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Playoff NBA, la peggior partita di Giannis Antetokounmpo nella post-season

NBA

Il futuro MVP dei Milwaukee Bucks è incappato nella peggior prestazione da un mese a questa parte, chiudendo con soli 12 punti e uscendo per falli nel secondo supplementare della partita persa contro Toronto. Per i Bucks, però, i segnali positivi non mancano

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I playoff NBA hanno questa intrinseca bellezza: tutti i giocatori, nessuno escluso, a un certo punto vengono messi di fronte ai loro limiti. Quel momento è arrivato stanotte per Giannis Antetokounmpo, che in gara-3 contro i Toronto Raptors ha vissuto probabilmente la peggior partita di questi suoi playoff altrimenti trionfali. L’unica alternativa è gara-1 contro i Boston Celtics, e non a caso queste due prestazioni negative di Antetokounmpo sono coincise con le uniche due sconfitte dei Milwaukee Bucks fino ad ora. In Canada il futuro MVP della regular season ha giocato senza mezzi termini una brutta partita in attacco, chiudendo con 12 punti, 11 errori su 16 tiri tentati, solamente due liberi a segno su sette tentati e ben 8 palle perse delle 20 di squadra. Il merito è anche, se non soprattutto, della difesa di Toronto, che innanzitutto gli ha appiccicato addosso Kawhi Leonard (1/9 al tiro contro di lui) e poi lo ha raddoppiato o a volte triplicato, costringendolo a cedere il pallone presto e togliendogli l’aggressività che ha contraddistinto questa sua grande stagione. Tra la meta secondo quarto e l’inizio dell’ultima frazione il greco ha tentato solamente un tiro, una tripla che si è infranta sul ferro così come le altre tre che ha tentato nel corso della gara. Coach Mike Budenholzer ha poi tentato di rimetterlo in ritmo facendolo lavorare lontano dal pallone e procurandogli delle ricezioni in area, ma era ormai troppo tardi — chiudendo la sua gara con il sesto fallo dopo appena un minuto del secondo supplementare. In quello precedente, poi, Antetokounmpo era tornato a fare i conti con i suoi problemi ai liberi, sbagliandone due consecutivi a 2:48 dalla fine del primo supplementare che avrebbero dato il -1 ai suoi — e, in retrospettiva, sarebbero tornati particolarmente utili nel finale tirato. A quegli errori si aggiunge poi il pallone perso malamente a 1:40 dalla fine dell’overtime, nel tentativo fallito di aggirare Marc Gasol frapposto perfettamente tra lui e il canestro. La mappa di tiro di Antetokounmpo racconta meglio di ogni altra parola la sua gara: tolti i quattro errori nei tiri in sospensione, il greco non è riuscito a fare i soliti danni neanche in area, tirando solo 5/12 nei pressi del ferro.

Non è comunque tutto da buttare nella partita di Antetokounmpo, così come della partita dei Bucks. In attacco è riuscito a rendersi conto della sua scarsa serata e a servire sette assist per i compagni, alcuni anche in momenti cruciali. In difesa, poi, ha spazzato via la bellezza di 23 rimbalzi (massimo in carriera), aggiungendoci anche quattro stoppate e un recupero per dare una mano ai suoi e tenere a bada i Raptors, che comunque dopo il primo tempo non hanno più toccato il +11 (massimo vantaggio della loro partita). I suoi compagni sono riusciti a tenere la partita in bilico per 58 minuti sopperendo anche alla sua peggior partita offensiva della post-season, e questo è un ottimo segnale per il resto della serie: con un Antetokounmpo anche solo appena sotto media, molto probabilmente Milwaukee sarebbe riuscita a vincere anche questa partita e a portarsi sul 3-0. Non è successo, ma in Wisconsin possono comunque essere fiduciosi in vista di gara-4: c’è da scommettere che Giannis Antetokounmpo avrà voglia di rivincita dopo questo passo falso. O almeno è quello che c'è da aspettarsi dalla sua reazione post-gara, dove ha continuato a fissare il foglio delle statistiche per rivivere mentalmente gli errori che ha commesso: "In questa squadra abbiamo costruito una cultura per la quale non ci piace perdere" ha detto. "Sappiamo di essere a due vittoria di distanza dalle Finali NBA, ma non possiamo saltare dei passaggi. Dobbiamo farlo una partita alla volta, un possesso alla volta, un giorno alla volta. Avremmo potuto essere sopra 3-0, non abbiamo giocato bene... Ma non ho mai pensato che questa serie potesse essere facile". Anche dopo una partita storta, Antetokounmpo ha imparato a mettere il basket nella giusta prospettiva: "Non sono deluso dalla sconfitta, io sono Giannis" ha detto puntandosi l'indice sul petto. "Quello che ho fatto nella mia vita fino a questo punto - mandando soldi alla mia famiglia, mettendo i miei fratelli in scuole private, prendendomi cura dei miei cari in Nigeria e in Grecia - [è quello che conta]. Deluso da una partita? Sarei deluso da me stesso se fossi deluso".