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NBA: gli Wizards licenziano Ernie Grunfeld e contattano subito il tifoso in protesta

NBA

Dopo 16 anni alla guida della squadra di Washington, Grunfeld è stato sollevato dal suo ruolo al termine dell'ennesima stagione negativa dei capitolini. Ripartire in futuro resta comunque complicato, anche con qualche tifoso in più a bordocampo

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Dopo 16 anni di lavoro con gli Washington Wizards, è finità l’era Ernie Grunfeld nella capitale. Un annuncio in parte atteso, dopo l’ennesimo fallimento con un gruppo da rimotivare e rigenerare dopo l’infortunio di John Wall – sfortuna – e alle prese con un salary cap ancora pieno di contratti complicati da smaltire. Washington sotto la sua direzione non è mai riuscita a vincere 50 partite in una singola regular season, raccogliendo un record complessivo di 568 vinte e 724 perse. Gli Wizards non sono mai riusciti a conquistare una finale di Conference in questi 16 anni; responsabilità certamente anche dell’ormai ex-presidente. “La decisione è stata presa soltanto da me”, commenta il proprietario Ted Leonsis, consapevole che la svolta dirigenza difficilmente avrà un impatto immediato su quanto accadrà sul parquet. John Wall infatti resterà fuori a lungo il prossimo anno – se non tutta la stagione – lasciando al solito Bradley Beal l’onere di caricarsi sulle spalle una squadra a cui quest’anno è riuscito a regalare solo 32 vittorie – nonostante lo sforzo e la resa sia stata massima. “Non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio anno, quello di qualificarci per i playoff in questa stagione e, nonostante gli infortuni di diversi giocatori e uomini chiave, abbiamo la responsabilità di rendere conto dei risultati ottenuti e di gestire la situazione quando le cose non vanno come previsto - prosegue il proprietario – volevo complimentarmi con Ernie per il lavoro fatto agli Wizards. Lui e la sua famiglia sono diventati un riferimento per la nostra comunità, senza mai lesinarsi nello sforzo provando a rendere questa franchigia una delle migliori della Lega”. Al suo posto, in questa fase di transizione, sarà Tommy Sheppard – vice presidente e già dirigente della squadra - a gestire la fase di transizione, in attesa di rivedere l’organizzazione. Dopo oltre tre lustri – un periodo lunghissimo in una Lega fluida come la NBA – è giunto il momento di cambiare aria. Per lui e per gli Wizards.

E gli Wizards scrivono al tifoso che aspettava la sua cacciata

I tifosi degli Wizards – almeno sui social – non hanno nascosto la loro soddisfazione per questo atteso cambio di gestione. Una delle storie più divertenti è stata quella condivisa da un utente Twitter di Washington che ha spiegato come suo fratello, da sempre tifoso Wizards, avesse smesso lo scorso anno di abbonarsi dopo la decisione di tenere ancora Grunfeld. Nella disdetta aveva fatto presente che fino a quando la squadra non si fosse liberata di Ernie, lui non sarebbe tornato a seguire Washington. Poche ore dopo che la notizia del licenziamento è diventata ufficiale, l’ufficio comunicazione degli Wizards gli ha inviato una mail – specificando nome e cognome dell’addetto della squadra – che gli ha scritto: “Dal nostro sistema risulta che l’ultima volta che hai contattato il nostro ufficio, ha sottolineato come sarebbe interessato a qualsiasi tipo di abbonamento una volta che fosse cambiato il nostro presidente. Non sono sicuro che sia stato informato, ma lui adesso non c’è più; licenziato oggi nel primo pomeriggio. Per questo volevo chiederle: è ancora interessato a qualche forma di abbonamento?”. Sedici anni di lavoro si possono dimenticare in fretta; basta una mail per provare a convincere un tifoso che aveva scelto di allontanarsi per cominciare a immaginare un futuro diverso.