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NBA Sundays, Orlando stravince a New Orleans 130-119, Melli in panchina

NBA
©Getty

Gli Orlando Magic battono i Pelicans a domicilio fissando a 130 il loro nuovo massimo stagionale grazie a otto giocatori su nove in doppia cifra. Dodicesimo ko in fila per New Orleans, con Nicolò Melli di nuovo in panchina per 48 minuti

Non accenna a fermarsi il momento tremendo dei New Orleans Pelicans, arrivati alla dodicesima sconfitta consecutiva. La gara interna con gli Orlando Magic si trasforma nell’ennesima delusione per la squadra di coach Alvin Gentry, travolta in un terzo quarto da 41-27 per gli ospiti capaci di realizzare il loro massimo stagionale con 130 punti a referto. Su quel dato, però, conta tanto non solo l’eccellente serata al tiro dei Magic (17/34 da tre punti) ma anche la connivente difesa dei Pelicans, incapace di mettere qualsivoglia granello negli ingranaggi degli avversari (8 giocatori su 9 in doppia cifra, guidati dai 21 di Jonathan Isaac e i 20 di Nikola Vucevic, al rientro dopo 11 gare saltate). L’incapacità dei Pelicans di fermare gli avversari è indipendente da Zion Williamson, il cui debutto è stato quantomeno rimandato al 2020: con Nicolò Melli tenuto in panchina per la seconda volta consecutiva dopo quella contro Philadelphia, i Pelicans sono sembrati a lungo spaesati, pur mandando quattro giocatori sopra quota 20. L’ultimo ad arrendersi è stato un Jrue Holiday da 29 punti, seguito dai 23 di JJ Redick (5/9 da tre), i 21 di Brandon Ingram (alle prese con problemi di falli) e i 20 di Josh Hart, ma non è nella metà campo offensiva che vanno risolti i difetti dei Pelicans. Coach Gentry ha provato a dare una scossa ai suoi prendendosi due falli tecnici in rapida successione, ma non è servito a niente: per i Pelicans ormai l’ultimo successo risale al 21 novembre scorso, quasi un mese fa.

Primo tempo

È Jrue Holiday ad aprire le danze andando subito a segno ed è sempre lui con cinque punti in fila a tenere i Pelicans attaccati ai Magic, che si fanno subito riprendere dopo aver provato il primo allungo sull'11-4 dopo una tripla di Fournier. A metà primo quarto le due squadre sono già sul 15-15 dando lustro più agli attacchi che alle difese, continuando fino al 19 pari quando il duello tra Brandon Ingram e Jonathan Isaac sale di colpi. L'ingresso di Lonzo Ball spinge i Pelicans a un parziale di 9-0 che costringe i Magic al timeout, con l'ex Laker che si rende protagonista con una tripla e un assist per Josh Hart. La seconda schiacciata di Jaxson Hayes, invece, fissa il punteggio sul 30-24 con cui si conclude il primo quarto.

 

La seconda frazione di gioco si apre con il terzo fallo di Ingram che lo costringe a sedersi presto in panchina e i Magic ne approfittano per pareggiare a quota 34, anche se Ball si procura subito un gioco da tre punti per tenerli a distanza. Senza il loro leader offensivo e contro la coppia Fultz-Augustin, però, i Pelicans faticano fino a farsi sorpassare sul 44-43, complice anche il ritorno in campo di Vucevic. Ci pensa il veteranissimo JJ Redick a riportare avanti i suoi salendo a 12 punti (primo giocatore in doppia cifra per i padroni di casa), anche se Markelle Fultz risponde subito con una spettacolare schiacciata dopo un palleggio dietro la schiena. Un paio di canestri di Fournier spingono i Magic fino al +5, ma Holiday chiude bene il primo tempo e manda le squadre all'intervallo sul 58 a 57 per gli ospiti. Non entrato in campo Nicolò Melli.

Secondo tempo

Redick e Holiday provano a tenere in piedi i Pelicans facendosi carico dell'attacco, ma in difesa la squadra di Alvin Gentry non tiene nessuno e i Magic ne approfittano, andando rapidamente sul +7. Aaron Gordon batte un colpo da tre punti dopo un tremendo 2/11 per cominciare la gara e il vantaggio di Orlando sale per la prima volta in doppia cifra, con il solo Ingram in grado di tenere i suoi aggrappati alla partita. Il problema è che l'ala di New Orleans commette il suo quinto fallo quando mancano 3 minuti al termine del quarto, e sia Hart che coach Gentry non migliorano la situazione prendendo tre tecnici in rapida successione, con l'allenatore che viene allontanato dalla terna arbitrale. Una raratripla di Michael Carter-Williams spinge gli ospiti al massimo vantaggio sul +15, con le squadre che vanno all'ultimo riposo sul 99-84.

 

Mo Bamba sale in doppia cifra segnando da tre punti e poi dalla media distanza, con la difesa di New Orleans che non sa più come arginare l'attacco di Orlando (15/30 da tre punti). Due triple in fila di Terrence Ross permettono agli ospiti di scollinare oltre le 20 lunghezze di vantaggio e la partita, di fatto, finisce lì. Il resto del quarto periodo infatti serve solo per aggiustare il punteggio ma senza mai mettere in discussione la vittoria di Orlando, che fissa il suo nuovo massimo stagionale a 130 punti e interrompe la sua striscia di tre sconfitte in fila, allungando invece a dodici quella dei Pelicans.