Il n°13 dei Rockets segna 35 punti e trascina un quintetto tutto in doppia cifra al pesante successo casalingo contro i Raptors. Il rientrante Leonard si ferma a quota 32 e sbaglia la conclusione decisiva allo scadere, battuto nel testa a testa dalla super difesa del Barba
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Houston Rockets-Toronto Raptors 121-119
“Faccio soltanto quello che serve per vincere”. Detto così sembra facile, ma lo sforzo realizzativo compiuto da James Harden nelle ultime settimane ha pochi eguali nella storia NBA. La striscia da record con partite consecutive da 30+ punti resta aperta e tocca quota 22 gare in fila, anche dopo la sfida contro una delle migliori difese (e squadre) NBA: i Toronto Raptors. Harden chiude con 35 punti (al di sotto della sua media stagionale, e credo che questo spieghi un bel po’ di cose sulle cifre alle quali sta viaggiando), 9/25 dal campo, soltanto due triple a segno, ma un perfetto 15/15 dalla lunetta, condito con sette assist. Il n°13 dei Rockets in queste 22 gare è sempre stato il miglior realizzatore in campo; non solo rispetto ai suoi compagni (il pallone è uno soltanto), ma anche in confronto agli avversari: striscia record anche questa, seconda soltanto alle 40 partite in fila dominate da Wilt Chamberlain nella stagione 1961/62. Questa volta però, vista la caratura dell’avversario, c’è voluto l’aiuto di tutto il quintetto per avere la meglio contro i canadesi: alla sirena finale sono 24 punti per Eric Gordon (nonostante il modesto 2/13 da lontano, identico a quello di Harden), 21 con 14 rimbalzi per un convincente Kenneth Faried, 18 con un chirurgico 7/11 dal campo per PJ Tucker e 13 con sei assist per Austin Rivers. Houston può così permettersi un successo nonostante il 21% complessivo con i piedi oltre l’arco, in attesa del ritorno sul parquet di Chris Paul – dato ormai per certo nella sfida di domenica contro gli Orlando Magic. Nelle 17 partite saltate da CP3, Houston ha messo insieme un record di 12-5, risalendo fino al quinto posto a Ovest. Per fare il definitivo salto di qualità servono assolutamente i rinforzi.
Toronto insegue invano per tutta la sfida
I Raptors invece ritrovano Kawhi Leonard sul parquet, autore di 32 punti, sette rimbalzi, cinque assist e la solita partita solida su entrambi i lati del campo. Toronto però è costretta a inseguire per tutti e 48 i minuti, rendendo meno pesante il passivo finale soltanto grazie a un parziale da tre triple a segno arrivate in meno di un minuto. Houston così si è ritrovata dal +11 al +2, con 27 secondi ancora da giocare. A quel punto i texani si sono affidati a Eric Gordon, fermato dal ferro sul tentativo da tre punti che avrebbe chiuso i conti. Una beffa che i Raptors non sono riusciti a portare a termine con Leonard, la cui conclusione dell’ipotetico sorpasso non trova il fondo della retina allo scadere. Merito dell'ottima difesa di Harden, che all'occorrenza sa fare la differenza anche nella propria metà campo a protezione del ferro. Per i canadesi è la seconda sconfitta in fila, che li allontana un po’ di più – ma non troppo – dal primo posto a Est, saldamente occupato dai Milwaukee Bucks.