I Raptors sono arrivati nella NBA solo nel 1995, ma quasi mezzo secolo prima proprio a Toronto si è disputata la prima partita di sempre nella storia della NBA, che allora si chiamava ancora Basketball Association of America
TORONTO — Giovedì, 30 maggio 2019. Una data storica per il Canada sportivo e in particolare per Toronto, quella della prima partita di finale NBA mai disputata da una squadra “up the border”, al nord del confine con gli Stati Uniti. Dove impazza l’hockey (e i Toronto Maple Leafs, vincitori di 13 Stanley Cup), ma dove anche nel baseball, con i Blue Jays, un paio i titoli delle Major League sono arrivati. Nel basket NBA invece, complice anche una presenza solo recente (i Raptors arrivano nella lega nel 1995), di vittorie non se ne parla, almeno fino a questo giugno 2019. Una data che rischia di passare alla storia per davvero — soprattutto su Leonard e compagni dovessero riuscire a issarsi sul trono NBA occupato da due anni dai Golden State Warriors — ma che in realtà storica già lo è. La prima partita della serie tra Raptors e Warriors — prevista nella notte italiana tra giovedì e venerdì — è uno di quei momenti destinati a passare alla storia, vissuto con trepidante attesa da 19.800 tifosi dentro le mura della Scotiabank Arena e da altre migliaia al di fuori, nell’ormai celebre Jurassic Park. Di prime volte da ricordare, però, il basket nella città dell’Ontario ne ha già vissute altre, alcune davvero storiche: dalla prima partita di playoff dei Raptors al loro esordio assoluto nella lega, ma a farla da padrone assoluta è una gara che sposta indietro il calendario di quasi 75 anni, in piena Grande Depressione, quando la lega che oggi tutti conosciamo come NBA disputò — quando ancora si chiamava BAA, Basketball Association of America — la sua primissima partita. In Canada, sì. E proprio a Toronto, in quella che qui chiamano “la cattedrale dell’hockey canadese”, il Maple Leaf Gardens. Prestato, per una notte (e poi non solo) alla pallacanestro.
1 novembre 1946: la prima partita NBA di sempre
Si chiamerà NBA solo tre stagioni dopo, ma la BAA è da considerarsi in tutto e per tutto una versione embrionale della lega oggi in mano ad Adam Silver. Che nasce da un incontro avvenuto in un albergo di New York — l’hotel Commodore — nel giugno del 1946. Cinque mesi dopo, si alza già la prima palla a due. Ci sono dieci squadre USA e una canadese, tutte più o meno sulla East Coast, tutte di proprietà di imprenditori che vedevano il basket come un modo di riempire le arene (spesso di loro proprietà) nelle date lasciate libero dall’hockey. Ecco perché Toronto è perfetta, e proprio agli Huskies — la cui avventura nella BAA durerà solo un anno, quello d’esordio — è chiesto di scendere in campo per la partita inaugurale della lega, che va in scena al Maple Leaf Gardens di Toronto il 1 novembre 1946. I biglietti costano dai 75 centesimi ai 2.5 dollari, prezzi popolari: si deve attrarre gente per uno sport, soprattutto in Canada, poco conosciuto. A giocare contro gli Huskies arrivano i New York Knicks, che a Toronto vanno in treno: alla frontiera non vengono neppure riconosciuti. “Siamo i New York Knicks”, dicono: “Noi conosciamo i Rangers della NHL”, la risposta. “Perfetto, loro giocano a hockey, noi a basket”. Nei Knicks c’è Ozzie Schectman, che passerà alla storia per segnare il primo canestro della BAA/NBA; negli Huskies il miglior giocatore è tale Ed Sadowski, stella a Seton Hall, che da capitano recluta anche il resto del roster. Dieci statunitensi e un solo canadese, che in realtà è nato in Italia, a Beano, frazione di Codroipo, in provincia di Udine: il suo nome è Hank Biasatti. Il più alto di tutti è invece tale George Nostrand, che misura 2.03. A Toronto hanno un’idea: “Can you top this?”, riesci a eguagliarlo? Chi supera i 203 centimetri entra gratis a vedere Huskies-Knicks, ma nessuno dei 7.090 spettatori del Maple Leaf Gardens ha le misure giuste per approfittare dell’offerta. Finisce 68-66 per New York, una sfida che si riproporrà ancora in altre prime volte del basket a Toronto.
3 novembre 1995: l’esordio dei Raptors nella NBA
Falliti miseramente nell’arco di un solo campionato (chiuso con 22 vittorie e 38 sconfitte, il peggior record di lega e oltre 100.000 dollari di passivo), gli Huskies lasciano Toronto orfana di pallacanestro fino all’arrivo dei Raptors. Che inaugurano la loro storia il 3 novembre 1995 con una gara interna contro i New Jersey Nets, addirittura vinta grazie ai 30 punti di Alvin Robertson e alla doppia doppia di Damon Stoudamire, il primo giocatore mai scelto dai Raptors (e il loro miglior marcatore a fine anno, con 19 punti e 9.3 assist di media a sera). Seguono però 7 sconfitte in fila e la bellezza di 61 ko in stagione, ma quel 3 novembre sono in 33.306 a riempire lo SkyDome di Toronto: il basket in Canada piace, a fine anno solo due squadre (Charlotte e Chicago) contano più spettatori dei nuovi Raptors.
30 aprile 2000: la prima partita di playoff a Toronto
Che per essere vincenti, però, devono aspettare il nuovo millennio. Al termine della stagione 1999-2000, la loro quinta nella lega, i Raptors forti di un record di 37 vittorie e 25 sconfitte (la stagione è accorciata per via del lockout) centrano i primi playoff della loro storia. Ad attendere Toronto al primo turno ancora loro, i New York Knicks, la squadra con cui, più di mezzo secolo prima, tutto aveva avuto inizio. Dopo aver perso le prime due gare al Madison Square Garden, Vince Carter, Tracy McGrady e compagni scendono in campo all’Air Canada Centre per gara-3, la prima sfida di playoff mai andata in scena in Canada. Carter e McGrady tirano 10/31 in due, i Raptors segnano solo 80 punti, perdono di 7 e vengono eliminati, ma un’altra pagina storica del basket a Toronto è appena stata scritta. L’ultima? Basta aspettare stanotte, giovedì 30 maggio 2019: per citare Drake “started from the bottom / now we’re here”, in finale NBA. La prima della storia per Toronto.