Termina con una settimana d'anticipo la regular season del n°1 dei Suns a causa di un colpo subito nel primo quarto della sfida contro i Jazz. Dopo le tre gare oltre i 50 punti di media, Booker è stato costretto a rinunciare a ritoccare la sua striscia da record
Finisce in anticipo la stagione di Devin Booker, rimasto a terra a metà primo quarto nella sfida persa dai suoi Suns contro gli Utah Jazz questa notte – in lotta per la conquista del quinto posto a Ovest e chiaramente più motivata e stimolata nell’andare a caccia di un successo mai in discussione. A maggior ragione dopo la precoce uscita dal parquet del n°1 di Phoenix, che ha messo a referto otto punti in sette minuti e sembrava lanciato verso un’altra delle sue prestazioni da record. La capacità di mettere punti a referto di Booker infatti non è mai stata messa in discussione, prolifico sin dagli esordi e spesso al di sopra della media nel rendimento, nonostante i Suns continuino a incassare sconfitte su sconfitte ormai da quattro anni. Dal suo arrivo in Arizona, Phoenix non ha mai giovato delle sue prestazioni: nelle ultime tre gare prima dell’infortunio, Booker ha realizzato 59, 50 e 48 punti, portando a casa però la miseria di tre sconfitte. Un’accusa che in molti gli hanno imputato nell’ultimo periodo, quando spesso le partite dei Suns sono diventate un pretesto per non guardare al risultato, ma giocando con l’unica intenzione di continuare ad armare la mano del n°1. Nelle sue nove partite oltre quota 40 in carriera, Phoenix ha perso in sei occasioni, anche quando Booker ha chiuso in tripla doppia segnando 40 punti. Sforzi inutili, che il giocatore dei Suns dovrà provare a rendere più funzionali per evitare di raccogliere per l’ennesima volta un record perdente. Lo sforzo delle ultime settimane infatti è servito soprattutto a sistemare le sue cifre (e a dare fiato alle critiche dei detrattori): 36 punti di media, sempre oltre quota 25 nelle ultime 11 sfide. Uno di quei realizzatori che in fondo fa sempre piacere vedere in azione, ma a cui dovremo rinunciare per i prossimi sei mesi.