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NBA, Houston dice addio a Michael Carter-Williams e libera un posto a roster

NBA

Il general manager dei Rockets Daryl Morey è famoso per non lasciare mai nulla di intentato quando c'è da muoversi sul mercato: ecco come si spiega lo scambio organizzato con Chicago che mette fine all'avventura in maglia Houston dell'ex rookie dell'anno NBA

HOUSTON, E' RECORD DI TRIPLE: LA N°26 LA METTE MICHAEL CARTER-WILLIAMS

Il contratto da un milione e mezzo di dollari che lo legava per questa stagione agli Houston Rockets non era garantito, tant’è che a poche ore dalla scadenza che vuole questo tipo di accordi diventare invece confermati per tutta l’annata Daryl Morey e i Rockets hanno dato il benservito a Michael Carter-Williams, l’ex rookie dell’anno NBA (nel 2014) organizzando una trade con i Chicago Bulls che poi hanno scelto di tagliare il giocatore. Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski, lo scambio – Carter-Williams più una somma di denaro in cambio di una futura seconda scelta al Draft – ha visto quindi il n°1 dei Rockets tornare almeno formalmente nella squadra che già era stata sua nella stagione 2016-17, un’annata che lo aveva visto titolare in 19 delle 45 gare disputate e chiuse con 6.6 punti di media in meno di 19 minuti di impiego. Dopo aver vissuto un primo anno in uscita da Syracuse University da autentico protagonista, ricompensando i Philadelphia 76ers di averlo scelto alla n°11 al Draft 2013 con quasi 17 punti a sera impreziositi anche da oltre 6 assist e 6 rimbalzi, la carriera di Carter-Williams è costantemente andata in discesa, in ogni successivo stop – prima a Milwaukee, quindi a Chicago, poi a Charlotte per arrivare infine quest’anno a Houston. In maglia Rockets però per lui c’è stato fin dall’inizio poco spazio, e neppure l’infortunio a Chris Paul ha aiutato l’ex rookie dell’anno NBA a guadagnare fiducia e minuti da coach Mike D’Antoni. In campo in solo 16 delle 38 gare disputate da Houston (con una partenza in quintetto, la quarta gara stagionale contro Utah) per un totale di  145 minuti, Carter-Williams è stato lasciato andare da Houston (e poi immediatamente tagliato da Chicago) con un occhio al bilancio della squadra, visto che i Rockets sono così riusciti a risparmiare 2.6 milioni di una tassa di lusso che da 16.3 milioni scende così a 13.7. Non solo: senza di lui, nel roster di coach Mike D’Antoni si libera ora un posto e il general manager Daryl Morey è riuscito nell’operazione a creare una trade exception da 1.2 milioni di dollari che potrebbe servire per mettere sotto contratto un nuovo giocatore. Discorso più o meno analogo per i Bulls, che insieme a Carter-Williams hanno scelto di rinunciare anche a MarShon Brooks, acquistato solo pochi giorni fa da Memphis.