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NBA, 100 punti in una partita: Jarrett Culver impazzisce per l'impresa del fratello

NBA

Nella vittoria della sua Wayland Baptist contro Souhtwest Adventist (NAIA), JJ Culver - fratello del rookie dei Timberwolves - si traveste per una sera da Wilt Chamberlain. Con tanto di foto a fine gara

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“Ehi, aspettate un attimo… mio fratello ha appena segnato 100 punti in una partita!!!!!!!!!! Ditemi che non sto sognando”. Con questo tweet il rookie di Minnesota Jarrett Culver, sesta scelta assoluta all’ultimo Draft in uscita da Texas Tech, ha attirato l’attenzione di tutti sulla prestazione di suo fratellino JJ, che nella gara contro Southwest Adventist University (si parla del campionato NAIA, ovvero National Association of Intercollegiate Athletics, un livello inferiore a quello NCAA) ha trascinato i suoi Wayland Baptist alla vittoria travestendosi per una serata da… Wilt Chamberlain (anche nella foto di fine gara, con il cartello bianco e la scritta 100 a penna). Per il fratellino del giocatore dei Timbewolves lo storico tabellino della partita legge 34/62 dal campo, con 12 triple a segno (record all-time per Wayland) su 33 tentativi e 20/27 dalla lunetta, in una gara facilmente vinta dai suoi 124-60, contro un avversario che, a dire il vero, deve ancora vincere una partita dall’inizio dell’anno (0-12). JJ Culver ha segnato i primi 42 putni della propria squadra e all’intervallo era già a quota 51: altri 49 – per raggiungere la tripla cifra – li ha messi nel secondo tempo, chiudendo anche con 9 rimbalzi, 5 recuperi e 2 stoppate. Già votato giocatore dell’anno della Sooner Athletic Conference lo scorso anno, Culver non può però vantare il record assoluto di realizzazioni per un giocatore NAIA, che rimane legato al nome di Clarence “Bevo” Francis, di Rio Grande (Ohio), titolare della miglior prestazione di sempre con 113 punti nel lontano 1954. Nel dopo partita, JJ Culver ha voluto commentare su Twitter la sua serata magica: "Prima di tutto voglio ringraziare Dio. Poi i miei compagni e i miei allenatori: senza di loro non sarebbe potuto succedere niente di tutto questo. Per me è un sogno che si realizza, ho lavorato tanto per arrivare fin qui. Amo giocare a basket, grazie a tutti per il supporto".