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NBA, l'All-Star Game saluta Charlotte e approda a Chicago: ecco il logo per il 2020

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Un nome fa da ideale testimone nel passaggio di consegne dalla città del North Carolina a quella dell'Illinois: è quello di Michael Jordan, proprietario degli Hornets e leggenda dei Bulls. Mentre il logo del prossimo All-Star Game si ispira alla bandiera cittadina

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Da Michael Jordan a Michael Jordan: oggi proprietario degli Charlotte Hornets, ieri indimenticabile leggenda dei Chicago Bulls, non poteva esserci personaggio migliore per siglare la staffetta tra la sede dell’All-Star Game appena andato in archivio e il prossimo, previsto per il weekend del 14-16 febbraio 2020. Sarà Chicago infatti – come già annunciato ormai da tempo – a raccogliere il testimone dalla città del North Carolina, e proprio durante un time-out della partita delle stelle quello che da molti è considerato il più forte giocatore di tutti i tempi ha consegnato nelle mani del presidente dei Bulls Michael Reinsdorf – figlio di Jerry, proprietario già ai tempi di MJ – il pallone simbolo dell’investitura di Chicago a prossima sede dell’All-Star Weekend. Se il passaggio di consegne era annunciato, a fare notizia invece è la presentazione del nuovo logo per il prossimo weekend delle stelle: proprio come accaduto per la creazione delle maglie versione “city edition” dei Bulls, il logo prende spunto dalla bandiera della città dell’Illinois, che prevede quattro stelle a sei punte e due strisce orizzontali. Le prime stanno a indicare quattro importanti eventi storici nella storia della città mentre le due strisce azzurre stanno a simbolizzare la prima l’acqua del lago Michigan e della parte settentrionale del Chicago River e la seconda la parte sud dello stesso fiume e il grande canale cittadino. Nel logo sono incorporati anche i colori storici delle divise della squadra, il rosso e il nero. Nel nome della continuità – una continuità che porta il nome di Michael Jordan – ecco allora che il grande carrozzone della NBA saluta Charlotte e dà appuntamento a tutti a Chicago fra 365 giorni per la 69^ edizione della partita delle stelle: dallo Spectrum Center allo United Center, da una società di proprietà di MJ a una città che accoglie i propri tifosi con una sua statua davanti all’arena. Perché a più di 20 anni dal suo ultimo anello in maglia Bulls, Jordan è ancora uno dei grandi simboli globali della NBA.