
NBA, risultati della notte: Houston, Denver e Philadelphia ko, vincono Utah e Memphis
Ai Rockets non basta la tripla doppia di James Harden per rimediare alla pessima partenza contro Charlotte (20-0 in avvio), Denver perde ancora contro Cleveland e si allontana dalla vetta a Ovest. Sixers ancora sconfitti in trasferta, Memphis batte Atlanta e allunga nella corsa playoff su Sacramento - salita al 9° posto dopo il successo a Portland. Di seguito i risultati e gli highlights della notte NBA

CHARLOTTE HORNETS-HOUSTON ROCKETS 108-99 | Otto palle perse e cinque triple sbagliate: questi i primi 13 possessi di una partita che i Rockets hanno iniziato andando sotto sul 20-0, non essendo più in grado di recuperare del tutto nonostante nel corso della gara la distanza tra le squadre sia stata anche di sole tre lunghezze. Uno sforzo e un tentativo di rimonta inutile da parte dei texani che incassano così la terza sconfitta in fila dopo aver vinto 10 delle precedenti 12 sfide
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Senza Russell Westbrook tenuto a riposo, non bastano gli straordinari fatti da James Harden - autore di 30 punti, 10 rimbalzi e 14 assist. Per il Barba anche 10 delle 21 palle perse da Houston, in quella che per lui è la 46^ tripla doppia in carriera e la quarta messa a referto in questa stagione. Ai suoi canestri si aggiungono anche i 25 punti raccolti da Robert Covington e i 20 messi a referto da Jeff Green
GUARDA LA TRIPLA DOPPIA DI JAMES HARDEN
A guidare i padroni di casa invece è l'apporto corale di tutto il quintetto titolare che chiude in doppia cifra, con ben tre giocatori oltre quota 22 punti segnati. Ce ne sono 24 con 8/15 dal campo e 6 assist di Terry Rozier, 23 con 7/12 e quattro triple a segno di Devonte’ Graham e 22 con 8/11 al tiro di PJ Washington. Un contributo che permette agli Hornets di interrompere la striscia di tre sconfitte in fila (la settima della stagione, record negativo di franchigia degli ultimi cinque anni), regalando così a Charlotte una delle vittorie più prestigiose di questa regular season

CLEVELAND CAVALIERS-DENVER NUGGETS 104-102 | Seconda sconfitta stagionale dei Nuggets contro i Cavaliers, battuti in volata da una delle peggiori squadre NBA ed ennesimo passo falso per Denver contro avversarie dal record negativo. Decisivo il 10-0 di parziale che nell’ultima frazione ha definitivamente indirizzato la sfida in favore dei padroni di casa, con Tristan Thompson che sbaglia due liberi a 20 secondi dalla sirena lasciando un solo possesso di distanza tra le squadre, senza che Jamal Murray però riesca ad approfittarne con l’ultimo tiro del potenziale pareggio
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Alla sirena finale sono 27 punti e 6 rimbalzi per Kevin Love, 25 con 11/19 al tiro per Collin Sexton e 20 per Cedi Osman, in una squadra dalla rotazione fortemente rimaneggiata viste le assenze di Andre Drummond, Kevin Porter Jr. e Darius Garland. In quintetto titolare invece parte Matthew Dellavedova, che chiude con ben 14 assist - suo nuovo massimo in carriera

Denver invece non va oltre i 22 punti e 8 rimbalzi di Will Barton, a cui si aggiungono i 18 di un efficace Gary Harris da 7/8 al tiro e i 17 con 7 assist di Jamal Murray. Emblematica invece la partita e le cifre raccolte da Nikola Jokic, autore di 8 punti, 8 rimbalzi e 8 assist in 32 minuti d’utilizzo. Il plus/minus dice +0, invariato in sostanza. Sarebbe bastato davvero poco per cambiare il risultato del match

