L'attacco di Chicago ha trovato un muro insuperabile sotto canestro: il centro ex Miami ha iniziato a stoppare LaVine e compagni dopo solo 8 secondi e non ha più smesso. A fine gara ha battuto in record di franchigia appartenuto (anche) a Bill Walton
Aspettando il ritorno di Jusuf Nurkic, con fuori infortunato Zach Collins e senza più Pau Gasol a roster, Portland sotto canestro è legata mani-e-piedi alle prestazioni di Hassan Whiteside. Quando – come nella gara contro Chicago – il centro ex Heat dimostra di poter dominare un area NBA i Blazers sono una squadra completamente diversa, potendo poi contare sulla potenza di fuoco del terzetto Lillard-McCollum-Anthony. Ma contro i Bulls a rubare la scena è stato proprio Whiteside, che ha iniziato la sua gara proprio con una stoppata, dopo solo 8 secondi di gioco, rifilata senza troppi complimenti alla superstar avversaria, Zach LaVine. Al termine del primo quarto il lungo dei Blazers contava già 4 stoppate, diventate 6 all’intervallo. Quando poi ha rimandato al mittente un altro tiro di Zach LaVine a 4’55” dalla fine della partita, per la nona stoppata di serata, il suo nome si è affiancato a quello di altri quattro giocatori dei Blazers, che a quota 9 condividevano il record di franchigia (Bill Walton, Joel Przybilla, Theo Ratliff e Mychal Thompson). Whiteside però non aveva ancora finito: su una penetrazione di Tomas Satoransky, il lungo arrivato in estate da Miami ha raggiunto la doppia cifra in stoppate e si è guadagnato il record di squadra all-time in solitaria. “Ogni volta che batti un record di un Hall of Famer come Bill Walton vuol dire che hai fatto qualcosa di speciale”, le parole del n°21 dei Blazers. “Ha fatto una gara pazzesca – conferma Carmelo Anthony – perché è stata la nostra ancora difensiva per tutta la partita, e dalla sua presenza abbiamo tratto l’energia necessaria per vincere”. Proprio quello che aveva in mente Neil Oshley quando ha messo a segno il doppio colpo di mercato, in estate per Whiteside e poche settimane fa per Anthony.