
Memorial per Kobe Bryant e per la figlia Gigi: le foto della cerimonia
Tutti gli scatti e i passaggi più importanti della cerimonia organizzata dalla Mamba&Mambacita Foundation, a cui hanno preso parte familiari, amici e colleghi che hanno voluto ricordare Kobe Bryant e sua figlia Gianna con la loro presenza e le loro parole: Vanessa Bryant, Michael Jordan, Shaquille O'Neal, oltre a grandi artisti e persone vicine al Black Mamba

Impressionante il colpo d'occhio dello Staples Center, rimasto in silenzio ad ascoltare i tanti discorsi e le esibizioni fatte sul palco da amici, colleghi e parenti della famiglia Bryant
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Questo il palco allestito al centro dell'arena su cui hanno parlato prima Jimmy Kimmel, poi Vanessa Bryant e a seguire tante giocatrici, amici e colleghi del Black Mamba

Alla celebrazione ha preso parte anche Beyonce, la prima a salire sul palco con un'esibizione molto toccante: "Se sono qui è perché volevo bene a Kobe", ha sottolineato prima di iniziare la performance
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Impressionante la quantità di giocatori del presente e del passato NBA presenti tra il pubblico: Anthony Davis non ha mancato l'appuntamento, seduto al fianco di Phil Jackson - l'allenatore con cui Kobe ha vinto i suoi cinque titoli

Jimmy Kimmel ha provato con il suo discorso iniziale a rompere il ghiaccio, a rendere il senso di una celebrazione che inevitabilmente ha commosso anche lui

Il passaggio iniziale è toccato a Vanessa Bryant, che ha trovato la forza e le parole per raccontare il suo amore per Gigi e Kobe. Un discorso lungo e commosso, seguito in religioso silenzio da parenti, amici e semplici tifosi all'interno dello Staples Center
IL DISCORSO E LE TOCCANTI PAROLE DI VANESSA BRYANT
Tra il pubblico anche tanti ex compagni di squadra ai Lakers, tra cui anche Ron Artest - diventato poi Metta World Peace, ma rimasto sempre amico di Kobe Bryant

In mezzo al pubblico anche Shaquille O'Neal, Steve Nash e Pau Gasol - colleghi ai Lakers di Kobe e amici anche fuori dal campo del Black Mamba

Altro passaggio molto toccante, il discorso di Robert Pelinka - attuale GM dei Los Angeles Lakers e amico fraterno di Kobe, suo agente durante la carriera da giocatore di Bryant e padrino di Gianna. Una delle persone più vicine al Black Mamba

La seconda artista a salire sul palco è stata Alicia Keys che già durante la cerimonia dei Grammys aveva rivolto un pensiero a Bryant (poche ore dopo la sua scomparsa): "Sonata al chiaro di luna" di Beethoven la canzone scelta, eseguita subito dopo che Pelinka aveva ricordato come Kobe avesse voluto imparare a suonare il piano per dedicarla a sua moglie il giorno del matrimonio

Il momento forse più iconico è arrivato dopo l'esibizione di Alicia Keys, che ha incantato il pubblico presente. A quel punto è toccato a Michael Jordan, una persona solitamente schiva e che invece ha voluto esserci e raccontare il suo rapporto fraterno con Bryant
IL DISCORSO DI MICHAEL JORDAN DEDICATO A KOBE BRYANT
"Non voglio parlare della nostra rivalità, voglio parlare di Kobe. Eravamo amici. E adoravo la sua passione". Michael Jordan non fa niente per nascondere le lacrime che gli rigano il viso: "Kobe è stato un'ispirazione per me, perché ho capito che voleva veramente diventare un giocatore forte come lo ero stato io. Da quel momento ho voluto essere il miglior fratello maggiore possibile per lui"

Poi è arrivato il turno di Shaquille O'Neal, questo uno dei passaggi più toccanti del suo discorso: "Lo sapete bene, io e Kobe abbiamo avuto un rapporto complesso. Ma oggi posso dirlo: siamo stati come John Lennon e Paul McCartney. E tra noi c'è sempre stato un grande rispetto reciproco"
LE PAROLE DI SHAQ IN RICORDO DI KOBE BRYANT
Il terzo e ultimo grande artista salito sul palco è stata Christina Aguilera, a cui è stato affidato l'utimo intervento durante la cerimonia con la sua toccante interpretazione di "Ave Maria"

Sugli schermi dello Staples Center sono state proiettate le immagini dei momenti più belli condivisi da Kobe e Shaq - lo stesso su cui poco più tardi, a chiudere una cerimonia toccante e durata due ore, è stato proiettato il documentario "Dear Basketball"; il cortometraggio con cui il Black Mamba ha vinto il premio Oscar

Finisce con una toccante esecuzione e un momento di silenzio simbolico, il modo per "lasciare andare" il Black Mamba una volta per tutte al termine di settimane complicate che hanno segnato il mondo NBA e quello dello sport