Il n°11 dei Nets, infortunato alla spalle e assente nel match del TD Garden, è stato il bersaglio dei cori da parte dei tifosi dei Celtics - “traditi” dalla scelta di Irving di andare a giocare a Brooklyn: “Ignoranti e inopportuni, lo sport non sarà mai importante quanto la vita”, la sua replica in un lungo post su Instagram
Non era sul parquet, ma è stato il giocatore più chiacchierato (e offeso) dei 48 minuti di gara tra Boston e Brooklyn. Kyrie Irving è rimasto a casa causa infortunio alla spalla, ma al TD Garden hanno fatto di tutto affinché il n°11 dei Nets capisse quale sia il loro stato d’animo. “Dov’è Kyrie?”, il canto più gettonato; “Kyrie fa schifo” quello urlato in occasione dei viaggi in lunetta dei giocatori di Brooklyn. Scene che hanno ferito Irving, che ha commentato quanto accaduto via social, raccontato su Instagram il suo stato d’animo: “Succede ogni volta e questa notte ha messo in mostra come lo sport e l’intrattenimento saranno sempre ignoranti e inopportuni”. Questo l’inizio della sua invettiva, figlia dell’amarezza dettata dal vedere il pubblico che lo ha amato negli ultimi due anni, rivolgersi in questo modo contro di lui: “È stato montato un enorme show attorno a questo, che significa in realtà molto molto poco nel mondo reale che la maggior parte delle persone vivono. Ci sono cose che contano molto di più “. Uno sfogo concluso così come iniziato: “Non cadere nel tranello che l’intrattenimento davanti a te ti sta ponendo, sul parquet non ci sarà mai niente di serio quanto doversi confrontare con la vita”. Un “LIFE” scritto in maiuscolo, quasi a scacciare le brutte sensazioni di una serata non vissuta in prima persona, ma lo stesso da dimenticare. “Vi dico la verità, le cose sono andate molto meglio di quanto immaginassi - commenta Jarrett Allen negli spogliatoi - avrebbero potuto fischiarci ogni volta che toccavamo il pallone, invece non è andata così. Se Kyrie fosse stato qui con noi, sarebbe stato dieci volte peggio”. Appuntamento tra poco più di 24 ore, quando sarà Boston a fare visita a Brooklyn: per i Nets sarà l’occasione di vendicarsi nel più piacevole dei modi, sul parquet, senza continuare uno scontro che mette tutti, a partire da Kyrie.