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NBA: Charles Oakley, è tempo di fare pace con i New York Knicks

NEW YORK
©Getty

Dopo la pessima figura in diretta mondiale di tre anni fa e delle polemiche e cause che ne sono seguite (concluse oggi con un nulla di fatto), i Knicks si sono detti pronti a distendere i rapporti con il loro ex giocatore: "Forse adesso possiamo finalmente fare pace"

9 febbraio 2017. Un giorno come tanti, soprattutto nella ricorsiva (e piena zeppa di impegni) logica della regular season NBA. Una serata chiave nel rapporto tra Charles Oakley - ex giocatore dei New York Knicks - e la sua squadra: in quell’occasione, ospite in prima fila al Madison Square Garden, Oakley andò prima allo scontro con la sicurezza durante il primo quarto della partita tra Knicks e Clippers e poi rapidamente allontanato dal campo. Con il gioco fermo sul parquet, tutti i giocatori e gli addetti ai lavori presenti si resero conto di quanto accaduto - una decisione che portò poi all’arresto dello stesso Oakley, fortemente alterato dall’alcool in quella circostanza. Una sceneggiata che incrinò definitivamente i rapporti tra lui e James Dolan - padre padrone dei Knicks che ha deciso di andare allo scontro. Le richieste e i processi “incrociati” però si sono conclusi con un nulla di fatto (o sono stati ritirati, come nel caso di Oakley), riportando in questi giorni alla memoria l’accaduto e spingendo la franchigia di New York a dire: “Ringraziamo la corte per la sua decisione. È stato un incidente di cui nessuno è mai andato orgoglioso. Forse adesso possiamo pensare di fare pace”. Un’apertura e un gesto di distensione nei confronti di Oakley, bannato dal Madison Square Garden e che negli ultimi mesi ha raccolto la solidarietà di molta parte della NBA che non si è dimenticata di lui e le suo passato da giocatore. Adesso anche i Knicks proveranno a porre rimedio, chiudendo si spera per sempre una diatriba che non ha fatto altro che complicare le cose per la franchigia di New York.