
NBA Draft 2019: Zion Williamson a New Orleans con la n°1, Hunter ad Atlanta con la n°4
Una per una, ecco tutte le 60 attesissime scelte del Draft 2019, che dà il via a un'estate destinata a cambiare gli equilibri della lega. Il futuro dellla NBA parte da qui

Una per una, ecco tutte le attesissime scelte del Draft 2019, che dà il via a un'estate destinata a cambiare gli equilibri della lega. Il futuro dellla NBA parte da qui
I MIGLIORI E I PEGGIORI OUTFIT DELLA NOTTE DEL DRAFT
1. NEW ORLEANS PELICANS: ZION WILLIAMSON (Duke) | Commosso fino alle lacrime alla sua prima intervista NBA, non trova le parole per descrivere il momento, poi ringrazia la madre che prende la parola per lui davanti alle telecamere. Il microfono torna a Zion per un messaggio ai tifosi di New Orleans: "Let's dance!"

2. MEMPHIS GRIZZLIES: JA MORANT (Murray State) | "Ho realizzato il mio sogno, un sogno pazzesco. Sono felicissimo. La prima cosa è credere in se stessi, e io l’ho fatto". Al suo fianco il padre, compagno di high school di Ray Allen, il suo primo critico ma anche l’uomo che per primo lo ha spinto a dare tutto: "È lui che mi ha reso chi sono oggi", dice Ja Morant

3. NEW YORK KNICKS: RJ BARRETT (Duke) | "Sono pronto, voglio conquistare New York", le prime, ambiziose parole del giocatore di Duke, che all'interno della giacca ha ricamato il suo soprannome: "The Maple Mamba", il mamba canadese. Anche per lui lacrime, con il capo appoggiato sulle spalle del padre.

6. MINNESOTA TIMBERWOLVES (dai Phoenix Suns): JARRETT CULVER (Texas Tech) | "Volevo giocare a football ma la domenica dovevo andare in chiesa", è la frase che spiega il background del giocatore di Texas Tech. "Un sogno - le sue prime parole da giocatore NBA - io ho lavorato molto e Dio mi ha dato il talento per arrivare fin qui"

7. CHICAGO BULLS: COBY WHITE (North Carolina) | "Un sollievo sentire il mio nome pronunciato", dice, e dedica la sua scelta al padre, scomparso anni fa per un tumore al fegato. A dargli il benvenuto Wendell Carter, un ex Blue Devils che festeggia l'arrivo di un ex Tar Heels

8. NEW ORLEANS PELICANS (da Atlanta): JAXSON HAYES (Texas) | "Due anni fa non ero neppure la stella della mia squadra di liceale e oggi sono qui: sono cresciuto tanto, anche fisicamente", racconta. E poi avverte i tifosi dei Pelicans: "In coppia con Zion Williamson li faremo divertire"

9. WASHINGTON WIZARDS: RUI HACHIMURA (Gonzaga) | "Questa scelta significa tanto per me, per la mia famiglia e per un intero Paese, il Giappone". Ringrazia il suo allenatore che per primo lo ha convinto a credere nel sogno NBA: poi - in giapponese - regala alla telecamera il perfetto riassunto della sua serata: "Sono appena diventato il primo giocatore giapponese scelto al Draft"

10. ATLANTA HAWKS: CAM REDDISH (Duke) | "Mi sento fortunato, non vedo l'ora di iniziare a lavorare. Voglio portare tanta energia, ho una grande etica del lavoro", dice. E poi da appuntamento nella NBA agli altri due Blue Devils (Zion Williamson e RJ Barrett) già scelti prima di lui

12. CHARLOTTE HORNETS: P.J. WASHINGTON (Kentucky) | "Ringrazio tantissimo coach Calipari, che mi ha permesso di tornare a Kentucky per un altro anno, rendendomi una lottery pick". E poi scherza sui suoi genitori, entrambi ex giocatori: "Ringrazio prima mia madre: lei è più forte di lui, e tira meglio"

13. MIAMI HEAT: TYLER HERRO (Kentucky) | Un altro Wildcats (anche se inizialmente si era promesso ai Badgers del suo Wisconsin) fa della fiducia in sé un grande punto di forza: "Non riesco a credere di avere sulla testa un cappellino dei Miami Heat: è davvero un sogno". E poi difende il suo completo (alla Austin Powers): "Parla da sé!"

15. DETROIT PISTONS: SEKOU DOUMBOUYA (Limoges, Francia) | Ha iniziato a giocare a basket solo 6 anni fa, questo ragazzo che qualcuno già paragona a Pascal Siakam. Neppure lui sa spiegarsi come si ritrova nella NBA: "Tanto lavoro, solo quello", spiega. Semplice, no?

