NBA, Ray Allen: “Nel 2012, quando ho lasciato Boston, ho ricevuto minacce di morte”
le paroleL'ex All-Star dei Celtics, campione NBA a Boston nel 2008, è tornato a parlare del suo passaggio ai "rivali" di Miami e di tutto quello che fu costretto a subire a seguito della sua scelta: "Adesso voglio guardare avanti e non pensarci più"
Non è mai stato un segreto il fatto che la scelta fatta da Ray Allen nel 2012 di lasciare i Celtics e “accasarsi” con il nemico a Miami fosse stata presa molto male non solo dai suoi ex compagni di squadra, ma anche dal pubblico e dai tifosi di Boston. Una decisione dolorosa per lui e per chi si sentì tradito da quel passaggio fortunato che regalò al tiratore n°34 la vittoria di un titolo NBA da protagonista pochi mesi dopo. Stando ai racconti e alle dichiarazioni venute fuori nelle ultime ore però, le cose sarebbero andate ben al di là del consentito. Ray Allen, ospite del podcast tenuto da Cedric Maxwell, ha spiegato ai microfoni della leggenda dei Celtics di come si fosse rotto il suo rapporto all’interno dello spogliatoio e di quante offese abbia poi ricevuto nei mesi e negli anni a seguire dal pubblico di Boston. “Quanto tempo è passato adesso? Sono trascorsi nove anni da quella scelta. Nonostante tutto, sembra che le cose per alcuni non siano ancora superate, ho ricevuto minacce di morte da parte da persone che si definiscono tifosi dei Celtics. Ora però non voglio ritornare sulla questione, lentamente si stanno tornando a celebrare i successi e la capacità di affrontare le difficoltà da parte di quel gruppo…”. Il problema è che quella tensione sfociata in atteggiamenti ingiustificabili da parte dei tifosi, cova ancora in parte nella testa degli “altri” big dei Celtics che hanno vissuto come un vero e proprio tradimento quella scelta di Allen. Risolvere in maniera definitiva la questione con loro potrebbe permettergli così di mettere definitivamente una pietra sopra la questione, oltre a silenziare in maniera provvidenziale tutti quelli che sono andati ben oltre il limite del consentito nei suoi confronti.