Byron Scott ha allenato anche lui i Lakers (dal 2014 al 2016), ha dovuto gestire anche lui una mega-superstar (Kobe Bryant) - ed è stato licenziato dai Lakers. Un film che ora rivede con protagonista Luke Walton. Compreso l'amaro finale
Sono ormai tagliati fuori dalla corsa ai playoff, hanno perso 8 delle ultime 9 gare disputate, vantano (…) un record di 31 vittorie e 39 sconfitte: sono i Los Angeles Lakers dell’anno I di LeBron James, ma sono anche i Los Angeles Lakers di Luke Walton, al terzo anno sulla panchina gialloviola e ancora alla ricerca di una stagione vincente. Solo 26 vittorie a fronte di 56 sconfitte il primo anno, 35-47 il secondo e ora di nuovo sotto il 50% di successi, in una squadra che – con l’acquisto estivo di “King” James – aveva senz’altro aspettative diverse. Logico, allora, che attorno ai Lakers si parli sempre più insistentemente di un Walton ormai condannato a essere rimpiazzato a fine stagione, e in questa direzione arrivano anche le parole di un ex allenatore gialloviola come Byron Scott, che da giocatore prima e poi in panchina sicuramente conosce bene l’ambiente di L.A.: “Penso che Luke abbia fatto un gran lavoro, date le circostanze in cui ha dovuto operare: si è ritrovato in una situazione davvero durissima”, il preambolo che però anticipa una previsione alquanto amara per l’ex giocatore dei Lakers: “Posso dire dalle mie esperienze passate [alla guida di una versione di L.A. con Kobe Bryant in fase calante, dal 2014 al 2016 ndr] che l’allenatore è sempre il primo che viene cacciato in questi casi. Funziona così”. A maggior ragione quando presidente (Magic Johnson) e general manager (Rob Pelinka) non sono i dirigenti che hanno scelto di mettere Walton sulla panchina dei Lakers, una scelta imputabile invece direttamente alla proprietà (con Jeannie Buss, infatti, sua sostenitrice a oltranza). “Non credo che il licenziamento di Walton sia qualcosa di sicuro, a oggi, ma se si guarda alla loro squadra, al loro record e al tipo di stagione che hanno disputato… beh, tutti nella NBA si aspettavano che i Lakers raggiungessero i playoff”. Invece no, e questo – con ogni probabilità – costerà la panchina a Luke Walton, in attesa di capire quali sono poi i piani futuri della squadra, a partire da un mercato estivo fondamentale.