La franchigia dell’Ohio e l’allenatore hanno deciso di separarsi consensualmente dopo la stagione da 19 vittorie appena conclusa. Il prossimo coach dei Cavs verrà scelto in base alla capacità di sviluppare talento: cinque nomi di attuali assistenti in pole position
Non c’erano poi molti dubbi che il prossimo allenatore dei Cleveland Cavaliers non sarebbe stato Larry Drew. Probabilmente non se lo aspettava neanche il coach 61enne, che al momento della promozione da assistente di Tyronn Lue a capo-allenatore si era già fatto garantire lo stipendio per il prossimo anno, cautelandosi in caso di separazione. Una separazione che è effettivamente arrivata a fine stagione, anche se le due parti si sono lasciate in ottimi rapporti – tanto da parlare di “procedere in direzioni diverse” piuttosto che parlare di licenziamento. “Abbiamo grande rispetto per Larry e per il lavoro che ha fatto qui” ha dichiarato il General Manager Koby Altman in un comunicato. “Ha portato professionalità, classe e leadership sia in quest’ultima stagione che negli ultimi quattro anni. Tutti noi a Cleveland auguriamo a Larry nient’altro che il meglio nel suo futuro”. I Cavaliers hanno chiuso la stagione con il secondo peggior record della NBA insieme a Phoenix con 19 vittorie e 63 sconfitte, meglio solamente dei New York Knicks. Ciò nonostante, il lavoro di Drew è stato apprezzato perché comunque Cleveland non si è lasciata andare, nonostante i tanti infortuni (tra cui quello che ha tenuto Kevin Love a sole 22 partite disputate) e un roster giovane (con tanto spazio da dare ai giovani). “Voglio ringraziare Dan Gilbert, Koby Altman, l’intera organizzazione e specialmente i fan. Koby e io abbiamo avuto una buona conversazione e abbiamo deciso che la cosa migliore per tutti fosse che io non tornassi ad allenare la squadra. Sono orgoglioso di quello che abbiamo raggiunto e festeggeremo per sempre il nostro titolo. Voglio ringraziare in maniera speciale i giocatori per il legame che hanno creato, il modo in cui hanno approcciato il loro lavoro e la crescita che hanno mostrato ogni giorno”.
Il profilo del prossimo allenatore dei Cleveland Cavaliers
Secondo quanto scritto nel comunicato, coach Drew ha “rispettosamente declinato la possibilità di partecipare alla ricerca del prossimo allenatore”, che sarà il quinto dal 2013 dopo Mike Brown, David Blatt, Tyronn Lue e lo stesso Drew. Secondo quanto emerso in queste prime ore, l’idea è quella di assumere un coach in grado di sviluppare il talento giovane presente a roster – a partire da Collin Sexton e dalla scelta che arriverà dal prossimo Draft – piuttosto che un allenatore di grido. Per questo il profilo verrà scelto tra i coach del college, tra gli attuali assistenti in giro per la NBA e tra gli ex allenatori con un passato di successo nel miglioramento dei giovani. Tra i primi nomi che sono circolati – da Adrian Wojnarowski di ESPN – sono quelli di Alex Jensen (assistente a Utah), David Vanterpool e Nate Tibbetts (Portland), Wes Unseld Jr. (Denver) e Darvin Ham (Milwaukee), ma la ricerca promette di essere molto ampia – anche in base a come andrà la Lottery del prossimo maggio, perché nel caso in cui arrivasse la prima scelta assoluta (e quindi Zion Williamson) improvvisamente quella panchina vacante potrebbe diventare molto più interessante rispetto a ora.