Contro i Milwuakee Bucks il rookie sloveno è diventato il secondo più giovane di sempre a firmare una tripla doppia con soli dieci giorni più di Markelle Fultz, ma non ne conserva un bel ricordo: "Ho giocato davvero male, avrei preferito vincere"
MLK DAY: ANTETOKOUNMPO E I BUCKS ROVINANO LA TRIPLA DOPPIA DI DONCIC
Nella sua giovane carriera Luka Doncic ha già vissuto tantissimi momenti memorabili, vincendo probabilmente più di qualsiasi altro 19enne in epoca moderna. Eppure, un suo ricordo felice verrà inevitabilmente macchiato per sempre da una sconfitta. Nella sfida contro i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo il numero 77 dei Dallas Mavericks ha firmato la sua prima tripla doppia in carriera con 18 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, ma è anche uscito dal campo deluso dal risultato di squadra e dalla sua prestazione. "Ho giocato male, di sicuro" ha detto dopo la partita, chiusa con 6/17 al tiro senza mai trovare ritmo davanti alla difesa dei Bucks, perdendo anche tre palloni. "Ho fatto una tripla doppia, ma avrei preferito vincere. Non ho giocato per niente bene". Parole che denotano una maturità superiore ai 19 anni e 327 giorni della sua carta di identità, che lo rendono il secondo più giovane di sempre a realizzare una tripla doppia dopo quella da 10-10-10 di Markelle Fultz lo scorso anno con 10 giorni di meno, peraltro sempre contro Milwaukee. Doncic è il terzo rookie nella storia dei Mavs a realizzare una tripla doppia dopo Jason Kidd nel 1994-95 (che ne firmò quattro) e Dennis Smith Jr. (una lo scorso anno). Prima della partita, lo sloveno si era meritato gli elogi di coach Mike Budenholzer: "Quello che ha fatto da teenager in Europa è davvero difficile da credere. E quello che sta facendo in queste prime 45 partite – la calma con cui gioca, il modo in cui segna e distribuisce il pallone – è strepitoso. Sono molto impressionato da quello che ha fatto". Lo è un po’ meno Doncic, che non è ancora riuscito a interrompere la "maledizione J.J. Barea" (i Mavs hanno perso tutte le otto partite senza il portoricano, la cui stagione è già finita) e sta vivendo un mese difficile a gennaio, tirando con il 41.6% dal campo e il 33.8% da tre dovendo fare i conti con una mole offensiva ancora maggiore rispetto a inizio anno. Il rientro di Smith Jr. dovrebbe aiutarlo sotto questo punto di vista, ma i playoff oramai si allontanano sempre di più.