
NBA, risultati della notte: James&Davis show, Denver perde all'OT. Si ferma Toronto
I Lakers battono a domicilio i Nuggets dopo un overtime grazie ai 65 punti in due di LeBron James e Anthony Davis. Si interrompe a 15 la striscia di successi dei Raptors, battuti a Brooklyn. Milwaukee senza Antetokounmpo perde contro Indiana, Memphis vince lo scontro diretto con Portland e consolida il suo ottavo posto a Ovest. Doncic scatenato al rientro nel successo sui Kings, Utah supera Miami. Di seguito risultati e highlights delle 11 partite della notte

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 116-120 OT | I Lakers chiudono nel migliore dei modi una prima parte di stagione quasi perfetta, battendo a domicilio i Nugget al termine di una sfida combattuta e tirata per 53 minuti. I gialloviola conquistano così il 17° successo in fila in trasferta contro una squadra dell’Ovest: un record mai visto prima negli ultimi 50 anni, una delle tante dimostrazioni di forza di un gruppo che chiude sul 2-1 la serie contro Denver e si garantisce un’opportunità in più di arrivare davanti in caso di coincidenza di record al termine della regular season
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Protagonista neanche a dirlo in casa Lakers è LeBron James che chiude con la 12^ tripla doppia della sua stagione – raggiunto Luka Doncic come primatista dell’intera NBA – autore di 32 punti, 14 assist e 11 rimbalzi. L’ultimo è quello che sigilla il successo, così come i due passaggi che lasciano metri di spazio a Davis per colpire dalla lunga distanza. Unica nota stonata, il tiro dalla lunga distanza: dopo il primo bersaglio sono arrivati sei errori in fila, un paio dei quali potevano costare grosso nella volata finale. Un tarlo in una partita come al solito dominante da parte del Prescelto
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Da sottolineare anche il contributo di Anthony Davis, decisivo proprio dalla lunga distanza con due triple nei 5 minuti di tempo supplementare e presenza determinante sotto canestro quando si è trattato di porre un freno alle scorribande Nuggets. Lui e Howard giocano un supplementare perfetto a protezione del canestro, trovando il giusto mix offensivo che mette alle corde alla difesa (stanca e con poca energia) di Nikola Jokic – dominante come al solito in attacco, ma rivedibile nel contenere gli avversari
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In casa Nuggets il miglior realizzatore è Jamal Murray, autore di 32 punti e 10 assist in un match in cui avrebbe meritato la copertina qualora Denver fosse riuscita a vincere dopo il suo super canestro dal palleggio da tre punti che aveva momentaneamente portato avanti i Nuggets nel finale di regolamentari. Oltre a lui, Nikola Jokic chiude con 22 punti, 11 rimbalzi e 6 assist

INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 118-111 | Non c’è modo migliore di lasciarsi alle spalle una striscia di sei sconfitte in fila che battere con merito i primi della classe. Indiana rilancia così la sua corsa playoff, regalando un sorriso allo spogliatoio prima di salutarsi per le vacanze dell’All-Star Break. I Pacers, avanti anche di 25 lunghezze nel primo tempo, controllano il match anche quando i Bucks si riportano sul -4 nell’ultima frazione
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Tutto il quintetto in doppia cifra per Indiana, guidato dai 35 punti di uno scatenato TJ Warren che chiude con 16/19 al tiro e 7 rimbalzi a referto. Da sottolineare anche la prestazione di Malcolm Brogdon, autore di 17 punti e 13 assist - massimo in carriera eguagliato
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Milwaukee invece si è presa un giorno in più di vacanza, a partire da Giannis Antetokounmpo- assente per la seconda partita consecutiva per godersi la nascita del suo primogenito. In campo Milwaukee non va oltre i 17 punti di Khris Middleton, interrompendo una striscia di 7 successi in trasferta e perdendo per la prima volta in stagione contro una squadra della Central Division (11-1 il record)
GIANNIS ANTETOKOUNMPO DIVENTA PAPA': LE FOTO
BROOKLYN NETS-TORONTO RAPTORS 101-91 | Si ferma a 15 la striscia di successi record consecutivi raccolti dai Raptors, battuti in trasferta a Brooklyn in una serata da 37.8% dal campo di squadra. Dopo settimane in cui il pallone è sempre andato dentro, Toronto ha dovuto alzare bandiera bianca contro i 20 punti di Caris LeVert - incapace di portare a termine un inseguimento che ha visto i Nets sempre avanti nel punteggio
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I canadesi si affidano ai soliti noti: Ibaka rientrato dopo aver avuto la febbre segna 28 punti con 10/17 al tiro, VanVleet ne aggiunge 22 con quattro triple, mentre Lowry sbaglia tanto dal campo (4/13) ma chiude in tripla doppia con 12 punti, 11 rimbalzi e 12 assist
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MEMPHIS GRIZZLIES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 111-104 | 27 punti e massimo in carriera eguagliato per Brandon Clarke, 20 e 9 assist per Ja Morant e Memphis batte un’avversaria diretta nella corsa playoff come Portland e si gode le meritate vacanze come ottava forza a Ovest. Merito del solito contributo collettivo che ha permesso ai Grizzlies di vincere 15 delle ultime 19 gare, raccogliendo ben quattro partite di vantaggio in classifica sui Blazers noni
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Per Portland infatti le brutte notizie non si fermano soltanto alla sconfitta, ma riguardano anche Damian Lillard - fermato nel finale da un problema all’inguine che lo costringerà a saltare l’All-Star Game. Per lui una serata modesta al tiro da 7/19 dal campo e 20 punti a referto, tre in meno di quelli realizzati da McCollum - miglior realizzatore degli ospiti

DALLAS MAVERICKS-SACRAMENTO KINGS 130-111 | Luka Doncic c’è e si vede: lasciato alle spalle l’infortunio alla caviglia, la point guard slovena guida i Mavericks nel comodo successo contro i Kings - travolti nel secondo quarto e mai al di sotto delle 11 lunghezze di svantaggio nella ripresa. Non bastano agli ospiti i 22 punti in uscita dalla panchina di Buddy Hield e i 16 di De’Aaron Fox
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Doncic invece torna subito protagonista con i suoi 33 punti, 12 assist, 8 rimbalzi, 10/18 al tiro e 3 triple a referto in soli 31 minuti di gioco. Un uragano affiancato dai 27, 13 rimbalzi e 5 assist di un complementare Kristaps Porzingis. Una coppia che fa sognare Dallas e lascia enormi rimpianti a Sacramento, che Doncic avrebbe potuto prenderlo al Draft 2018 - decidendo però di passarlo e di puntare su Marvin Bagley (assente causa infortunio e sul parquet soltanto 13 volte in questa regular season)
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UTAH JAZZ-MIAMI HEAT 116-101 | Quarta sconfitta nelle ultime cinque trasferte per Miami, che chiude con una sconfitta questo tour complicato di partite lontano dalla Florida. Non basta un Jimmy Butler da 25 punti pienamente recuperato dopo l’infortunio alla spalla, né il vantaggio di tre possesso conquistato in un ottimo primo tempo. Utah è troppo forte, soprattutto in casa: una squadra in grado di travolgere gli avversari e confermarsi al vertice della Western Conference
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Alla sirena finale sono 26 punti con 4/8 dall’arco per Donovan Mitchell, 22 e 7 rimbalzi per Bojan Bogdanovic, 21 con il 66% dal campo per Jordan Clarkson in uscita dalla panchina e 16 e 20 rimbalzi per Rudy Gobert sotto canestro: un contributo diffuso di squadra che permette ai Jazz di chiudere al quarto posto in classifica a Ovest prima della pausa dell’All-Star Game

NEW YORK KNICKS-WASHINGTON WIZARDS 96-114 | I Knicks ci hanno provato a concludere al meglio l’ennesima deludente prima parte di stagione, ma sono stati costretti ad arrendersi al 24-8 di parziale che nel quarto periodo ha spinto gli Wizards verso un comodo successo. A nulla sono serviti i 21 punti e 13 rimbalzi di Julius Randle, i 19 realizzati da Elfrid Payton, i 16 punti di RJ Barrett e gli 11 di Mitchell Robinson
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Protagonista della serata Bradley Beal, non convocato all’All-Star Game e voglioso di mettere in mostra ancora una volta le sue doti prima di godersi il meritato riposo e non essere “costretto” a partire alla volta di Chicago: 30 punti – 10 dei quali arrivati nel parziale decisivo – 11/23 dal campo e un eloquente +16 di plus/minus. Grazie a lui Washington è a tre partite di distanza da Orlando: sognare i playoff dopo la pausa non costa nulla

