Giannis Antetokounmpo e compagni hanno gà aritmeticamente il miglior record NBA, mentre la squadra di New York va a caccia di un successo fondamentale nella corsa playoff a Est
Milwaukee Bucks-Brooklyn Nets in diretta dalle 23 su Sky Sport NBA
Giannis Antetokounmpo ha chiuso i conti nel migliore dei modi. In quello certamente più spettacolare, vincendo lo scontro diretto contro un super Embiid e assicurando ai suoi Bucks il successo che mancava per avere la certezza di iniziare tutte le serie playoff che ci saranno da giocare in casa. Un bel vantaggio, conquistato grazie all’ennesima prestazione da MVP del n°34 greco – autore di 45 punti, 13 rimbalzi, sei assist e cinque stoppate contro Philadelphia. La vittoria della consacrazione per un gruppo che torna in vetta alla NBA dopo 45 anni. Un traguardo storico, che coach Budenholzer spera sia soltanto il viatico per lanciare al meglio la volata nella post-season. Milwaukee può così pensare a ricaricare le batterie in vista del rush finale della stagione, cercando di recuperare i tanti infortunati e prepararsi al meglio per quel che sarà. Discorso ben diverso per gli ospiti, quei Nets che si ritrovano invischiati nel pieno della lotta playoff: vincere è fondamentale per non lasciare il settimo posto a cui Brooklyn si è aggrappata. Al momento è Miami ad accomodarsi fuori dalle otto piazze a disposizione per la post-season: il numero di sconfitte però è lo stesso (40) per Brooklyn, Orlando e i già citati Heat. Un passo falso dunque può costare carissimo, in questo agguerritissimo finale di regular season. I Nets dunque faranno di tutto per giocare una partita vera, ma vincere a Milwaukee è molto complicato a prescindere dalle motivazioni dei protagonisti in campo.
I precedenti in stagione: Milwaukee ha sempre vinto
Guardare quanto è accaduto nelle prime due sfide dei mesi passati quindi è relativo, oltre che parziale rispetto alla situazione nella quale si ritrovano Brooklyn e Milwaukee. La prima sfida è andata in scena il 30 dicembre 2018, in una fase della stagione in cui i Bucks avevano preso coscienza della loro forza e sapevano di poter puntare in alto. In fondo con un Giannis Antetokounmpo da 31 punti, dieci rimbalzi e dieci assist in 34 minuti è facile illudersi, soprattutto se al suo fianco c’è un Khris Middleton da 29 punti e 11/15 dal campo (+20 di plus/minus); abile nel convertire in oro ogni imbeccata del n°34 greco. Nel secondo incrocio, il primo al Barclays Center, a pesare è stata soprattutto la pessima mira dei Nets al tiro, in una partita chiusa con il 32% dal campo e il 12% scarso dall’arco (5/42, un vero e proprio disastro da lontano). Antetokounmpo sfiora la tripla doppia da 30 punti, aggiungendo 15 assist e tre stoppate, ma lasciando per strada un assist per gonfiare la sua statistica. Sul parquet però il suo impatto è devastante: Brooklyn insegue e sprofonda a 20 lunghezze di distanza senza riuscire a risalire. Nel terzo e ultimo appuntamento prima di questo invece, giocato tre giorni fa, le indicazioni sono state chiare: i Nets ci hanno provato fino in fondo, ritornati in corsa dopo un pessimo primo quarto, ma battuti dalla maggiore esperienza e qualità dei Bucks. Il protagonista? Ovviamente Antetokounmpo, autore di 28 punti e 11 rimbalzi. Ma contro un potenziale MVP chiunque farebbe fatica.