
NBA, risultati della notte: Utah batte Houston sulla sirena, vincono Clippers e Sixers
Il buzzer-beater da tre punti di Bojan Bogdanovic regala un pesante successo ai Jazz nonostante le super prestazioni di Westbrook e Harden. I Clippers condannano i Cavs a incassare la peggior sconfitta casalinga della loro storia, Philadelphia supera Chicago. Prima tripla doppia in carriera per Ja Morant nel successo a Washington, Trae Young segna 48 punti nella vittoria dopo due overtime contro i Knicks. Di seguito tutti i risultati e gli highlights della notte

HOUSTON ROCKETS-UTAH JAZZ 113-114 | Vittoria pazzesca allo scadere dei Jazz che passano a Houston grazie a una tripla sulla sirena che permette a Utah di mettere il naso avanti al termine di una sfida combattuta e piena di colpi di scena. Un bersaglio che rende vano quello del +2 firmato a 1.6 secondi dal termine da PJ Tucker e che sembrava aver indirizzato la partita definitivamente verso i texani
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Bojan Bogdanovic veste così i panni del protagonista in una serata in cui tutto sembrava andare storto: “Hanno disegnato l’ultima rimessa per me e le cose sono andate nel migliore dei modi”, sottolinea al termine di una partita da 8 punti e 2/7 al tiro. Ma mai come in questo caso i canestri si pesano, così come i 30 punti in uscita dalla panchina di Jordan Clarkson, i 24 di Donovan Mitchell e I 20 di Mike Conley
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L’esperimento che i Rockets stanno portando avanti da un paio di settimane - una squadra senza lunghi - continua dunque a dare risultati alterni, ma mai come in questo caso il punteggio finale lascia il tempo che trova visto il modo in cui è arrivata la sconfitta. A far riflettere però è l’incapacità di trovare un successo anche quando Russell Westbrook chiude con 39 punti, 18/33 al tiro, 6 rimbalzi e tante giocate decisive dal palleggio in attacco
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Anche James Harden fa il suo, autore di 28 punti, 10 rimbalzi e 10 assist: un contributo ben oltre l’ordinario per entrambi che non ha permesso ai Rockets di evitare la seconda sconfitta in fila. L’assenza di Eric Gordon giustifica soltanto in parte la mancanza di alternative: a Houston prima di riuscire a vincere con continuità ci sono un po’ le cose da mettere a posto
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CLEVELAND CAVALIERS-L.A. CLIPPERS 92-133 | Ritornano subito al successo i Clippers, umiliati a Minneapolis soltanto 24 ore fa e protagonisti contro Cleveland di una cavalcata trionfale nonostante l’assenza di Kawhi Leonard - a riposo come sempre accade durante i back-to-back. Una vittoria mai in discussione, figlia del +15 del primo quarto, diventato poi 20 e poi 30 grazie ai 25 punti di Lou Williams e ai sei giocatori in doppia cifra - compresi i 10 punti di un Marcus Morris partito titolare nel debutto in maglia Clippers
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Per Cleveland invece la definizione è più semplice del previsto: la peggior sconfitta casalinga nella storia della franchigia. Mai i Cavaliers avevano incassato 41 punti di scarto, aggiornato il peggior record che risaliva a un -39 contro Chicago nel 2012. Inutili a dir poco i 19 punti e 14 rimbalzi di Andre Drummond all’esordio in maglia Cavs; difficile immaginare un inizio peggiore e più umiliante di così

PHILADELPHIA 76ERS-CHICAGO BULLS 118-111 | Casa dolce casa: i Sixers continuano a vincere al Wells Fargo Center e a godersi un Furkan Korkmaz particolarmente ispirato. Dopo aver cercato per giorni sul mercato un tiratore affidabile, Philadelphia ha invece scoperto di averlo in casa - che bissa dopo il massimo in carriera da 34 punti e ne segna altri 31 con 12/17 dal campo, 6 triple e un impatto clamoroso in uscita dalla panchina. Oltre a lui sono 28 con 12 rimbalzi per Joel Embiid, in un match mai realmente in discussione
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Tripla doppia d’ordinanza per Ben Simmons, che senza colpire più di tanto l’occhio riesce senza grosse difficoltà a raccogliere 19 punti, 10 rimbalzi e 10 assist - ancora una volta il più incisivo su entrambi i lati del campo per i Sixers

