Con i playoff ormai irraggiungibili, i Los Angeles Lakers hanno deciso di tenere sotto controllo i minuti di LeBron James limitandoli a 32, oltre probabilmente a tenerlo seduto nei tre back-to-back che mancano da qui a fine stagione. Il Re manterrà comunque la libertà di superare questi limiti se lo riterrà opportuno
La notizia era nell’aria, ma ora c’è anche la certezza: la “modalità playoff” di LeBron James è già finita, così come le speranze di arrivare alla post-season dei suoi Los Angeles Lakers. Per questo la franchigia ha deciso di mettere un limite ai suoi minuti e, possibilmente, tenerlo a riposo nei tre back-to-back che mancano per finire questa disastrosa stagione, secondo quanto riportato da Yahoo Sports. “Terremo sotto controllo il suo carico di lavoro da qui in poi” ha dichiarato coach Luke Walton a ESPN, di fatto confermando il nuovo regime. Con sei gare e mezzo da recuperare quando ne mancano solo 17 per chiudere la stagione, non aveva davvero senso continuare a spremere il corpo 34enne di James, che a dicembre ha subito l’infortunio più lungo della sua stagione. Secondo quanto trapela il suo limite dovrebbe aggirarsi sui 32 minuti, tre e mezzo in meno rispetto alla sua media di 35.6, che già adesso pareggia il suo minimo in carriera del 2015-16, anno del titolo con i Cleveland Cavaliers. Non si tratta comunque di un limite fisso: nel caso in cui la partita dovesse essere tirata e James volesse continuare a giocare, non ci sarebbe nessuna controindicazione. Anche nei casi dei back to back, sarà il suo trainer Mike Mancias ad avere l’ultima parola sulla disponibilità del 23, che comunque non ha intenzione di rimanere fuori per il resto della stagione come ha già fatto capire a chiare lettere. “Ci vorrebbe una grossa opera di convincimento da parte di Luke e di quelli che gli stanno sopra” aveva detto LeBron. “A meno di un infortunio, non rimarrò seduto fino a fine anno”. Anche perché per rivederlo in partite che abbiano un certo peso bisognerà attendere il prossimo ottobre, in quella che si prospetta come la off-season più lunga di James da quando aveva 21 anni. E chissà con quali compagni si presenterà in campo per la sua seconda stagione con i Los Angeles Lakers.