16. ORLANDO MAGIC: CHUMA OKEKE (Auburn) | Nel suo passato un brutto infortunio ai legamenti che gli ha tolto una scelta quasi sicura in lottery: ottimo difensore, si parla di lui come di un possibile "furto al Draft" per i Magic.

17. NEW ORLEANS PELICANS (da Atlanta): NICKEIL ALEXANDER-WALKER (Virginia Tech) | "Mia madre mi diceva che sarebbe stato difficile farcela, e io mi mettevo a piangere perché da quando ho toccato un pallone per la prima volta ho sempre sognato questo momento, essere scelto al Draft". New Orleans lo ha avverato.

18. INDIANA PACERS: GOGA BITADZE (Buducnost, Serbia) | Il georgiano si ispira al padre (anche lui giocatore professionista) e a Zaza Pachulia, eroe locale, che lo ha avvertito: "Arrivare nella NBA è dura, ma è ancora più dura rimanerci a lungo".

19. SAN ANTONIO SPURS: LUKA SAMANIC (Petrol Olimpija, Slovenia) | Non una grossissima sorpresa che questa ala forte croata potesse piacere all'ombra dell'Alamo. Tecnicamente molto avanzato, deve reggere fisicamente l'urto della competizione di atleti NBA

20. PHILADELPHIA 76ERS (da Boston): MATISSE THYBULLE (Washington) | "Vorrei che mia madre potesse vedermi, qui, oggi", sono le uniche parole che inizialmente riesce a dire ricordando la madre, venuta a mancare per un tumore durante il suo ultimo anno di liceo. Poi ritrova il sorriso: "Ora grazie alla pallacanestro potrò usare questo palcoscenico per fare del bene e rappresentare al massimo la mia famiglia"

21. MEMPHIS GRIZZLIES (da OKC): BRANDON CLARKE (Gonzaga) | Definisce il suo gioco come "insidioso": "Gioco con un fuoco particolare dentro", dice il secondo giocatore dei Bulldogs di Gonzaga scelto al primo giro dopo Hachimura

22. BOSTON CELTICS: GRANT WILLIAMS (Tennessee) | Lungo solido da Tennessee, un blocco di marmo di grande intelligenza e tocco nei pressi del canestro

23. OKLAHOMA CITY THUNDER (da Memphis): DARIUS BAZLEY (Princeton High School, Cincinnati) | Dopo la carriera liceale ha firmato con New Balance e scelto di rinunciare al college, preparandosi direttamente per il Draft. Gran saltatore, molto versatile, è una scommessa che potrebbe portare i suoi frutti a OKC

24. PHOENIX SUNS (da Boston, che l'avevano a loro volta ricevuta dai Philadelphia 76ers): TY JEROME (Virginia) | Guardia intelligente che può ricoprire più ruoli, giocatore di complemento vincente

25. PORTLAND TRAIL BLAZERS: NASSIR LITTLE (North Carolina) | Sul bavero della giacca (rossa) le lettere MYOL, che stanno per Make Your Own Legacy: "Voglio scioccare tutti, come ho sempre fatto per tutta la mia carriera, che mi ha visto sempre sottovalutato. Sono felice che Portland abbiamo voluto credere in me"

27. L.A. CLIPPERS (dai Brooklyn Nets): MFIOUNDU KEBENGELE (Florida State) | Il nipote di Dikembe Mutombo è uno stretch 5 che sa giocare anche spalle a canestro e ovviamente stoppare, come lo zio: "Energia, lavoro duro: voglio portare questo nella NBA"

30. CLEVELAND CAVS (dai Detroit Pistons e precedentemente dai Milwaukee Bucks): KEVIN PORTER JR. (Southern California) | Mancino di gran talento, realizzatore che sa crearsi il tiro, ammira tantissimo James Harden. Può essere anche un buon difensore, ma deve crescere e maturare fuori dal campo. Ha perso il padre all'età di 4 anni, e per questo indossa il 4 sulla maglia: "Lui è con me ogni singolo giorno, lo è sempre stato, anche se non fisicamente"

31. BROOKLYN NETS: NICOLAS CLAXTON (Georgia) | Un grande fan di Dwyane Wade nonostante ruolo, misure e gioco siano compoletamente diversi. Gran stoppatore (oltre 3 a sera), è un late bloomer che gioca sempre per provare qualcosa a qualcuno: "La gente pensa che io sia un progetto: voglio dimostrare di poter avere impatto da subito"

60. SACRAMENTO KINGS: VANJA MARINKOVIC (Partizan Belgrado)