sul tiro da tre di Bullock: il n°25 dei Pistons (vicino al 90% ai liberi in stagione) fa 3/3 e impatta a quota 105, lasciando ancora 2.5 secondi di speranza per Orlando. Quelli che servono a Evan Fournier per mandare a segno il floater sulla sirena che dà la vittoria ai padroni di casa, condannando i Pistons al quarto ko nelle ultime cinque gare (l'undicesimo nelle ultime 14) nonostante i 16 di Kennard, i 15 di Griffin e Bullock e i 14 con 15 rimbalzi di Andre Drummond.