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NBA, i Lakers realizzano 20 stoppate contro Detroit. LeBron: "Un vero lusso"

NBA
©Getty

Era dal 2001 che una squadra NBA non realizzava 20 stoppate in una partita: ci sono riusciti i Lakers, guidati da Anthony Davis (8), JaVale McGee (6) e Dwight Howard (5) tutti al loro massimo stagionale. “Risultato incredibile, è un lusso enorme averli come rete di salvataggio” ha detto LeBron James

I Los Angeles Lakers sono la miglior squadra per stoppate in tutta la NBA, viaggiando a una media di 7.1 in questa stagione. Una quota che però hanno quasi triplicato nella sfida vinta contro i Detroit Pistons, riscrivendo un bel po’ di record sia di franchigia che nella storia della NBA. Il solo Anthony Davis ha superato la media stagionale registrandone 8, il massimo per un giocatore dei Lakers dalle 9 di Shaquille O’Neal nel 2003. Insieme a lui anche le 6 di JaVale McGee (lui e AD sono la prima coppia a realizzarne almeno 6 nella stessa gara da Erick Dampier e Dirk Nowitzki nel 2005) e le 5 di Dwight Howard dalla panchina, oltre a quella di Avery Bradley. Bisogna invece risalire al 2001 per trovare un’altra squadra capace di realizzare 20 stoppate, con i Toronto Raptors ultimi a farlo nel novembre del 2001. E solamente una prestazione da 21 stoppate nel lontano 1982 contro Denver ha impedito a questi Lakers di stabilire il record nella storia della franchigia. Se si considera invece la percentuale di tiri stoppati dai Lakers, il loro 25.6% (20 su 78) è il dato più alto da quando vengono conteggiate le stoppate, cioè dal 1973-74. “È un risultato incredibile, davvero notevole” ha detto LeBron James dopo la gara, chiusa con la sua 90^ tripla doppia in carriera con 21 punti, 14 rimbalzi e 11 assist. “Dwight, JaVale e AD ci rendono la vita facile. Sapere di avere una rete di salvataggio del genere dietro di te… è davvero un lusso”.

L’impatto di Howard e il ditone alla Mutombo

Non è stato tutto semplicissimo, anche perché arrivando spesso in area i Pistons hanno tirato la bellezza di 34 tiri liberi (per lunghi tratti della gara il doppio dei Lakers) e hanno tenuto percentuali sopra il 40% dalla lunga distanza, rimanendo in partita fino all’ultimo minuto. Alla fine, però, l’ennesima stoppata di Howard ha chiuso definitivamente i conti, lui che poco prima aveva addirittura rispolverato il ditone “alla Mutombo” per celebrarne una contro Andre Drummond. “Mi sono goduto il momento per coinvolgere il pubblico. Andre è uno difficile da stoppare, ha piedi molto veloci” ha detto Howard dopo la partita, anche se il ditone non è piaciuto tantissimo a Davis (“Uno stoppatore come lui deve inventarsi qualcosa di più originale”) né al suo allenatore Frank Vogel (“Non mi ha dato fastidio, però ci ha messo uno o due secondi di troppo: stavamo andando in contropiede”). 

L’orgoglio dei Lakers e il test anti-doping a McGee

Vogel comunque ha apprezzato il modo in cui i suoi giocatori hanno reagito dopo aver concesso 68 punti in area ai New Orleans Pelicans nella partita precedente: “È stato uno degli argomenti principali della sessione video di ieri e i ragazzi hanno affrontato con orgoglio il compito di proteggere il ferro. I nostri tre lunghi hanno giocato una pallacanestro eccezionale”. Talmente eccezionale che la NBA, probabilmente solo per caso, ha voluto vederci meglio su JaVale McGee: il due volte campione NBA è stato infatti fermato per un test anti-doping dopo la partita, come lui stesso ha scritto su Twitter: “6 stoppate in 20 minuti e mi fanno l’anti-doping… PAZZESCO”. Con tre partite da disputare in casa contro New York, Cleveland e Orlando, i Lakers hanno l’opportunità di allungare ancora la striscia di 5 vittorie consecutive attualmente aperta e continuare la marcia in vetta alla Western Conference, continuando a costruire l’identità di squadra che li ha contraddistinti finora: “Siamo duri. Schiacciamo qualsiasi cosa. Non permettiamo che nulla arrivi al ferro. È quello che facciamo” ha detto a chiare lettere McGee. Viste le 20 stoppate, c’è da credergli.