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NBA, Lakers-Clippers non si gioca: partita rinviata in data da definirsi

NBA

La lega ha annunciato che "in segno di rispetto verso la tragica perdita sofferta dall'organizzazione dei Lakers", il terzo derby stagionale di L.A. sarà disputato in data da definirsi. I Lakers quasi sicuramente torneranno in campo nella notte tra venerdì e sabato contro Portland, sempre allo Staples Center

Era in programma nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 gennaio, verrà invece “rimessa in calendario in una data futura”: il terzo derby stagionale di L.A. tra Lakers e Clippers non verrà disputato nella data inizialmente prevista “come segno di rispetto verso l’organizzazione dei Lakers — si legge nel comunicato ufficiale diramato dalla lega — che è stata colpita dalla tragica perdita di una leggenda come Kobe Bryant, di sua figlia Gianna e di sette altre persone, in seguito all’incidente in elicottero di domenica”. I Lakers avevano già cancellato l’allenamento previsto per lunedì — scegliendo invece di ospitare in sede psicologi e professionisti nella gestione del dolore che potessero aiutare giocatori e staff in caso di bisogno — e hanno comunicato alla lega la loro incapacità di provvedere all’organizzazione di una partita in circostanze come quelle legate alla tremenda tragedia che li ha colpiti. “Vogliamo ringraziare tutti per le dimostrazioni di affetto che abbiamo ricevuto — fanno sapere dal quartier generale gialloviola. “Questo è un momento di tremenda difficoltà per tutti noi: vogliamo continuare a essere vicini alla famiglia Bryant e ci impegniamo a comunicare ogni informazione aggiuntiva appena sarà disponibile”. Il primo allenamento della squadra ora è previsto per mercoledì, ed è quindi quasi scontato che i Lakers torneranno in campo nella notte tra venerdì e sabato nella gara interna contro i Portland Trail Blazers. Soltanto in rare occasioni — dopo la morte di John F. Kennedy nel 1963, dopo l’uccisione di Martin Luther King nel 1968 (non si giocò gara-2 di finale NBA tra Lakers e Celtics per volontà di Wilt Chamberlain e Bill Russell) e in seguito alla bomba alla maratona di Boston nell’aprile 2013 — la NBA ha scelto di rimandare una o più gare: un’ennesima dimostrazione della portata (purtroppo) storica della tragedia che ha colpito i Lakers e la lega.