Ospite (a distanza) di Jimmy Fallon e del suo popolare talk show, la superstar degli Houston Rockets ha raccontato un divertentissimo aneddoto sulla sua partecipazione a 10/11 anni al camp estivo di Michael Jordan a Santa Barbara. E di come abbia "bucato" un appuntamento fondamentale per ogni partecipante
Anche uno dei talk show più seguiti d’America, quello condotto sulla NBC da Jimmy Fallon, ha dovuto creare la sua stay-at-home-edition, con gli ospiti impossibilitati a presenziare in studio e quindi in collegamento da casa. Uno di questi, recentemente, Russell Westbrook e la superstar degli Houston Rockets ha raccontato a Fallon un divertentissimo aneddoto sulla sua infanzia. “Avevo 10, 11 anni e i miei genitori mi iscrivono al camp che Michael Jordan organizzava ogni estate a Santa Barbara, in California. Di solito alla fine del camp ogni partecipante aveva la chance di fare una foto con MJ e di portare un oggetto da fargli autografare: ti mettevi in fila, e lui lo firmava. I miei genitori mi diedero un pallone — ricorda Westbrook — ma quando arrivò il momento di mettersi in fila io ero nel bel mezzo di una partitella con altri ragazzi. Il mio allenatore venne a ricordarmi di muovermi a mettermi in fila, altrimenti avrei perso l’opportunità della foto e dell’autografo di MJ ma la mia risposta fu: ‘OK, non preoccuparti, sono a posto, non ho bisogno dell’autografo’. Per cui niente foto e niente autografo, per me — perché non mi misi in fila ma continuai a giocare, giocare e giocare. Quando tornai a casa dal camp i miei volevano vedere il pallone autografato da Jordan: ‘Non ce l’ho — gli risposi — stavo giocando una partitella’…”. Un errore a cui fortunatamente negli anni Westbrook è riuscito a rimediare, stringendo con la leggenda dei Bulls non solo un gran rapporto ma anche diventando uno dei testimonial di punta del suo brand, Jordan Brand.