Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Kobe Bryant scarica i "suoi" Kuzma e Lonzo: "Giusto scambiarli per Davis"

NBA

Anche Kobe Bryant è favorevole alla scelta della dirigenza gialloviola di andare all-in per prendere il n°23 dei Pelicans già nei prossimi giorni: "Se hai preso LeBron, la scelta è chiara: vuoi vincere il prima possibile e non aspettare la crescita di giovani talenti"

IL LIVE DELL'ULTIMO GIORNO DI MERCATO

KOBE: "HARDEN, SE GIOCHI IN QUESTO MODO NON VINCI". IL BARBA: "HA RAGIONE"

I LAKERS ALZANO L'OFFERTA, MA I PELICANS DICONO ANCORA DI NO

In una lunga intervista rilasciata dalla leggenda dei Lakers in coppia con Tracy McGrady – in cui Kobe Bryant ha parlato anche della super stagione di James Harden e delle sua scelte sul parquet – non poteva non essere toccato anche l’argomento “Anthony Davis”; il tormentone che da giorni sta riempiendo le prime pagine dei giornali e appassionando i tifosi NBA (non solo gialloviola). Bryant ha sempre accettato con piacere il ruolo di mentore dei giovani talenti dei Lakers, ma anche ai suoi occhi la trattativa con New Orleans appare come un’occasione da non lasciarsi sfuggire: “Ascolta, Kuzma è un giocatore di enorme talento, la squadra dispone di grande potenziale – come nel caso di Lonzo Ball. Tutto dipende da quello a cui stai andando a caccia e quanto a lungo termine sono i tuoi piani. Adesso, con l’arrivo di LeBron James in squadra, hai già dato una chiara indicazione del fatto che la tua intenzione sia quella di vincere subito. Perfetto, per questo è intelligente pensare di portare a termine una trattativa del genere. Al tempo stesso però, per chiudere, bisogna bluffare un po’; è come giocare a poker. Devi farlo per convincere New Orleans e battere la concorrenza delle altre squadre. Ci sono un bel po’ di pretendenti - Boston in primis, ma non solo i Celtics - che cercano di fare l’asta a rialzo, di aumentare la posta in gioco”. L’obiettivo mai nascosto dai Lakers è quello di aggiungere il prima possibile un All-Star al fianco di James, che per la prima volta in carriera deve anche convivere con il recupero da un infortunio: “Penso che le cose andranno bene. Tutto dipende da come lui riuscirà ad adattare il suo gioco: quando arrivi a una certa età, devi evolvere nel modo di giocare. La potenza e la forza con cui accompagna l’azione devono cambiare, magari sfruttando la sua stazza e sfruttando il gioco in post. Da quella zona di campo può condizionare il resto e dettare legge. Lo stesso Magic lo ha fatto spesso in carriera: andava in post, attirava su di sé il raddoppio, per poi sfruttare la superiorità. E LeBron può fare lo stesso ad altissimo livello ancora per un bel po’ di tempo”. Con la speranza di sfruttare con i suoi scarichi e passaggi illuminanti un talento come Davis.