
NBA, Marcus Smart nella storia: 11° giocatore con 11 triple in una partita. CLASSIFICA
Nella partita contro Phoenix Marcus Smart ha segnato ben 11 triple su 22 tentativi, fissando il nuovo record nella storia dei Boston Celtics. Prima di lui solo altri dieci giocatori nella storia della NBA ne hanno segnate così tante, ma il numero è destinato a crescere

Nella sua carriera Marcus Smart si è fatto amare dal pubblico di Boston per il suo cuore, la sua grinta e la sua difesa. Il tiro da tre punti, però, non è mai stato il suo forte: in carriera non ha mai segnato più di sette triple in una partita, e la sua percentuale dall’arco è del 31.4% in 372 partite nella NBA. Ieri notte, però, è successo qualcosa di molto particolare

Marcus Smart infatti ha segnato 11 delle 22 triple tentate, fissando non solo di gran lunga il proprio record personale, ma anche quello di una franchigia gloriosa come quella dei Boston Celtics, dove sono passati – giusto per citarne due – Larry Bird e Ray Allen. I suoi 37 punti non sono bastati per battere i Phoenix Suns, ma lo hanno comunque fatto entrare in un ristrettissimo club che vanta solamente altri dieci membri: quello dei giocatori capaci di segnare almeno 11 triple in una partita. Vediamoli tutti

DENNIS SCOTT | 11 TRIPLE IN ORLANDO MAGIC-ATLANTA HAWKS (18 APRILE 1996) | Il primo giocatore nella storia della NBA a segnare così tanto è stato uno specialista del tiro da tre come Dennis Scott, autore di 35 punti nella vittoria dei suoi Magic su Atlanta nel 1996. Per lui 11/17 dalla lunga distanza all’interno di una serata da 12/20 al tiro: non a caso Kenny Atkinson, coach dei Brooklyn Nets, lo ha utilizzato per richiamare una specifica difesa dei suoi contro i tiri da tre
ATKINSON E IL CARTELLO ANTI-TRIPLE
KOBE BRYANT | 12 TRIPLE IN LOS ANGELES LAKERS-SEATTLE SUPERSONICS (7 GENNAIO 2003) | Il record di Scott ha resistito per quasi sette anni, prima che Kobe Bryant (tiratore da 33% in carriera da tre, ma al suo massimo con il 38.3% nel 2002-03) trovasse una serata magica dall’arco realizzando 12 triple su 18 tentativi, chiudendo poi con 45 punti e la vittoria sui Sonics

DONYELL MARSHALL | 12 TRIPLE IN TORONTO RAPTORS-PHILADELPHIA 76ERS (13 MARZO 2005) | Altri due anni e Kobe non si è più trovato solo: è stato infatti lo specialista Donyell Marshall a regalarsi una prestazione da 12/19 da tre punti in una vittoria dei suoi Raptors sui Sixers. I suoi punti alla fine furono 38 (un solo canestro da due su tre tentativi) accompagnati da 10 rimbalzi, l’unico del club a realizzare anche una doppia doppia

J.R. SMITH | 11 TRIPLE IN DENVER NUGGETS-SACRAMENTO KINGS (13 APRILE 2009) | Poteva forse mancare il grande J.R.? Quattro anni dopo Marshall, per lui una serata da 11/18 dall’arco per 45 punti nel successo dei suoi Nuggets sui Kings. Quella prestazione rappresenta anche il suo massimo in carriera, peraltro arrivata in soli 30 minuti di gioco

DERON WILLIAMS | 11 TRIPLE IN BROOKLYN NETS-WASHINGTON WIZARDS (8 MARZO 2013) | Gli ultimi spenti anni di carriera non devono far dimenticare che giocatore fosse Deron, che ai tempi dei Nets realizzò una serata da 42 punti con 11/16 dall’arco contro gli Wizards. Meglio di quella sera a livello di punti aveva fatto solamente un anno prima a Charlotte mettendone 57, suo massimo in carriera

STEPH CURRY | 11 TRIPLE IN NEW YORK KNICKS-GOLDEN STATE WARRIORS (27 FEBBRAIO 2013) | La storia della NBA, e in particolare quella del tiro da tre punti, è cambiata nel momento in cui Steph Curry è diventato Steph Curry. E il 27 febbraio 2013 al Madison Square Garden rappresenta un momento cardine della sua carriera: nonostante la sconfitta dei suoi Warriors, i suoi 54 punti con 11/13 da tre (ancora oggi miglior prestazione per percentuale, nonché suo massimo in carriera) furono una folgorazione. Memorabile anche il “cinque alto” non dato a Draymond Green, al tempo solamente un rookie di belle speranze

STEPH CURRY | 13 TRIPLE IN GOLDEN STATE WARRIORS-NEW ORLEANS PELICANS (7 NOVEMBRE 2016) | Di questo club Curry è semplicemente il padrone assoluto: sono ben otto le sue prestazioni in carriera con almeno 11 triple a segno, con il secondo in classifica che arriva al massimo a due. Nel novembre del 2016 ha poi superato sia Bryant che Marshall per triple in singola partita segnandone 13 su 17 tentativi in una serata memorabile alla Oracle Arena, chiudendo poi con 46 punti contro i malcapitati Pelicans

KLAY THOMPSON | 14 TRIPLE IN CHICAGO BULLS-GOLDEN STATE WARRIORS (29 OTTOBRE 2018) | Il record di Curry ha resistito per quasi due anni prima che Klay Thompson glielo portasse via in una straordinaria serata da 14/24 sul campo dei Chicago Bulls, ancora oggi record nella storia della NBA. Thompson, peraltro, si era già iscritto al club dei giocatori con almeno 11 triple nella serata dei 52 punti ai Sacramento Kings, di cui 37 in un indimenticabile terzo quarto da 13/13 al tiro di cui 9 dall’arco

KYRIE IRVING | 11 TRIPLE IN CLEVELAND CAVALIERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS (28 GENNAIO 2015) | In mezzo tra Curry e Thompson si infila la point guard campione con i Cavs, che in una serata in cui LeBron James non era a disposizione realizzò la bellezza di 55 punti in una sfida interna a Damian Lillard. Per lui 11/19 dall’arco facendo impazzire i Blazers, sconfitti 99-94

ZACH LAVINE | 13 TRIPLE IN CHARLOTTE HORNETS-CHICAGO BULLS (23 NOVEMBRE 2019) | Al club degli “11+ triple” in questa stagione si sono iscritti altri due giocatori in questa stagione oltre a Smart. Il primo è Zach LaVine, capace di realizzare 49 punti nella trasferta a Charlotte decisa da un suo incredibile canestro dall’arco dopo aver recuperato il pallone: per lui 13/17 dalla lunga distanza, alla pari di Curry e dietro solo a Thompson

BUDDY HIELD | 11 TRIPLE IN BOSTON CELTICS-SACRAMENTO KINGS (25 NOVEMBRE 2019) | Due giorni dopo LaVine, anche Hield ha firmato la bellezza di 11 triple su 21 tentativi nella trasferta dei Kings proprio sul campo di Marcus Smart, che lo ha poi raggiunto. I suoi 41 punti in quella occasione non bastarono a Sacramento per espugnare il TD Garden, ma il trend ormai è consolidato: con sempre più tentativi da tre punti, è inevitabile che sempre più giocatori vadano in doppia cifra per triple segnate. E anche tiratori mediocri come Smart possono entrare in club di questo tipo