Kobe Bryant morto, Vogel al media day dei Lakers: "La sua eredità si sentirà per sempre"
Kobe Bryant, leggenda della NBA, è morto con la figlia Gianna e altre 7 persone in un incidente in elicottero a Calabasas, zona a nord-ovest di Los Angeles: il medico legale ha confermato il riconoscimento del corpo di Kobe e di altre tre vittime, mentre sono stati diffusi i dialoghi tra pilota e torre di controllo. Nella notte Joel Embiid ha onorato la sua memoria indossando il numero 24 per tutta la partita interna contro Golden State, chiudendo con 24 punti e 8 rimbalzi - i due numeri del Black Mamba. Diverse leggende come Shaquille O'Neal, Jerry West e Dwyane Wade hanno commosso l'America in uno speciale andato in onda su TNT. I Lakers si sono ritrovati per la prima volta dall'accaduto, condividendo le loro storie personali per affrontare il lutto. "Vogliamo rappresentare Kobe per ciò che è stato", ha detto il coach dei Lakers Vogel (visibilmente commosso) nel media day
Dopo aver già parlato con la stampa, Carmelo Anthony ha affidato le sue parole a Instagram: "Questo dolore è quasi insopportabile. Perché tu? Perché Gigi? Non ha senso". E ha raccontato che Bryant lo aveva chiamato da poco dicendogli che sarebbe andato a vedere la partita di venerdì tra Lakers e Portland - IL POST DI CARMELO ANTHONY
L'ex compagno Shaquille O'Neal si è commosso parlando a TNT: "Non volevo crederci, non potevo neanche immaginare una cosa del genere. Non sentivo un dolore così grande da tempo", ha detto Shaq, che ha da poco perso la sorella minore. "Se ne è andato probabilmente il miglior Laker della storia... il miglior giocatore. La gente dice 'prenditi il tuo tempo e starai meglio', ma sarà molto dura per me" - TUTTE LE SUE PAROLE