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Atlanta Hawks: De’Andre Hunter, una serie per raccontare il suo arrivo in NBA

LA STORIA

Tre episodi, partendo dalle esperienza da ragazzo a Philadelphia fino alla notte del Draft in cui gli Hawks hanno scelto di puntare su di lui: il rookie di Atlanta si racconta, nella speranza di poter dare un punto di vista inedito a tutti gli appassionati

“È sempre bello dare modo alle persone di farsi un’idea su come vive un giocatore NBA, quale sia la sua routine: ricordo quando ero alla high-school, passavo un sacco di tempo a guardare documentari sui professionisti. È stato utile, ma io ero un malato di pallacanestro: la mia speranza è quella di coinvolgere anche gli appassionati, non solo chi gioca dalla mattina alla sera. Ho sempre creduto che fosse un’idea che può funzionare e adesso sono entusiasta a poter essere io il protagonista”. De’Andre Hunter non nasconde la gioia nel lanciare un progetto diverso dagli altri: “Brotherhood”, una serie di tre puntate in cui spiegare passo dopo passo cosa voglia dire faticare e conquistare un posto in NBA. Dalla relazione con il fratello maggiore (una sorta di figura paterna per il rookie di Atlanta), alle motivazione e alla voglia di riscatto che può nascere nella testa di un ragazzino che cresce in una zona complicata come la periferia di Philadelphia: “La mia fortuna sta proprio nell’aver avuto una famiglia alle spalle che mi ha permesso di approcciare alla pallacanestro senza dovermi preoccupare di altro. Da piccolo vuoi giocare e non ti accorgi fino in fondo della situazione che ti circonda: ai miei occhi quel quartiere era molto meno violento rispetto alla realtà. Il documentario serve proprio a questo: a lasciare spazio a un lato di me che non sarebbe mai venuto fuori”. Il modo migliore per conoscere e apprezzare tutto ciò che c’è alle spalle di un giocatore oltre alla pallacanestro.