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NBA, Westbrook, non c’è due senza tre: altra stagione in tripla doppia di media

NBA

Il n°0 dei Thunder, grazie ai 15 assist raccolti contro Detroit, ha superato i 730 totali in stagione: considerando le nove gare d'assenza, la sua media resterà così al di sopra dei dieci a prescindere da quanto accadrà nei prossimi giorni. Un traguardo storico, mai visto prima

LA CORSA PLAYOFF A EST

LA CORSA PLAYOFF A OVEST

Ne bastavano tre, ma a Russell Westbrook è sempre piaciuto fare le cose in grande. Per quello alla sirena sono ben 15 gli assist distribuiti nell’ennesima partita dominata dal n°0 dei Thunder. Una sfida con cui consacrare per la terza stagione in fila un traguardo che in molti danno per scontato, ma che fino a qualche stagione fa era semplicemente impensabile. Un’intera regular season NBA conclusa avendo messo a referto una tripla doppia di media. Il canestro dell’assist n°730 arriva grazie a un canestro di Paul George, che spesso ha beneficiato dei passaggi illuminanti del compagno, che si gode così per la terza stagione in fila una striscia che mai nessuno era riuscito a mettere assieme nella storia della Lega: “Devo solo sentirmi benedetto per questo. Non avrei mai potuto immaginare di fare tutto questo ogni singola gara in cui scendo in campo, senza ascoltare quello che dice la gente. Devo dire grazie ai miei compagni, all’intero spogliatoio e a quelli che mi hanno aiutato negli ultimi tre anni. Hanno reso il mio lavoro molto più semplice: io cerco di dare il massimo, incidendo sulle gare sotto ogni punto di vista. Lo ripeto ogni stagione e tengo fede alla mia parola”. Al momento, dopo la sfida contro Detroit, le sue medie restano impressionanti: 22.9 punti, 10.6 assist e 11.1 rimbalzi. “Queste sono cifre da Hall of Famer, uno dei migliori di sempre – sottolinea Paul George – non credo che qualcuno riuscirà a eguagliare un traguardo simile. Devi riuscire a esprimerti ogni singola partita ad alto livello, competere sempre e comunque. È un giocatore speciale”. Westbrook infatti nel 2016/17 è diventato il secondo all-time – e il primo dal 1962 a oggi – a chiudere un’intera stagione in tripla doppia di media. Lo scorso anno ha bissato l’obiettivo, raccogliendo 20 rimbalzi nell’ultima gara stagionale per far tornare i conti. Questa volta invece, grazie alle 31 triple doppie stagionali e dopo aver raccolto altre decine di prestazioni da record, ha raggiunto la cifra fatidica con qualche gara d’anticipo: “Questa cosa mi sorprenderà prima o poi – sorride il diretto interessato – così come colpisce tutti gli altri presenti in questo spogliatoio”. Al momento però è soltanto la normalità.

Il tributo di LeBron James e le parole di coach Donovan

Ormai le sue imprese fanno sempre meno notizia, diventate un’abitudine ogni volta che si scorrono le cifre al termine delle gare dei Thunder. Le sue 31 triple doppie in stagione in realtà sono la terza prestazione all-time, la seconda a livello personale dopo le 42 di due anni fa. Nei giorni scorsi è diventato l’unico assieme a Wilt Chamberlain ad aver concluso una partita con 20 punti, 20 rimbalzi e 20 assist e nella prima parte di stagione ha messo in fila ben 11 triple doppie consecutive (la striscia più lunga della storia NBA). LeBron James è stato uno dei primi a tributargli il suo saluto, a sottolineare come Westbrook sia entrato per sempre nella storia NBA. “Non penso che la gente capisca in realtà cosa vuol dire fare per tre anni di fila un’impresa del genere – sottolinea coach Billy Donovan – e non mi meraviglio del fatto che la gente non ne parli. Secondo molti sono soltanto numeri, cifre senza particolare importanza, ma quello sono lo specchio di un’impresa che resterà storica. Sono certo che quando ci guarderemo indietro tra qualche tempo apprezzeremo molto di più un traguardo che difficilmente altri riusciranno a eguagliare”.