ORLANDO MAGIC-DETROIT PISTONS 116-112 OT | Seconda partita della notte finita all’overtime (ma molto meno spettacolare) quella vinta dai Magic contro i Pistons, ripresa per i capelli dopo una disastrosa gestione dei 22 punti di vantaggio raccolti nella prima parte della sfida. Una vittoria in volata merito dei canestri e delle giocate nel finale di Aaron Gordon e Markelle Fultz, che chiudono rispettivamente con 25 punti e 9 assist il primo e 22 e 10 il secondo. Tutto il quintetto della squadra di casa termina il match in doppia cifra, una vittoria necessaria per evitare di sprofondare troppo in basso e perdere il treno playoff
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Christian Wood è il volto del tentativo Pistons di riportarsi in partita, di forzare l’overtime, ma i 4 punti raccolti negli ultimi 5 minuti sono la dimostrazione di come la benzina fosse finita nel serbatoio di Detroit. Per il lungo della squadra del Michigan sono 26 punti e 12 rimbalzi, a cui si aggiungono i 18 di Maker e davvero poco altro da salvare nella quarta sconfitta in fila dei Pistons

CLEVELAND CAVALIERS-ATLANTA HAWKS 127-105 | Dopo oltre un mese si torna a sorridere alla Quicken Loans Arena, una vittoria casalinga che mancava da ben 12 gare in fila ai Cavaliers e arrivata grazie ai 27 punti e 11 rimbalzi di Tristan Thompson e ai 23 punti nuovo massimo in carriera per Larry Nance Jr. – il modo migliore per rialzare la testa dopo il clamoroso ko contro i Clippers. Ultimo successo in Ohio datato 23 dicembre, arrivato contro? Ovviamente gli Atlanta Hawks
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Sprofondati sull’86-63, gli Hawks non sono più riusciti a riportarsi a contatto in un match in cui Trae Young ha chiuso con 27 punti e 12 assist – il solito ottimo contributo in una squadra che, tolto un John Collins da 23 punti e 9/12 al tiro, fatica a stargli dietro (e a difendere in maniera decente). Per Atlanta è il quinto ko nelle ultime sette, ennesima striscia negativa di una stagione da dimenticare dal punto di vista dei risultati

MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHARLOTTE HORNETS 108-115 | Difficile trovare due squadre più tristi e bloccate a metà del guado di Minnesota e Charlotte, protagoniste di una delle ultime gare prime della pausa dell’All-Star Game. Gli Hornets hanno conquistato un successo in rimonta grazie alla difesa, recuperando 18 lunghezze di svantaggio e costringendo i T’Wolves a segnare soltanto 42 punti nella ripresa con il 30% al tiro. Il miglior realizzatore di Charlotte è Devonte’ Graham con i suoi 28 punti, a cui si aggiungono i 25 di Malik Monk
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Esordio casalingo con sconfitta per D’Angelo Russell, che chiude con 26 punti e 11 assist a referto, mandando a segno 9 dei 23 tiri tentativi, 5 triple e 6 rimbalzi. Un grande contributo che non è servito anche vista l’assenza dell’infortunato Karl-Anthony Towns: per vederli insieme all’opera al Target Center bisognerà attendere le gare dopo la pausa per l’All-Star Game

PHOENIX SUNS-GOLDEN STATE WARRIORS 112-106 | “All-Star Game, All-Star Game”: finisce con questo coro dagli spalti la partita mentre Devin Booker si dirige in lunetta per sigillare il successo Suns contro gli Warriors: l’infortunio di Lillard infatti lascia campo libero e un posto disponibile nel roster della partita delle stelle. Il n°1 di Phoenix festeggia questa (quasi certa) opportunità segnando 27 punti e 8 assist contro Golden State, regalando così ai padroni di casa soltanto il secondo successo nelle ultime otto uscite
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