NBA, debutto da record per P.J. Washington: 7 triple! Tutte le “prime” dei rookie
Debutto spettacolare del rookie P.J. Washington degli Charlotte Hornets, che segnando 7 triple alla sua prima ha battuto il record di Jake Layman e Donyell Marshall per un esordiente. Ma non è il solo ad aver fatto bene alla “prima” tra i pro: a partire da Nicolò Melli, ecco come sono andate le matricole del 2019-20
P.J. WASHINGTON, Charlotte Hornets: 27 punti con 7 triple | La prima partita in NBA non si scorda mai, ma P.J. Washington ha davvero esagerato. L’ala degli Hornets ha firmato ben sette triple alla sua prima gara in NBA, chiudendo con 27 punti alla fine (record nella storia di Charlotte) nella vittoria contro i Chicago Bulls. Il record precedente apparteneva a Donyell Marshall (1994) e Jake Layman (2016) con cinque triple, cifra toccata da Washington nel solo primo tempo. E le sue sette triple pareggiano il record NBA per un “season opener”
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KENDRICK NUNN, Miami Heat: 24 punti | Con Jimmy Butler fuori dai giochi per problemi personali, il nativo di Chicago si è preso la scena in una partita che ha visto in campo ben sette rookie tra Heat e Grizzlies. Per lui 24 punti frutto di un ottimo 10/18 dal campo, dietro solo ai 27 di Justise Winslow: davvero un ottimo inizio
RJ BARRETT, New York Knicks: 21 punti | Incoraggiante anche la prima del canadese dei Knicks, che nonostante la sconfitta a San Antonio ha destato una buona impressione sfruttando i suoi mezzi fisici contro i difensori più bassi di lui. Alla fine 9 tiri a segno su 13 tentativi con 5 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi in 37 minuti di gioco: nella storia della NBA solo un giocatore più giovane di lui ha segnato 21 o più punti all'esordio, tale LeBron James
COBY WHITE, Chicago Bulls: 17 punti | Nella partita dominata da P.J. Washington si è ben difeso anche il nuovo playmaker dei Bulls, che uscendo dalla panchina ha portato in dote 17 punti e 7 assist con 6/13 dal campo in 27 minuti commettendo una sola palla persa
JA MORANT, Memphis Grizzlies: 14 punti | Indicato da molti come possibile rookie dell’anno ora che Zion Williamson dovrà saltare 6-8 settimane, la seconda scelta assoluta non ha brillato nella sconfitta di Memphis a Miami. Per lui 14 punti (6/12 dal campo), 4 rimbalzi e 4 assist, ma anche 4 falli, 6 palle perse e un plus-minus disastroso (-29 in 25 minuti, il peggiore di squadra)
RUI HACHIMURA, Washington Wizards: 14 punti e 10 rimbalzi | Unico rookie in doppia doppia all’esordio, il giapponese degli Wizards non ha potuto festeggiare la vittoria al suo esordio ma si è ben difeso contro uno come Kristaps Porzingis. Per lui 14 punti (7/15 al tiro, 0/3 da tre) e 10 rimbalzi (4 in attacco) in poco meno di 25 minuti sul parquet
TYLER HERRO, Miami Heat: 14 punti | Rivelazione di questo inizio di stagione degli Heat, l’assenza di Butler ha portato coach Erik Spoelstra a concedergli ben 34 minuti sul parquet (tra i rookie solo Washington e Barrett hanno giocato di più). Per lui 14 punti con 6/14 al tiro a cui ha aggiunto 8 rimbalzi, 2 recuperi e un assist
NICOLÒ MELLI, New Orleans Pelicans: 14 punti | A differenza degli altri lui è sceso nella prima notte di regular season, ma ciò non toglie che debba far parte di questa classifica — visto che i suoi 14 punti lo mettono a pari-merito con Morant, Hachimura e Herro al quinto posto tra i migliori marcatori dei giocatori al primo anno