DETROIT PISTONS-UTAH JAZZ 105-111 | I Jazz allungano due volte nel punteggio, si fanno rimontare da Detroit, ma riescono però a vincere in volata un match più complicato del previsto. Gli ospiti infatti scappano via sul +22 nel secondo quarto, prima che i padroni di casa riescano a trovare le forze e i canestri per riportarsi a contatto. A inizio quarto periodo arriva il secondo strappo dei Jazz: 18-2 di parziale, ma anche questo largo vantaggio rischia di sfumare. A chiudere i conti (e le possibilità di rimonta da parte dei Pistons) ci pensa Rudy Gobert dalla lunetta con due liberi che a 18.5 secondi regalo a Utah il quinto successo in fila
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Alla sirena finale il miglior realizzatore del match è Bojan Bogdanovic - come al solito chirurgico grazie ai suoi 32 punti con 12/18 dal campo, 3 triple, 5 rimbalzi e un paio d’assist. A questo si aggiungono poi i 25 punti con 8/14 al tiro di Donovan Mitchell e la doppia doppia da 10+12 di Rudy Gobert
GUARDA I 32 PUNTI DI BOJAN B0GDANOVIC CONTRO DETROIT
Nella rotazione rivoluzionata dei Pistons, totalmente cambiati in questi quattro mesi rispetto alle premesse della regular season, il miglior realizzatore è Christian Wood che chiude con 30 punti, 11 rimbalzi e 13/24 al tiro. In doppia cifra anche Brandon Knight (è lui ora la point guard titolare a Detroit) con i suoi 13 punti, oltre ai 14 a testa in uscita dalla panchina per Langston Galloway e Jordan McRae
GUARDA I 30 PUNTI DI CHRISTIAN WOOD CONTRO UTAH
MEMPHIS GRIZZLIES-ATLANTA HAWKS 118-101 | Successo mai in discussione e fondamentale per Memphis nella corsa playoff a Ovest. I Grizzlies volano sul +20 già nel primo quarto contro gli spuntati Hawks, guidati dai 27 punti e 17 rimbalzi di un Jonas Valanciunas da 10/13 dal campo e leader di un quintetto tutto in doppia cifra. Oltre ai suoi bersagli ci sono 24 punti e 6 assist di Ja Morant, fondamentali per consolidare il vantaggio di Memphis rispetto alle tante inseguitrici - tutte ad almeno tre gare di distanza
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Pessima serata per Atlanta che chiude con il 33.7% dal campo e con il solo John Collins che riesce a dare continuità in attacco agli Hawks grazie ai suoi 27 punti con 9/16 al tiro. Trae Young invece non riesce a incidere come vorrebbe: 4/16 al tiro, soltanto 1/10 dalla lunga distanza e 16 punti a referto. Un bottino povero per un giocatore che in stagione viaggia a quasi 30 punti di media

GOLDEN STATE WARRIORS-PHILADELPHIA 76ERS 118-114 | Gli Warriors, di nuovo senza Steph Curry (stavolta a causa dell’influenza), interrompono la striscia casalinga di 10 sconfitte in fila battendo i Sixers in rimonta dopo essere stati sotto nel punteggio per gran parte della gara. A inizio quarto periodo erano otto le lunghezze da recuperare, prima che Eric Paschall (secondo miglior realizzatore tra i padroni di casa con i suoi 23 punti) e compagni riuscissero a piazzare un parziale finale da 36-24 che ha chiuso i conti in favore di Golden State
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Philadelphia dunque si ferma nuovamente in trasferta, chiudendo questo giro di partite in California con tre sconfitte e un solo successo (contro Sacramento). Non bastano i 24 punti di Tobias Harris, i 22, 10 rimbalzi e 7 assist di Al Horford e i 14 con 5/10 dal campo di Shake Milton a evitare ai Sixers la 24^ sconfitta esterna a fronte di sole 10 vittorie. Un bottino davvero esiguo per una squadra che adesso punta non solo a sistemare il proprio record, ma anche a recuperare i suoi All-Star

PORTLAND TRAIL BLAZERS-SACRAMENTO KINGS 111-123 | I Kings si aggiudicano lo “spareggio” nella corsa al nono posto a Ovest, diventando così la prima inseguitrice dei Grizzlies che continuano a non perdere un colpo. Una vittoria che affossa non poco le speranze dei Blazers, apparsi allo sbando e molto meno preparati di Sacramento - dominante sin dal primo quarto grazie al 40-24 di parziale in avvio che indirizzato il match. Una serata perfetta per la squadra californiana, che torna a vincere al Moda Center a distanza di oltre sette anni dall’ultima volta (12 dicembre 2012), mandando a segno 21 dei 39 tentativi dalla lunga distanza - record di franchigia eguagliato
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Miglior realizzatore in casa Kings e chirurgico nella sua esecuzione offensiva è Bogdan Bogdanovic, autore di 27 punti con 10/15 dal campo, 7/11 dall’arco e 8 assist - rivitalizzato nel ruolo da titolare e vero motore della squadra assieme a un De’Aaron Fox da 14 e 11 assist, ai 20 punti di Harrison Barnes e ai 22 con sei triple a bersaglio di Buddy Hield in uscita dalla panchina. I Kings vincono così la settima gara delle ultime nove giocate e si confermano come la principale outsider dei Grizzlies nella corsa all’ottavo posto a Ovest

Una sfida molto tesa in cui la rabbia da parte dei Blazers è sfociata nel terzo quarto nella reazione da parte di CJ McCollum nei confronti di Alex Len: un faccia a faccia che ha scatenato. confusione sul parquet e che ben racconta quanto fosse sentita e carica di emozioni la sfida poi vinta con merito e margine da Sacramento
GUARDA LE IMMAGINI DEL FACCIA A FACCIA TRA MCCOLLUM E LEN