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NBA, i Minnesota Timberwolves hanno licenziato Tom Thibodeau

NBA

Nonostante il largo successo conquistato contro i Lakers nel matinée domenicale, a fine gara è stata comunicata la notizia all'ex allenatore dei Bulls. Al suo posto in panchina siederà l'assistente Ryan Saunders - figlio di Flip, indimenticato coach dei T'wolves - mentre per il futuro si pensa a Fred Hoiberg o Chauncey Billups (anche come GM)

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Il presidente e allenatore dei Minnesota Timberwolves Tom Thibodeau è stato licenziato a margine della sfida (vinta) in casa contro i Lakers, dando il via quindi a un riassetto totale del front office e dello staff tecnico della squadra di Minneapolis. Questa l’intenzione manifestata da parte della proprietà, che già da tempo stava valutando l’idea di liberarsi di una figura così ingombrante e che ha deciso un po’ a sorpresa di dare il benservito all’allenatore in un momento così particolare della regular season. La comunicazione è arrivata nell’ufficio di Thibodeau, pochi minuti dopo la fine della gara contro i losangelini, cogliendo totalmente di sorpresa l’ex coach dei Bulls. A dare notizia del licenziamento è stato il GM Scott Layden, anche lui sulla graticola e sempre più lontano e distante dai progetti futuri della franchigia. Stando a quanto riportato da ESPN, l’idea è quella di sostituire in panchina Thibodeau con Fred Hoiberg – allontanato poche settimane fa da Chicago e attualmente alla ricerca di una nuova occasione. Altro nome nella lista dei papabili è quello di Chauncey Billups: l’ex giocatore dei Pistons è una pista da percorrere come possibile volto nuovo anche nel ruolo di GM. Hoiberg piace molto al proprietario Glen Taylor, ma restano delle preoccupazioni legate alla concorrenza da parte di squadre collegiali nel cercare di convincerlo (UCLA in testa). L’intenzione dell’ex allenatore di Chicago è però quella di restare in NBA e di ricoprire un ruolo prettamente legato al campo e alle decisioni sul parquet. Proprio ciò che i T'wolves stanno cercando, visto che la volontà della franchigia di Minneapolis infatti è quella di separare in maniera netta il front office dal coaching staff, lasciando così gli Spurs (e Gregg Popovich) come l’unica eccezione in tutta la Lega. Figure separate che dovranno occuparsi rispettivamente delle questioni di mercato e dei rapporti tra proprietà e giocatori, mentre l'allenatore dovrà pensare solo ed esclusivamente al campo.

La rottura dopo il caso Butler e i problemi con la proprietà

I rapporti tra Thibodeau e la proprietà si erano deteriorati già da diversi mesi, logorati nella gestione della vicenda Jimmy Butler. Il quattro volte All-Star, fortemente voluto dall’allenatore dei T’wolves, ha tenuto ostaggio la franchigia per diverse settimane in un lungo tira e molla, in cui Thibodeau ha provato invano a vestire i panni del conciliatore. La sua speranza era quella di convincere Butler a restare, sottovalutando l’impatto devastante che il suo atteggiamento avrebbe avuto sulla squadra. Di fronte ai pessimi risultati raccolti nel primo mese scarso di regular season (quattro vinte e ben nove gare perse), a novembre è stato messo in piedi lo scambio con i Sixers che ha ridato linfa ed energie al gruppo; portando Minnesota a vincere 15 delle successive 27 partite. Nonostante questo però, Thibodeau era convinto di poter terminare la stagione in panchina, sottovalutando dunque il lavoro nell’ombra fatto dal CEO Ethan Casson – con cui non ha mai avuto grandi rapporti – che ha forzato la mano per andare a caccia di un coach che mettesse meno il becco nelle questioni di mercato e che garantisse un profilo meno “polemico” nelle relazioni con la stampa e l'esterno. Una rivoluzione a metà, visto che diverse fonti confermano il fatto che Layden traghetterà la squadra nelle prossime settimane e condurrà eventuali operazioni di mercato fino alla deadline del prossimo 7 febbraio. Il GM infatti ha lavorato a stretto contatto con Thibodeau, che ha sempre avuto l’ultima parola in ogni decisione e "liberato" da questo peso potrebbe riuscire a tenere la barra dritta in questo momento complicato. Thibodeau lascia così il Minnesota dopo aver riportato la squadra ai playoff a 14 anni di distanza dall'ultima volta e con un record complessivo di 97-107; secondo all-time nella storia dei T'wolves per successi totali al pari di Rick Adelman.