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Draft NBA, James Wiseman fermato: la NCAA dichiara ineliggibile la possibile prima scelta

NBA

È bufera attorno a James Wiseman, possibile prima scelta assoluta del Draft 2020. La NCAA ha dichiarato ineleggibile il giocatore per l’aiuto economico a lui prestato nel 2017 da Penny Hardaway, attuale allenatore dell’università di Memphis per la quale Wiseman ha poi scelto di giocare. La squadra ha però deciso di farlo comunque scendere in campo e ora rischia la squalifica

La stagione NCAA è appena cominciata, ma c’è già una bufera che coinvolge uno dei nomi più in vista del college basket: quello di James Wiseman. Il prospetto a cinque stelle di Memphis, possibile prima scelta al Draft 2020 e quasi certamente nella top-3, è stato dichiarato ineleggibile a giocare dalla NCAA, l’organizzazione che controlla lo sport scolastico negli Stati Uniti. Secondo quanto dichiarato dagli avvocati di Wiseman, la NCAA contesta il fatto che Penny Hardaway — ex leggenda del basket NBA e attuale allenatore dei Tigers — nel 2017 abbia donato 11.500 dollari alla famiglia di Wiseman per aiutare il loro trasloco da Nashville a Memphis, senza però che Wiseman stesso lo sapesse (secondo quanto dichiarato dall’università). Al tempo però Hardaway non era allenatore della squadra di Memphis — lo sarebbe diventato nel marzo 2018 —, ma era comunque da considerare un benefattore dell’università avendo donato un milione di dollari nel 2008 e, soprattutto, con quel trasferimento aveva portato Wiseman a giocare nella squadra liceale da lui allenata a Memphis East High School, dopo averlo già allenato nel circuito AAU. Da lì il passaggio di Hardaway all’università di Memphis e poi, a novembre 2018, l’annuncio che Wiseman lo avrebbe seguito anche in questa stagione collegiale. Di fatto, la NCAA contesta a Memphis che Hardaway — ancora benefattore per Memphis — abbia donato denaro a un giocatore per portarlo a giocare nell’università, cosa che è illegale per il regolamento del college basket.

La scelta di far giocare Wiseman e le conseguenze per il futuro

L’università ha però immediatamente fatto causa alla NCAA — che aveva già investigato sulla vicenda a maggio dichiarando “pulito” Wiseman, salvo poi ritrattare negli ultimi giorni dopo aver trovato nuove prove — e ha ottenuto una sospensione della punizione dalla Shelby County Cancery Court, permettendo al giocatore di scendere in campo. Il lungo ha segnato 17 punti nel facile successo dei suoi per 92-46 contro Illinois-Chicago, presentandosi solo 45 minuti prima della palla a due senza sapere fino all’ultimo se sarebbe potuto scendere in campo oppure no. Memphis si è presa questo rischio, provocando la risposta della NCAA che in un comunicato ha detto: “L’università di Memphis aveva ricevuto la notifica che James Wiseman è probabilmente ineleggibile. L’università ha scelto di farlo giocare ed è in ultima sede responsabile affinché gli studenti-atleti siano eleggibili per giocare”. La scuola, dal canto suo, ha dichiarato che “lavorerà con la NCAA per ristabilire lo status del giocatore e per trovare una soluzione rapida alla questione”. Già il prossimo 18 novembre tutte le parti in causa dovrebbero incontrarsi per capire come procedere: non è da escludere né che Memphis venga squalificata per il Torneo NCAA né che la carriera universitaria di Wiseman sia già conclusa, costringendolo a rimanere fermo per il resto dell’anno (o al massimo giocare in G-League) prima del Draft, con il rischio di perdere qualche posizione e quindi soldi sul suo contratto da rookie. Essendo uno dei pochi lunghi di alto livello di questa classe, però, è possibile che il suo profilo venga comunque tenuto in grande considerazione dalle franchigie NBA, in quanto giocatore in grado di proteggere il ferro, tirare da fuori e attaccare il pitturato con eguale efficacia — qualità che lo hanno reso uno dei prospetti più interessanti di quest’anno.