La terza sconfitta consecutiva ha fatto scattare un mini-allarme in casa L.A. Clippers, con Kawhi Leonard che ha avvertito la squadra: “Ora è il momento di salire di livello, dobbiamo essere al nostro massimo nel momento decisivo. Dobbiamo ritrovare un po’ di salute”
I nove giorni di riposo dovuti all’All-Star Weekend hanno fatto più male che bene agli L.A. Clippers, almeno stando a vedere come si sono presentati all’appuntamento con il matinée contro i Sacramento Kings. La squadra di Doc Rivers – priva di Paul George e Patrick Beverley – ha sbagliato 20 dei 24 tiri tentati nel primo quarto segnando solo 13 punti, e nonostante una rimonta che li ha portati anche avanti di tre lunghezze nel corso dell’ultima frazione, sono crollati nel finale concedendo un parziale di 13-2 agli avversari. Per i Clippers si tratta della terza sconfitta consecutiva, prima volta che accade in una regular season che – per quanto martoriata dagli infortuni – li ha visti sempre mantenere una certa costanza di rendimento ad alto livello, issandosi fino al terzo posto nella Western Conference. Ciò nonostante, la sensazione è che questa squadra abbia performato ben al di sotto delle proprie possibilità. “Quando cominceremo a salire di livello? Non si può mai sapere” ha detto Kawhi Leonard dopo la partita in cui ha chiuso come miglior marcatore a quota 31 punti. “Ma voglio dire, il momento è adesso. Dobbiamo migliorare. Non importa in che posizione di classifica sei, bisogna continuare a combattere. La cosa più importante è avere la squadra al massimo nel momento giusto, e non penso che ci siamo. La sensazione è che ci stiamo avvicinando, ma dobbiamo ritrovare dei giocatori infortunati”. Leonard è sembrato insolitamente frustrato dopo una banale palla persa per una incomprensione con Montrezl Harrell e Landry Shamet, allargando le braccia e lamentandosi a gran voce con i compagni. Il punteggio era sul 101-101 a 4 minuti e mezzo dalla fine: da lì in poi i Kings hanno preso il controllo della gara, vincendo poi 112-103 con i Clippers che hanno sbagliato 10 degli ultimi 11 tiri.
Le parole di Rivers: “Non avevamo ritmo neanche prima”
Ai problemi di chimica dei Clippers si aggiungono i recenti arrivi di Marcus Morris (6 punti e 5 palle perse con 3/9 al tiro) e Reggie Jackson (8 con 3/9 dal campo), partiti subito in quintetto ma difficili da inserire a stagione in corso, visto che mancano solo 26 partite al termine della regular season. “Non avevamo ritmo neanche prima, se poi si aggiungono nuovi giocatori che non hanno familiarità con i compagni, è difficile trovarlo dal nulla” ha detto coach Doc Rivers. “Ho detto a [Reggie] Jackson prima della partita di fare del suo meglio e di giocare, ma è stato messo in una posizione difficile visto che è la point guard. Ha cercato di eseguire degli schemi che non conosce: è una cosa molto difficile”. I Clippers hanno utilizzato 28 quintetti base diversi nel corso della stagione (solo Detroit ne ha altrettanti) e la coppia George-Leonard è scesa in campo assieme solamente in 24 occasioni, e i differenziali nei 572 minuti giocati assieme sono molto incoraggianti. Con 113.6 punti segnati su 100 possessi contro i 104 subiti, il +9.6 di Net Rating si piazzerebbe solamente alle spalle del +11.8 di Milwaukee su base stagionale. Insomma, c’è motivo di essere ottimisti: “No, non siamo preoccupati” ha detto Lou Williams sulle tre sconfitte in fila. “Stiamo continuando a costruire. Tutti nello spogliatoio abbiamo perso tre partite in fila prima di oggi. Non perdiamo di vista che in classifica siamo messi bene [37-19, a una sola partita di distanza dal secondo posto di Denver e 6 dai Lakers, ndr]. Ci sono delle cose da sistemare, ma niente di preoccupante: basta vincere la prossima”.