
NBA, 50 punti di Trae Young schiantano Miami. Vincono Bucks, Sixers e Rockets
La guardia di Atlanta manda a segno il suo massimo in carriera e diventa il quarto giocatore più giovane di sempre a segnare 50 punti nella lega. La sconfitta contro Atlanta inguaia Miami, che vede avvicinarsi in classifica Philadelphia. Vincono Milwaukee e Houston, mentre Memphis perde una gara importante (in ottica playoff) e Chicago cede in casa contro Charlotte

ATLANTA HAWKS-MIAMI HEAT 129-124 | Sconfitta che può costare care quella dei Miami Heat contro la penultima squadra della Eastern Conference. La squadra della Florida vede avvicinarsi in classifica i Philadelphia 76ers (vincenti contro Brooklyn) crollando nel finale contro gli Hawks, che mettono a segno gli ultimi 10 punti della gara. Sul 124-119 per gli ospiti, infatti, sono le matricole di Atlanta a recitare un ruolo importante, con la tripla del pareggio di De’Andre Hunter e il canestro a 31 secondi dalla fine di Cam Reddish. Miami – ottima davanti al proprio pubblico, 22-3 – continua a soffrire lontano da casa, dove sfoggia un record perdente (13-17)
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Protagonista assoluto della vittoria di Atlanta è Trae Young, che contro gli Heat infrange il suo massimo in carriera (47, fatto registrare contro Indiana a fine novembre) toccando quota 50, con 12/25 dal campo ma ben 8 triple a segno e un precisissimo 18/19 dalla lunetta. Young diventa così il quarto giocatore più giovane di sempre (dopo LeBron James, Devin Booker e Brandon Jennings) a segnare 50 o più punti, e il primo Hawks a farlo dai tempi di Shareef Abdur-Rahim nel 2001. Atlanta ha anche 17 punti a testa da De’Andre Hunter e Kevin Huerter e 16 dalla panchina dal rookie Cam Reddish
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La sconfitta degli Heat non deve far passare in secondo piano la splendida prestazione di Bam Adebayo, che reduce dal suo primo All-Star Game si conferma una stella NBA con una gara da 28 punti, 19 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi. Miami confezione 28 assist su 40 canestri segnati, ma la difesa di coach Spoelstra non riesce ad arginare l’ispirato attacco degli Hawks, che tira con oltre il 48% dal campo e quasi il 46% da tre punti. Goran Dragic segna 19 punti dalla panchina, sono 17 ma con 6/18 al tiro quelli di Jimmy Butler

DETROIT PISTONS-MILWAUKEE BUCKS 106-126 | Milwaukee ha bisogno di un solo tempo (anzi, forse di un solo quarto) per sbarazzarsi senza troppi problemi dei Detroit Pistons: la miglior squadra NBA manda a referto un primo quarto da 32-18 e allunga anche a +34 nel secondo quarto, andando all’intervallo su un comodo 70-41 e assicurandosi così la 15^ vittoria nelle ultime 17 gare disputate. Continua invece la spirale verso il basso dei Pistons, che devono ancora vincere da quando si sono liberati di Andre Drummond (0-5 il record). Detroit commette il triplo delle palle perse di Milwaukee (21-7) e i Bucks ne approfittano segnando 14 punti dagli errori dei padroni di casa, che invece non ricavano neppure un punto in tutta la gara dalle perse degli avversari
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Solita mostruosa prestazione dell’MVP NBA in carica che seppellisce i Pistons sotto 33 punti e 14 rimbalzi, aggiungendo anche 4 assist e 3 recuperi a una prestazione in cui l’unico neo è forse lo 0/3 dalla lunga distanza. Più che accettabile invece la percentuale dalla lunetta del greco (7/11), che resta in campo solo 32 minuti chiudendo con un ottimo 13/23 al tiro
