
NBA, risultati della notte: Gallinari vince il derby con Belinelli, Melli da 20 punti
Non c’è storia nel derby italiano, stravinto dai Thunder di Gallinari (12 punti) contro gli Spurs di Belinelli (13). Melli pareggia il suo massimo in carriera da 20 punti con 6 triple nel successo dei Pelicans in casa degli Warriors. I Raptors ridimensionano le ambizioni dei Pacers, Washington perde nonostante i 53 punti di Bradley Beal: tutti i risultati e gli highlights della notte

OKLAHOMA CITY THUNDER-SAN ANTONIO SPURS 131-103 | Dodicesima vittoria nelle ultime 15 gare per i Thunder, che passeggiano contro gli Spurs raccogliendo la vittoria col margine più ampio della loro storia contro i texani. Le ricorrenze storiche non finiscono qui: sono infatti otto i giocatori in doppia cifra per OKC, un record da quando la franchigia si è trasferita da Seattle, con Shai Gilgeous-Alexander a guidare la truppa con 22 punti a referto
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Tra questi c’è anche Danilo Gallinari, autore di 12 punti (3/8 al tiro, 2/4 da tre) e di una splendida schiacciata rovesciata nel corso del secondo quarto per accendere il pubblico di OKC. In quella frazione i Thunder hanno confezionato un parziale di 16-0 che ha dato loro il vantaggio all’intervallo, chiudendo poi la pratica con un terzo quarto da 37-18 che ha chiuso ogni discorso
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Battuta d’arresto davvero pesante per gli Spurs, che pensavano di aver svoltato dopo il successo a Salt Lake City. Gregg Popovich era talmente arrabbiato dopo la partita da interrompere a più riprese i giornalisti a metà delle loro domande, dicendo: “Se avete qualcosa in grado di sorprendermi bene, altrimenti lasciatemi andare che devo parlare con i miei capi”. Per Marco Belinelli una serata da 13 punti in 15 minuti, superato solamente dai 14 di Rudy Gay
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GOLDEN STATE WARRIORS-NEW ORLEANS PELICANS 101-115 | Continuano a vincere i Pelicans, che ribaltano uno svantaggio di 10 lunghezze all’intervallo e vanno a vincere in scioltezza con una frazione finale da 38-24. Il volto in copertina non può che essere quello di Zion Williamson, autore di 28 punti e dell’ormai “solita” partita piena di giocate di potenza e atletismo, arrivando all'ottava gara in fila con almeno 20 punti (nessun rookie ci è riuscito in stagione). Insieme a lui un Jrue Holiday chirurgico nel finale con 11 dei suoi 23 punti e i 17 di Brandon Ingram

Da ricordare la strepitosa prestazione di Nik Melli, sempre più a suo agio nella rotazione di coach Gentry. Per l’azzurro ci sono 20 punti (massimo in carriera pareggiato) frutto di un favoloso 6/7 da tre punti (era partito 6/6) e 5 rimbalzi in meno di 23 minuti di gioco, dando una grossa mano ai Pelicans per conquistare il quinto successo nelle ultime sei gare

Se gli Warriors sono riusciti quantomeno a chiudere il primo tempo con un vantaggio in doppia cifra è per un Damion Lee da 22 punti, segnando 7 dei suoi primi 9 tiri per tenere in partita i suoi. Ci sono altri quattro compagni di squadra in doppia cifra, tra cui Jordan Poole con 19, Eric Paschall con 13, Juan Toscano-Anderson con 16 e Ky Bowman con 15. Tremenda prestazione per Andrew Wiggins con 8 punti e 3/16 al tiro

TORONTO RAPTORS-INDIANA PACERS 127-81 | Se per caso i Raptors dovessero scendere fino alla terza posizione a Est, al primo turno dei playoff molto probabilmente si ritroverebbero gli Indiana Pacers. Un accoppiamento sulla carta ostico, ma stando a vedere come è andata la partita di stanotte non si direbbe proprio. I campioni in carica hanno umiliato gli avversari, rifilando loro 46 punti di scarto (margine più ampio per una vittoria nella storia dei Raptors) per la 17^ vittoria nelle ultime 18 gare. Il miglior realizzatore è Pascal Siakam con 21 punti, insieme ad altri sei compagni in doppia cifra tra cui Serge Ibaka (15+15) e Kyle Lowry (16+11 assist) entrambi in doppia doppia
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“È stata ‘una di quelle sere’: loro hanno giocato estremamente bene, noi abbiamo avuto la peggior partita della stagione”. Doug McDermott prova a minimizzare una sconfitta che suona come un campanello d’allarme in casa Pacers, privi di Victor Oladipo per problemi alla schiena e di Jeremy Lamb infortunatosi al ginocchio a inizio secondo quarto. La doppia doppia di Domantas Sabonis (14+11) non è servita a nulla dopo un primo quarto da 34-12 per gli avversari, precipitando anche a -49 nel corso della partita