L'ESORDIO DI NICOLO' MELLI
BRANDON CLARKE, Memphis Grizzlies: 8 punti | Un po’ più attesa era la prima dell’MVP dell’ultima Summer League, che in 23 minuti uscendo dalla panchina ha assicurato una buona produzione di punti e rimbalzi (8+7) registrando una tripla, un assist e nessuna palla persa
MARKO GUDURIC, Memphis Grizzlies: 9 punti | Rookie di nome ma non necessariamente di fatto, il serbo ha sfiorato la doppia cifra alla sua prima gara in NBA. Il 24enne ha segnato 4 degli 8 tiri tentati ma senza sbloccarsi dalla lunga distanza (0/3) nei 24 minuti concessigli da coach Taylor Jenki
CHRIS SILVA, Miami Heat: 8 punti | Estremamente produttivi anche gli 11 minuti passati in campo dal gabonese Chris Silva, proprietario di un contratto two-way con gli Heat. Per lui 8 punti (3/3 al tiro, 2/2 ai liberi), 6 rimbalzi (3 in attacco), 3 stoppate e +18 di plus-minus, ma anche cinque falli e due palle perse
DARIUS GARLAND, Cleveland Cavaliers: 8 punti | Minutaggio sopra i 30 minuti e posto in quintetto per la quinta scelta assoluta dell’ultimo Draft, che non è riuscita a toccare la doppia cifra complice un 3/9 al tiro (2/4 dalla lunga distanza) e ha perso tre palloni, ma ha distribuito cinque assist per i compagni con due rimbalzi
JARRETT CULVER, Minnesota Timberwolves: 4 punti | Meno di 16 minuti in campo per la sesta scelta dell’ultimo Draft, che nonostante il supplementare giocato dai suoi non si è guadagnato la fiducia di coach Saunders. Per lui un debutto da 4 punti (2/5 dal campo, 0/2 da tre), 3 rimbalzi e 2 palle perse compensate da un recupero
MATISSE THYBULLE, Philadelphia 76ers: 3 punti | Nota positiva della preseason dei Sixers, il tuttofare prodotto di Washington ha giocato più di tutti uscendo dalla panchina (21 minuti) e ha riempito il tabellino come suo solito — non tanto a livello di punti (solo 3 con 1/5 al tiro) ma con un rimbalzo, un assist, due recuperi e due stoppate a fronte di una palla persa e cinque falli (due in rapida successione contro Kemba Walker)
CARSEN EDWARDS, Boston Celtics: 3 punti | Una tripla a segno in 11 minuti per il playmaker di riserva dei Celtics, balzato agli onori della cronaca con un clamoroso 8/11 dalla lunga distanza in preseason contro Cleveland. Contro i Sixers non è andata proprio così: un solo tiro segnato a fronte di quattro errori, con un rimbalzo (peraltro offensivo, lui che è alto meno di 1.80) a bagnare il suo esordio
DARIUS BAZLEY, Oklahoma City Thunder: 0 punti | Chiudiamo con i rookie che non sono riusciti a segnare nel loro debutto in NBA. Tra questi c’è Bazley, che ha fatto vedere buone cose in difesa (tanto da meritarsi 19 minuti da coach Donovan) ma è sembrato del tutto spaesato in attacco (0/3 al tiro, una palla persa)
KEVIN PORTER JR., Cleveland Cavaliers: 0 punti | Chi invece è famoso soprattutto per il suo contributo offensivo è la 30^ scelta dell’ultimo Draft, che però non si è sbloccato a Orlando: per lui 0/6 al tiro (la personalità non manca) e 2 assist con un recupero in 17 minuti uscendo dalla panchina
ADMIRAL SCHOFIELD, Washington Wizards: 0 punti | Nessun punto a referto anche per il rookie con il nome più bello della classe 2019, unico a non segnare dei giocatori nella rotazione di coach Scott Brooks. Non che il suo lavoro sia quello: 0/3 dalla lunga distanza e un assist per un giocatore noto soprattutto per la sua granitica difesa