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NBA, il look (alla NSYNC) di Kyle Kuzma fa impazzire la NBA: ma lui lo difende sui social

NBA
KK

Da Anthony Davis a Donovan Mitchell, da Isaiah Thomas a Jayson Tatum compagni e colleghi del giocatore dei Lakers e di Team USA hanno commentato divertiti il suo ultimo look postato sui social. Condannandolo senza appello

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Qualcuno ha paragonato l’ultimo look di Kyle Kuzma (orgogliosamente postato – e difeso – sui social dallo stesso giocatore dei Lakers) a quello dei primi *NSYNC, la boy band capitanata da Justin Timberlake formatasi in Florida a metà anni ’90, capace negli anni di vendere 70 milioni di copie dei loro lavori. Si tratta soltanto dell’ultima osservazione divertita e divertente che arriva a commento delle nuove scelte di stile del giocatore oggi impegnato con Team USA in vista dei Mondiali cinesi, scelte che hanno portato a una autentica sollevazione – sempre sui social – da parte di tantissimi suoi colleghi. Dal suo neo-compagno in gialloviola Anthony Davis a Jayson Tatum, da Donovan Mitchell ad Isaiah Thomas, non c’è stato nessuno pronto a difendere il nuovo look di Kuzma – capelli platinati, passando per felpe e pantaloni oversized fino alle scarpe arancioni fosforescenti. “Man, ma che diavolo ti sei messo addosso!”, i il primo commento di Anthony Davis, che avrà un’intera annata in spogliatoio ai Lakers per vedere da vicino le nuove creazioni di Kuzma; “Non può essere serio”, l’opinione di “Spida” Mitchell, uno che già in passato aveva scherzato commentando il look del suo compagno a Team USA. Gli risponde la guardia dei Boston Celtics Jayson Tatum, che richiede ad alta voce “un intervento nei messaggi di gruppo” per porre fine a un tale scempio. Anche Isaiah Thomas, in attesa di tornare protagonista nella NBA con la maglia degli Washington Wizards, fa capire al suo giovane collega di avere un po’ esagerato: “C’mon, questo no!!! Dai, fratello!! Ero convinto fossi uno di Flint”, la città del Michigan famosa per aver prodotto diversi giocatori NBA, tutti con una certa reputazione per essere dei duri. La sollevazione popolare di compagni di squadra e colleghi, però, non è bastata per far cambiare idea al n°21 di Team USA, che su Twitter ha voluto difendere le sue scelte nell’abbigliamento con un atteggiamento di sprezzante superiorità: “Dovrei ricominciare a replicare piccato come facevo una volta a tutti quelli che commentano le mie foto, ma non mi abbasserò al loro livello. Non lo farò”. Con buona pace di tutti.