DENVER NUGGETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 128-116 | Dopo aver perso per la prima volta contro una rivale divisionale a OKC, i Nuggets rispondono subito grazie al miglior Paul Millsap della stagione. Il veterano ha chiuso con 25 punti con 9/11 al tiro (4/6 da tre), seguito da un Nikola Jokic quasi altrettanto preciso (24 con 11/15) e da un Jamal Murray da 19 con 8/14 dal campo in una serata in cui la squadra di coach Malone ha sfiorato il 60% dal campo, facendo a pezzi la difesa di Minnesota
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Con solo nove giocatori a disposizione (e con Russell e Towns entrambi ai box), i T’Wolves hanno provato a rimanere in partita grazie a un Kelan Martin da 21 punti (19 nel solo primo tempo) e altri sei compagni in doppia cifra, realizzando 26 assist su 40 canestri segnati. L’incapacità di fermare i Nuggets nella metà campo difensiva è stata però insormontabile per la squadra di Ryan Saunders, che si è detto però orgoglioso dell’impegno profuso dai suoi giocatori, che hanno alzato bandiera bianca soltanto davanti al 22-2 di parziale dei Nuggets nel finale

CHICAGO BULLS-WASHINGTON WIZARDS 126-117 | Nella sfida a chi non vuole provare a prendere l’ottavo posto di Orlando, i Bulls si possono quantomeno godere una rara vittoria per interrompere una striscia di sconfitte che era arrivata a otto. Questo nonostante aver quasi buttato via 25 punti di vantaggio nel corso del secondo tempo, permettendo agli avversari di tornare a -7 prima di chiudere definitivamente i conti grazie ai 32 punti di Zach LaVine (arrivato a 177 triple in stagione, nuovo record di franchigia)
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Il grande protagonista in casa Bulls è però il rookie Koby White, che come sempre accade per le matricole di Chicago sta vedendo spesso il suo nome associato a quello di Michael Jordan. Dopo i 32 segnati contro Phoenix, il playmaker ne ha messi altri 33 diventando la seconda matricola nella storia della franchigia con due trentelli consecutivi (l’altro è ovviamente MJ). “Per me vuol dire tantissimo, lui è il G.O.A.T.” ha detto dopo aver ritoccato di nuovo il suo massimo in carriera
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Serata da career-high anche per Bradley Beal, autore di 53 punti (15/27 dal campo, 5/11 da tre e 18/20 ai liberi) per provare a tenere i suoi in una partita in cui non sono mai stati in vantaggio. A dargli man forte ci sono solo i 22 di Davis Bertans (5/11 da tre), ma è soprattutto la difesa ad aver fatto arrabbiare coach Scott Brooks: “È molto semplice: abbiamo giocato in maniera soft” ha detto dopo la partita, trovando il supporto del suo giocatore franchigia. “Sono d’accordo, e includo me stesso: devo difendere meglio e dobbiamo farlo tutti” ha detto Beal
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-DETROIT PISTONS 107-104 | Senza Damian Lillard, tocca a Carmelo Anthony e C.J. McCollum farsi carico delle residue speranze di playoff dei Portland Trail Blazers. Ed è servita una prestazione di alto livello da parte di entrambi per rimontare e battere una Detroit combattiva, superata solo con un ultimo quarto da 27-19 per i padroni di casa (21 di quei 27 portano la firma di Melo e CJ)
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A fine partita sono 41 i punti di McCollum, anche se ancor più importante è il suo massimo in carriera da 12 assist, prendendosi ancora più responsabilità offensive per la sua squadra e sfiorando la tripla doppia con 9 rimbalzi. “Questa sera ci ha trascinati: è salito di livello quando serviva facendo le giocate giuste” ha sentenziato Anthony, che a sua volta ha fornito una prestazione vintage
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Era infatti da quasi tre anni esatti che Anthony non chiudeva sopra quota 30, realizzando 32 punti tra cui un canestro per preservare il vantaggio di due lunghezze dei suoi a 21 secondi dalla fine. La distanza dall’ottavo posto occupato da Memphis è ancora sostanziosa visto che i Blazers hanno 4 sconfitte in più dei Grizzlies, ma non c’è alcuna intenzione di mollare: “Non abbiamo scelta: siamo nell’ultimo quarto di stagione e siamo in una lotta durissima per prenderci quel posto” ha detto Melo, che ha segnato 11 dei 16 tiri tentati di cui 5/9 da tre
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In una stagione che ormai non ha più molto da dire, la notizia migliore per i Pistons è sicuramente il rendimento di Christian Wood. Il lungo ha chiuso un’altra prestazione da 26 punti e 9 rimbalzi, mettendo in difficoltà il frontcourt di Portland. “Sta crescendo davanti ai nostri occhi e non ha ancora finito. Quest’estate diventerà ancora più forte così da poter reggere meglio i contatti” ha pronosticato coach Dwane Casey

LOS ANGELES LAKERS-BOSTON CELTICS 114-112 | Partita decisa solo nei secondi finali quella dello Staples Center tra le due squadre più vincenti della storia NBA. Boston ha un Jayson Tatum inarrestabile, ma nel finale i liberi di Anthony Davis (32 e 13 rimbalzi per lui) e i canestri di LeBron James (29 e tripla doppia sfiorata) danno la vittoria ai Lakers
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