Uno dei momenti più importanti nella storia playoff di Raptors e Sixers, un passaggio cruciale per entrambe le franchigie. Proprio come la sfida di questa notte, in diretta su Sky Sport NBA a partire dall'1.00 con il commento LIVE in italiano
I due secondi più importanti della storia dei Raptors. Difficile trovare una definizione migliore e meno drammatica dell’ultimo tiro sbagliato da Vince Carter 18 anni fa. Gara-7, 20 maggio 2001, un tentativo allo scadere sul -1 che scheggia il secondo ferro e termina la sua corsa lontano dal fondo della retina. Un sospiro di sollievo enorme per tutta Philadelphia, al termine di una delle serie più belle del nuovo millennio. Sette partite combattute, un eroe per parte tanto giovane quanto eclettico. Il futuro della Lega che passava dalle mani di Allen Iverson e Vince Carter: il primo autore di 54 punti in gara-2, con 33.7 di media nelle sette gare contro i Raptors. Il secondo invece che 48 ore dopo rispose alla provocazione con 50 punti a referto e nove triple: la miglior prestazione ai playoff nella storia di Toronto. Un momento cruciale che ha segnato il destino di entrambe le franchigie, una sfida che è rimasta a lungo nell’immaginario di tifosi e appassionati. La speranza è che la sfida di questa notte (in diretta dall’1.00 su Sky Sport NBA con commento LIVE di Francesco Bonfardeci e Marco Crespi) possa replicare anche in minima parte la tensione e la spettacolarità di un 88-87 in cui a brillare, per una volta, furono anche i supporting cast. Carter e Iverson infatti non uscirono mai dal campo giocando tutti e 48 i minuti, chiudendo rispettivamente con 20 e 9 assist il primo e 21 punti e 16 passaggi vincenti il secondo. Migliori realizzatori? No, perché Antonio Davis ne mise 23, mentre Aaron McKie aggiunse 22 punti provvidenziali. Una sfida piena di colpi al limite del consentito, di canestri in volata e di errori sulla sirena. Quei dannati due secondi che sono rimasti nella testa di tutti, con Carter che cade all’indietro, ma il pallone non trova la strada sperata dai canadesi. A 18 anni di distanza i Raptors sono chiamati a dimostrare di essere diventati definitivamente adulti: l’occasione è cruciale, di quelle da non lasciarsi sfuggire.
La decisione contestata a Carter di partecipare alla cerimonia in North Carolina
Le polemiche che imperversarono per mesi erano legate alla decisione contestata al tempo presa da Carter di partecipare alla cerimonia dei diplomi tenuta a North Carolina prima della palla a due di quella gara-7. L’uomo cruciale di quella sfida, della serie, il trascinatore di un’intera nazione che al posto di preservare la sua forma fisica riposando con i compagni, preferiva partire e fare un viaggio di poche ore con un volo privato, ritornando a Philadelphia senza perdere nulla della preparazione alla sfida. “Un atto dovuto, il mio sogno e quello della mia famiglia che si realizzava”, lo definì durante le tantissime interviste che si soffermarono su quel particolare. Charles Oakley, che al tempo condivideva il parquet con il giovane Carter a cui faceva da mentore, non ebbe dubbi nello stigmatizzare un atteggiamento accusatorio davvero poco fondato: “Era l’appuntamento che attendeva da tempo con tutti i suoi compagni. Una di quelle cose che ti danno e ti tolgono tanto, ma che non puoi in alcun modo contestare. Da lui, come dal resto del gruppo, ci si aspettava massimo impegno: il risultato può arrivare o meno, ma basta spingersi oltre il limite e dare tutto in una partita senza futuro come quella. Dove il margine d’errore non esiste”. Oggi si discute del riposo di Joel Embiid e della condizione fisica sempre monitorata con attenzione di Kawhi Leonard: da parte loro nessun colpo di testa nelle ultime ore, mentre per seguire come andrà a finire c’è sempre Sky Sport NBA: ore 01.00, con commento LIVE in italiano di Francesco Bonfardeci e Marco Crespi. Un appuntamento da non perdere.