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Mercato NBA, i Philadelphia 76ers confermano Brett Brown in panchina

NBA

Nonostante le voci prima di esonero in caso di eliminazione al secondo turno, la proprietà dei Philadelphia 76ers ha confermato la panchina di coach Brett Brown anche per la prossima stagione. Il coach aveva già ricevuto l’apprezzamento pubblico di Joel Embiid e J.J. Redick

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L’avventura di coach Brett Brown sulla panchina dei Philadelphia 76ers non si è ancora conclusa. Il proprietario Josh Harris ha confermato a ESPN che l’allenatore tornerà a guidare i Sixers anche per la stagione 2019-20, nonostante non abbia raggiunto l’obiettivo del superamento del secondo turno imposto dalla proprietà dopo gli arrivi di Jimmy Butler e Tobias Harris. Il modo in cui si è conclusa la stagione — con il buzzer beater di Kawhi Leonard che ha rimbalzato per quattro volte sul ferro prima di entrare — ha però cambiato la valutazione, con coach Brown che si è già incontrato per una lunga riunione con la proprietà e il General Manager Elton Brand per programmare la prossima fondamentale estate. È chiaro a tutti infatti che l’obiettivo è convincere i tre free agent più importanti — Butler, Harris e J.J. Redick — a tornare per un’altra stagione, ricostruendo il quintetto con Ben Simmons e Joel Embiid che se l’è giocata ad armi pari con i Toronto Raptors. 

Le parole di elogio di Embiid e Redick: "Allenatore fantastico"

Coach Brown ha ancora tre anni di contratto a 15 milioni di dollari complessivi e aveva già ricevuto l’apprezzamento pubblico di Joel Embiid nella giornata di ieri: “Licenziarlo? Una stron…” ha detto senza giri di parole. “Ha fatto un lavoro fantastico, affrontando di tutto. Quest’anno è migliorato ulteriormente come allenatore ed ha imparato come tutti noi. Alla fine, però, la responsabilità è dei giocatori. Non dovrebbe preoccuparsi di nulla: è un allenatore fantastico e una persona ancora migliore. Se c’è qualcuno a cui dare la colpa, datela pure a me”. Brown allenerà così per il suo settimo anno a Philadelphia, continuando il lavoro cominciato nell’era del Process per portare questa squadra fino a giocarsela per il titolo: “Quello che ha fatto per questa organizzazione è straordinario” ha detto Redick. “Ogni squadra che deve cambiare allenatore deve anche considerare chi è disponibile. E non penso che ci sia bisogno di difenderlo: il suo lavoro parla per lui”.