Reduci da un periodo complicato e ricco di sconfitte, ad Atlanta sanno che le cose non sono andate per il verso giusto nei primi 50 giorni di regular season. Una lunga serie di partite perse, una difesa incapace di limitare gli avversari e il solo Young a provare a dare una scossa ai compagni: una situazione che ha fatto infuriare il talento degli Hawks, che ha ricevuto rassicurazioni dopo il ko contro Brooklyn
Undici partite perse nelle ultime 13 giocate, 26^ difesa NBA con 113.8 punti concessi su 100 possessi e un’incapacità cronica di dimostrarsi competitivi. In 23 partite per Atlanta infatti sono arrivati soltanto sei successi, cinque contro squadre al di sotto del 50% di vittorie (unica eccezione la vittoria contro i Nuggets). Davvero troppo poco per una squadra che potenzialmente sperava di mettere assieme qualche soddisfazione in più sin da subito in questo autunno, nonostante Trae Young sia riuscito a livello individuale ad alzare ancora di più il suo rendimento. Il n°11 degli Hawks sta viaggiando con 28.8 punti di media, 8.4 assist, 3.5 bersagli dalla lunga distanza e tante giocate che spesso non hanno permesso alla squadra della Georgia di conquistare la vittoria. Una frustrazione che è venuta fuori dopo l’ennesima sconfitta incassata contro Brooklyn: Young ha chiuso il match con 39 punti a referto, ma nonostante quello il risultato non è mai stato realmente in discussione. Rientrato negli spogliatoi, il talento degli Hawks ha alzato la voce e chiesto spiegazioni allo staff tecnico e ai dirigenti presenti. Secondo quanto filtrato, alcuni componenti dello staff di Atlanta avrebbero rassicurato Young rispetto al fatto che la franchigia provvederà nelle prossime settimane a garantirgli qualche rinforzo sul parquet. “Ci sono ancora due mesi a disposizione”, questo il concetto espresso da una squadra che non sembra intenzionata – almeno a parole – a mollare già la regular season.
Le assenze pesanti di John Collins e Kevin Huerter
Il malcontento dentro e fuori il parquet in fondo non sorprende: i risultati non arrivano e la dirigenza è la prima a chiedersi quale tipo di provvedimento prendere per evitare che la situazione degeneri ancora di più. In realtà, a pesare come un macigno sulla resa degli Hawks è l’assenza di John Collins – altro giovane talento, fuori per 25 partite dopo la squalifica per doping. Senza di lui sotto canestro si soffre, mentre con i piedi oltre l’arco manca la continuità di rendimento di Kevin Huerter; protagonista lo scorso anno e pesantemente limitato dai problemi alla spalla. Due pezzi fondamentali della rotazione che torneranno a pieno regime nelle prossime settimane, mentre dal mercato potrebbe esserci l'aggiunta di veterani e giocatori in grado di ambientarsi subito. Atlanta al momento è al 13° posto a Est, a 5 gare di distanza dagli Orlando Magic e dalla zona playoff. Una distanza che sta diventando sempre più importante, a cui cercare di porre rimedio nel minor tempo possibile. Per far felice Trae Young e non considerare chiusa una stagione già a metà dicembre.