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Mercato NBA, Anthony ai Knicks con Durant e Irving: il piano (andato male) di Carmelo

NBA

Il progetto di Carmelo Anthony la scorsa estate era quello di tornare ai Knicks e portare con sé anche Kevin Durant e Kyrie Irving per rilanciare la franchigia. Un programma che, visti i risultati, è naufragato in maniera disastrosa per la franchigia di New York

Frank Isola, giornalista di The Athletic e cronista NBA da anni, è uno dei principali conoscitori dei segreti della franchigia di New York. Uno insomma di cui ci si può fidare. Stando a quanto gli è stato raccontato da una persona vicina a Carmelo Anthony, l’ex n°7 dei Knicks questa estate è stato molto vicino al ritorno al Madison Square Garden con la maglia blu-arancio. L’obiettivo dello staff di Anthony era quello di convincere la franchigia che l’influenza e le conoscenze dell’ex n°7 di New York avrebbe giocato un ruolo fondamentale nel convincere Kevin Durant e Kyrie Irving durante la free agency. I Knicks erano intrigati dalla possibilità di metterlo sotto contratto, da sempre in buoni rapporti con James Dolan. Il piano della dirigenza di New York però era inverso: prima convincere i due All-Star tanto ambiti sul mercato e poi in caso aggiungere al roster al minimo salariale anche Anthony per evitare di spendere altre decine di milioni di dollari. Alla fine tutto è naufragato: Brooklyn ha fatto il pieno, mentre al Garden sono arrivati Marcus Morris, Julius Randle e Bobby Portis. “Anthony voleva restare a New York: era la sua speranza, ma le cose hanno preso una piega diversa”. Dopo sette stagioni e più di 10.000 punti segnati con la squadra di New York, il suo sarebbe stato un gradito ritorno a casa. Con Durant e Irving a bordo poi, sarebbe stato anche più semplice far salire il conto delle serie playoff vinte nel nuovo millennio dai Knicks – al momento ferme a una soltanto, con Anthony protagonista. Progetti svaniti nel nulla in pochi giorni a inizio luglio.

Durant e Irving hanno proposto ai Nets di prendere Anthony

Dalle ricostruzioni fatte in questi mesi, Durant e Irving hanno preferito tenersi a distanza dalle attenzioni e dalle pressioni che comporta vestire la maglia dei Knicks. Ipotesi non del tutto vera, visto che gli All-Star hanno anche valutato la (poca) stabilità di una dirigenza, come lo stesso Anthony – oltre a Kristaps Porzingis, soltanto per citarne uno – ha dovuto sperimentare sulla sua pelle qualche stagione fa. Anthony arrivò a suo tempo al muro contro muro con Phil Jackson, ma una volta che l’ex allenatore di Lakers e Bulls è andato via da New York, per lui l’occasione di ritornare in maglia Knicks si era fatta realmente più concreta. La beffa più grande però sarebbe stata un’altra: quella di scegliere i Nets, dopo che Irving e Durant sono sbarcati a Brooklyn e hanno fatto il suo nome tra quelli da poter aggiungere al roster. Una decisione che la dirigenza dei Nets ha prima rimandato e poi negato del tutto: far entrare in spogliatoio un giocatore del genere avrebbe potuto pregiudicare la tenuta di un gruppo in cui Carmelo avrebbe rischiato di restare a lungo in panchina. Una situazione che avrebbe facilmente logorato tutto l’ambiente. Per quello alla fine l’offerta di Brooklyn non è mai arrivata.