Chicago invece incassa la quinta sconfitta in fila, quasi a scacciare l’idea di una possibile rimonta e ipotetico aggancio all’ottavo posto occupato dai Magic (con Washington subito dietro da dover scavalcare). I Bulls con la rotazione ridotta non vanno oltre i 32 punti con 11/21 al tiro, 8 assist e 5 triple di Zach LaVine

WASHINGTON WIZARDS-MEMPHIS GRIZZLIES 99-106 | Una vittoria in più di quante i bookmaker e gli scommettitori avevano previsto in tutto l’anno. Questo uno dei dati che rendono bene l’idea del sorprendente cammino dei Grizzlies che battono Washington a domicilio e si tengono stretti l’ottavo posto a Est. I capitolini non vanno oltre i 26 punti con 25 tiri di Bradley Beal, travolti nel finale da un super Ja Morant sempre più in versione rookie dell’anno
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La seconda scelta assoluta all’ultimo Draft ha messo a referto la prima tripla doppia della sua carriera: 27 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, oltre alla tripla che a 44 secondi dalla sirena ha chiuso definitivamente i conti in favore dei Grizzlies. Numeri da record, il giocatore più giovane della storia NBA ad averli messi insieme dopo Luka Doncic, LeBron James e Shareef Abdur-Rahim
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ATLANTA HAWKS-NEW YORK KNICKS 140-135 2OT | Partita infinita e molto divertente tra New York e Atlanta; due squadre che non hanno molto da chiedere a una stagione complicata dal punto di vista dei risultati. Alla fine vincono gli Hawks dopo 58 minuti e dopo aver subito la rimonta al termine dei regolamentari da parte dei Knicks che interrompono così una striscia di quattro successi in fila – la migliore della loro stagione
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Trae Young chiude per la nona volta in questa regular season oltre quota 40 punti segnati: sono 48 con 13 assist, a cui si aggiungono i 32 e 16 rimbalzi di John Collins – leader all’interno di una rotazione nella quale è rientrato anche Dedmon e che aspetta con ansia l’esordio di Clint Capela. Piccoli tasselli da sfruttare nel medio-lungo periodo e per togliersi qualche soddisfazione (e nulla più) nei prossimi mesi
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Il miglior realizzatore in casa Knicks invece è Julius Randle, autore di 35 punti e 18 rimbalzi – uno dei sei giocatori in doppia cifra in un match in cui New York è rimasta a lungo aggrappata, prima di allungare nel primo tempo supplementare, prendersi anche tre possessi di margine per poi sciogliersi nel rush finale quando le energie sono evidentemente venute meno
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-MIAMI HEAT 115-109 | Due punti a referto e un appuntamento con la vittoria rimandato almeno alla prossima sfida, quella contro la sua Golden State dal significato particolare. Inizia così l’avventura di Andre Iguodala ai Miami Heat, tornato in campo per la prima volta dopo gara-6 delle Finals dello scorso giugno. La squadra della Florida perde ancora, terzo ko in fila in questo complicato giro di trasferte in cui la rotazione ridotta al minimo di certo non aiuta: con Jimmy Butler fermo a causa del problema alla spalla, il miglior realizzatore degli Heat è Goran Dragic con i suoi 27 punti e 7 assist in uscita dalla panchina. Bene Crowder: 18 punti, 11 rimbalzi e 5 triple a bersaglio nella prima con Miami anche per lui
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Il migliore in casa Blazers ancora una volta è Damian Lillard, reduce dalla complicata sconfitta da digerire contro i Jazz e mattatore anche contro Miami: per lui sono 33 punti con 8 assist e 6 triple, leader di un quintetto tutto in doppia cifra e impegnato in una lunga risalita verso la zona playoff. Memphis continua a vincere, ma la squadra dell'Oregon non ha intenzione di mollare la presa

OKLAHOMA CITY THUNDER-BOSTON CELTICS 111-112 | Danilo Gallinari e i suoi Oklahoma City Thunder devono arrendersi ai Boston Celtics nell'NBA Sundays. L'azzurro ne segna 24, miglior marcatore di squadra insieme a Shai Gilgeous-Alexander, ma gli ospiti con un grande secondo tempo vincono la decima partita nelle ultime undici disputate con 27 punti di Kemba Walker e 26 di Jayson Tatum
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