Steph e Seth Curry saranno due dei protagonisti della sfida nel tiro da lontano a Charlotte, in quella che per anni è stata la loro casa. Gli appassionati intanto trattengono il fiato per le condizioni di salute del beniamino di casa: Walker è uscito infortunato dopo un duro colpo al collo contro i Bucks. A rischio la sua partecipazione?
PERCHÈ DONCIC E ROSE NON SONO TITOLARI ALL'ALL-STAR GAME?
Charlotte è come una seconda casa per la famiglia Curry, visto che papà Dell ha giocato lì negli anni in cui Steph e Seth crescevano a pane e canestri. Per quello l’All-Star Weekend nella città del North Carolina ha un sapore particolare per il n°30 degli Warriors, selezionato nel quintetto titolare e felice di poter confermare la sua presenza nella gara del tiro da tre punti del sabato. Assieme a lui a dare battaglia a caccia di canestri dalla lunga distanza ci sarà anche suo fratello Seth, in una sfida che ricorderà quelle fatte per tanti anni nel campetto vicino casa proprio a Charlotte da ragazzi: “Essere in questa città da protagonisti all’All-Star Game è una sensazione molto particolare – racconta il giocatore di Golden State – Seth è primo per percentuale in NBA con i piedi oltre l’arco (Davis Bertans in realtà fa un filino meglio di lui con 48.6%, ndr), mentre mio padre è stato un simbolo degli Hornets per un decennio. Sarà molto divertente godersi lo spettacolo, la sfida tra due fratelli che vorranno vincere prima di tutto il testa a testa diretto”. Per Steph Curry (secondo per triple totali in stagione a quota 191) è la sesta partecipazione in carriera alla gara del tiro da lontano, saltata lo scorso anno a Los Angeles e vinta nel 2015. Luka Doncic invece prenderà parte allo Skills Challenge, godendosi sul parquet anche la "corsa a ostacoli" (con la possibilità, almeno teorica, di scendere in campo in tutte e tre le serate, in attesa delle convocazioni definitive delle riserve degli All-Star). Torna tra i protagonisti del sabato anche Dennis Smith Jr. che ha confermato la sua partecipazione alla gara delle schiacciate: l’eliminazione al primo turno dell’anno passato brucia ancora e nelle ultime settimane Smith ha cambiato le sue prerogative (a inizio stagione aveva detto che avrebbe preferito riposare per qualche giorno), ma i consigli di sua nonna – così dice – gli hanno fatto capire che era importante prendere parte all’evento. Con le due settimane saltate dopo i dissapori con coach Carlisle, c’è già stato un bel po’ di tempo per tirare il fiato e riflettere. Adesso è il momento di mettersi in mostra.
Walker e il duro colpo subito da Antekounmpo
A tenere sulle spine tutta Charlotte però è il fastidio al collo che ha limitato Kemba Walker nella sfida persa a Milwaukee. Il modo peggiore per festeggiare la sua prima convocazione da titolare all’All-Star Game. Un riconoscimento da parte di giornalisti, colleghi e tifosi che gli permetterà di mettersi in mostra davanti al suo pubblico sin dalla palla a due. Uno spettacolo a cui nessuno vuole rinunciare, ma che potrebbe essere messo in discussione dall’infortunio al collo subito a poco più di due minuti dalla sirena contro i Bucks. Le immagini hanno gelato il sangue del pubblico degli Hornets: durante una battaglia a terra sul parquet su una palla vagante, Antetokounmpo è franato addosso a Walker, rimasto schiacciato con la testa sotto al peso del corpo del talento greco. Un colpo durissimo, che lo ha costretto a dirigersi direttamente nello spogliatoio - dopo essere rimasto intontito per oltre un minuto a terra in campo -, lasciando i suoi da soli sul parquet in un momento complicato della partita. “Al momento la situazione è tranquilla – sottolinea coach Borrego a fine gara – ma indicazioni più precise arriveranno nelle prossime ore”. Soltanto gli esami più approfonditi potranno scongiurare il rischio di un lungo stop: una beffa che Walker non vuole neanche prendere in considerazione.