Brooklyn passa sul campo della miglior squadra NBA e si porta al sesto posto a Est a due partite dalla fine, avvicinandosi a un posto nei playoff. Philadelphia torna alla vittoria dopo 3 ko consecutivi grazie a Joel Embiid e J.J. Redick
Milwaukee Bucks-Brooklyn Nets 128-133
A decidere una sfida con pochi significati per i Bucks ma tantissimi per i Nets è il 7-0 di parziale con cui Brooklyn chiude la partita grazie a 4 punti di D’Angelo Russell (ne ha 25 con 10 assist alla sirena finale) e 3 del campione in carica da tre punti Joe Harris, che ribaltano il punteggio dal 128-126 per i padroni di casa al 128-133 finale. Un successo importantissimo per la squadra di coach Kenny Atkinson, che sale al sesto posto in classifica a Est con due partite ancora da giocare, a Indianapolis la prima e in casa contro Miami la seconda. Orlando è al momento settima con lo stesso record di Brooklyn e Detroit insegue ottava a mezza gara di distanza, ma i Nets hanno un bilancio vincente su entrambe le squadre negli scontri diretti. Contro Milwaukee senza Giannis Antetokounmpo, tenuto a riposo per un colpo subìto al polpaccio sinistro, Brooklyn ha 24 punti da Caris LeVert e 14 dei suoi 16 finali (massimo stagionale) nel secondo tempo dal grande veterano, Jared Dudley. Non bastano ai Bucks i 33 con 12/17 al tiro e 11 assist di Eric Bledsoe e i 24 di Khris Middleton. Decisivi per la vittoria dei Nets sia i 69 punti della propria panchina (+21 rispetto a quella dei Bucks) che le 19 triple messe a segno, con una percentuale superiore al 42% (anche se al tiro Milwaukee ha fatto ancora meglio, chiudendo la gara con il 55.7% dal campo e oltre il 47% dall’arco).
Chicago Bulls-Philadelphia 76ers 96-116
Ancora senza Jimmy Butler e sulla scia di tre sconfitte consecutive, i Philadelphia 76ers tornano alla vittoria grazie alla complicità dei Chicago Bulls, giunti alla sesta sconfitta nelle ultime sette gare disputate. A recitare da protagonisti in casa Sixers sono soprattutto J.J. Redick, autore di 23 punti con un ottimo 8/12 al tiro (e 4 triple a segno) e il solito Joel Embiid in doppia doppia con 20 punti e 10 rimbalzi. Sopra di 8 punti all’intervallo, Philadelphia mette a segno un terzo quarto da 29-19 che spacca definitivamente in due la partita, grazie anche ai 16 punti di Tobias Harris e ai 14 con 6/10 dal campo di Ben Simmons. L’unica nota lieta in una Chicago ancora una volta ampiamente rimaneggiata sono i 29 punti, suo massimo in carriera, di JaKarr Simpson, che esce dalla panchina, tira 11/17 e colleziona anche 8 rimbalzi. Sempre dalla panchina di coach Boylen arriva anche il secondo miglior marcatore dei Bulls, Timothe Luwawu-Cabarrot con 14, mentre nessun membro del quintetto base dei padroni di casa raggiunge la doppia cifra a fine gara.