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PHILADELPHIA 76ERS-BROOKLYN NETS 112-104 OT | Serve un tempo supplementare ai Philadelphia 76ers per aver la meglio dei Nets e inanellare la quarta vittoria consecutiva, che li porta a solo mezza gara di distanza dal quarto posto a Est. Pur giocando senza Ben Simmons, fuori per un dolore alla schiena, i padroni di casa continuano a imporre la legge del Wells Fargo Center, dove i Sixers quest’anno sono 26-2. La vittoria arriva grazie a canestri importanti da parte di Alec Burks e Shake Milton in un overtime dominato (9-1), con coach Brown che conferma la scelta di far uscire Al Horford dalla panchina. Brooklyn – che nel primo tempo manda a segno un parziale di 44-8 per andare all’intervallo sopra di 10 – ha 25 punti da Caris LeVert e 22 da Spencer Dinwiddie, inutili però per fermare Philadelphia
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Decisivo nella vittoria dei Sixers Joel Embiid, che ha dominato sotto i tabelloni rimanendo tantissimi minuti sul parquet (41) e chiudendo con 39 punti, 16 rimbalzi, 2 assist e 2 stoppate. Per lui 10/20 dal campo con una tripla a segno, un quasi perfetto 18/19 dalla lunetta e un grande impegno difensivo che ha fatto felice coach Brown. "La sua difesa, la sua energia e la sua passione - ha detto Brown a fine partita - hanno contagiato tutta la squadra"
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SACRAMENTO KINGS-MEMPHIS GRIZZLIES 129-125 | Se i Memphis Grizzlies vogliono difendere con i denti l’ottavo posto a Ovest (e quindi l’inclusione ai playoff) farebbero meglio a non perdere gare come quella contro i Sacramento Kings, che sfruttano una serata magica da parte del duo DeAaron Fox-Harrison Barnes, anche se servono 4 liberi in fila di Buddy Hield per resistere al tentativo di rimonta finale dei Grizzlies capitanato dai 15 punti (dei 19 totali) di Ja Morant, che avvicino pericolosamente gli ospiti, sotto anche di 15 punti nel quarto quarto.
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Se Sacramento ha un De’Aaron Fox da 26 punti con un ottimo 4/6 dall’arco, ancora meglio fa un ispiratissimo Harrison Barnes, che segna 14 punti con 4/4 dall’arco nel solo primo quarto e al termine dei primi tre periodi ha già 30 dei suoi 32 punti finali, ottenuti con un ottimo 11/17 al tiro e un eccellente 7/11 dalla lunga distanza. I Kings hanno anche 51 punti dalla panchina, con 20 di Buddy Hield e 18 di Kent Bazemore
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GOLDEN STATE WARRIORS-HOUSTON ROCKETS 105-135 | La difesa di Golden State è senza risposte davanti alla grandinata di triple dell’attacco di Houston, che chiude con 25 canestri da tre a segno (il massimo mai concesso dagli Warriors), a soli due di distanza dal record NBA detenuto dagli stessi Rockets, e stabilito in una gara contro i Suns dello scorso aprile. Coach D’Antoni ha 29 punti e 10 assist da James Harden (che va 15 volte in lunetta, chiudendo con 14/15) e 22 sempre con 10 assist da parte di Russell Westbrook, che però pensa bene di farsi espellere a 6 minuti dalla fine con i suoi sopra di oltre 30 punti. Quinto ko in fila per Golden State nonostante i 22 punti con 10/17 al tiro di Andrew Wiggins
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CHICAGO BULLS-CHARLOTTE HORNETS 93-103 | Charlotte parte forte vincendo il primo quarto di 13 (33-10) e riesce poi a resistere al tentativo di rimonta dei Bulls. Decisivo Malik Monk, miglior marcatore della partita con 25 punti in uscita dalla panchina. Cinque uomini in doppia cifra per gli Hornets, che riescono così a sopperire alla prestazione da incubo di Devonte' Graham, che non segna neanche un punto in 33 minuti con 0/7 dal campo. Inutile per Chicago la doppia doppia da 22 punti e 11 rimbalzi di Thaddeus Young
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