Secondo quanto riportato da ESPN, la NBA sta investigando sui gesti di Ja Morant e Buddy Hield, che nell’acceso finale di Grizzlies-Warriors hanno imitato lo sparo di una pistola l’uno verso l’altro utilizzando mani e braccia. Gli arbitri hanno già punito entrambi con un doppio tecnico in campo, ma non è escluso che arrivino delle multe o delle sospensioni
Quando si parla di Ja Morant e di pistole, i ricordi non sono mai positivi. A due anni di distanza dalle dirette Instagram che gli sono costate numerose gare di sospensione (prima 8 e poi 25 dopo un’altro incidente sui social), questa volta Morant ha mimato lo sparo di una pistola utilizzando braccia e mani direttamente in campo. A 20 secondi dalla fine dell’accesa partita tra i Memphis Grizzlies e i Golden State Warriors, rientrando verso la sua panchina Morant ha mimato il gesto verso la panchina degli avversari, probabilmente rispondendo a una provocazione dello stesso tipo di Buddy Hield. Gli arbitri in campo hanno comminato a entrambi un fallo tecnico, ma la NBA ha fatto sapere che sta investigando su quanto avvenuto sentendo tutte le parti in causa. Non è escluso che arrivino ulteriori multe o addirittura sospensioni, considerando soprattuto la recidività di Morant con le pistole. Di sicuro una distrazione che non ci voleva a Memphis, in difficoltà con sette sconfitte nelle ultime otto gare e reduce dal sorprendente licenziamento di coach Taylor Jenkins.
La storia Instagram di Morant
Dopo gli incidenti sui social di due anni fa Morant ha ridotto di molto la sua presenza online, ma nella giornata di ieri ha comunque condiviso un'immagine significativa su quanto sta succedendo. "Alcune persone ti ameranno solo se ti farai mettere in una scatola... non avere paura di deludere" si legge nelle sue storie Instagram, con la scritta che appare all'interno di uno scatolone. Morant e i Grizzlies contestano soprattutto il fatto che il gesto delle pistole viene utilizzato spesso da altri giocatori per festeggiare i propri canestri senza che questo sia mai stato messo in discussione, anche se il contesto del match (con la vittoria già finita nelle mani di Golden State) non suggeriva l'utilizzo di quel gesto e, soprattutto, gli altri giocatori non hanno il passato legato alle pistole di Morant.
